Lo sbarco a Catania. "Sono persone, non carichi residuali"

Lo sbarco a Catania. “Sono persone, non carichi residuali”

Marco Olivieri

Lo sbarco a Catania. “Sono persone, non carichi residuali”

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domenica 06 Novembre 2022 - 22:39

La presa di posizione dell'Ong Open Arms e del deputato Soumahoro sui migranti: "Si applichi il diritto internazionale"

Sono esseri umani, non carichi residuali“. Sulla vicenda degli sbarchi di migranti in Sicilia e in particolare a Catania interviene l’Ong “Open Arms”: “Sulla Humanity 1 sono rimaste 34 persone che, secondo il ministro Piantedosi, sono un “carico residuale” non abbastanza vulnerabile. Per questo motivo non sono potuti scendere in un porto sicuro come era loro diritto. La nave ha ricevuto l’ordine di lasciare il porto e di riportare le persone in acque internazionali. Siamo con il capitano che si è rifiutato di eseguire un ordine disumano che viola la legge e ogni principio di umanità. Continueremo a batterci per il rispetto dei diritti e della dignità di ogni essere umano”.

Sull’argomento è intervenuto con una nota il deputato di Verdi e Sinistra Italiana Aboubakar Soumahoro, presente a Catania assieme al parlamentare e segretario regionale del Partito democratico Anthony Barbagallo e al senatore Antonio Nicita (Pd): “Il governo Meloni sta operando in un contesto di totale illegalità. Siamo in piena violazione dell’articolo 10 della nostra Carta costituzionale che stabilisce che l’ordinamento politico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale maggiormente riconosciuto, vale a dire alla convenzione di Ginevra e alla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo”.

“Non si costruisca un nemico pubblico e intervenga il presidente della Repubblica”

Aggiunge il parlamentare: “Il secondo elemento che vorrei condividere con voi è che si tratta di un gioco tra chi riesce ad affermare la propria capacità di identificarsi politicamente attraverso la costruzione del nemico pubblico. Questo avviene sul corpo di neonati, donne e persone che hanno subito traumi di ogni genere, torture comprovate dai segni sui corpi. Si tratta di persone che hanno affrontato il calvario delle carceri libiche che sono nel corso di questi anni sono state finanziate dalla politica italiana. Il terzo elemento è un appello al presidente della Repubblica in quanto garante della nostra Carta costituzionale. In un contesto democratico non si può permettere che la presidente del Consiglio Meloni faccia questi utilizzo della Costituzione”.

“Mancano i mediatori linguistici e culturali”

Soumahoro aggiunge una nota personale, nella condivisione con i due colleghi parlamentari: “Siamo stati qui e abbiamo passato la notte con i naufraghi. E abbiamo visto con i nostri occhi che mancavano mediatori linguistici e culturali. Quasi tutti i migranti non parlano né l’italiano né l’inglese. L’altro elemento è l’assenza della figura di uno psicologo o di una psicologa per sostenere chi ha affrontato un calvario e un inferno come quello che hanno sopportato i naufraghi. Abbiamo chiesto al direttore regionale della sanità e ci è stato detto che il loro era un intervento di emergenza e riguardava la verifica dello stato di salute sul piano fisico dei singoli. Porteremo questa nostra posizione in Europa perché a livello europeo non si può dire che i confini italiani sono confini europei fino a che non si parla di naufraghi”.

“Chi sbarca in Italia sbarca in Europa”

Mette in evidenza il deputato: “Chi sbarca in Italia sbarca in Europa. Il governo deve uscire dalle sue contraddizioni: o sta con Orban, che è contro il regolamento di Dublino e contro la redistribuzione, o dall’altra parte il ministro Salvini, quando ha tempo di affacciarsi alla Camera, risponderà di essersi messo contro il sostegno della riforma del regolamento di Dublino. La nostra posizione è ferma e determinata. Riteniamo che chi ha governato in questi anni i processi migratori ha fatto da apripista alle dinamiche che testimoniamo oggi. Siamo di fronte ad una caccia alle streghe, gli ebrei ne sanno qualcosa, lo sanno anche i neri e lo sanno tutti coloro che oggi vengono discriminati. La colpa di questi naufraghi è quella di parlare un’altra lingua. La loro colpa è che hanno un diverso colore della pelle, la loro colpa è che oggi si è deciso di non parlare di bollette, né di disoccupazione, né del Mezzogiorno, ma si è decisa l’arma di distrazione di massa da utilizzare: il corpo di esseri umani. È una vergogna”.

Il fallimento del centrosinistra nel proporre un modello alternativo

Nelle dichiarazioni di Aboubakar Soumahoro si coglie un punto fondamentale. La debolezza politica e culturale del centrosinistra italiano ed europeo, incapace di proporre un proprio modello di accoglienza e di sottrarre alla gestione securitaria il tema epocale dell’immigrazione, ha favorito l’impostazione attuale incarnata dal governo Meloni/Salvini.

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