"Pasticcio" Messina due. Il Comune e la ditta costruttrice ancora lontane dalla soluzione

“Pasticcio” Messina due. Il Comune e la ditta costruttrice ancora lontane dalla soluzione

“Pasticcio” Messina due. Il Comune e la ditta costruttrice ancora lontane dalla soluzione

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sabato 25 Gennaio 2014 - 01:26

Il consigliere del Terzo quartiere Santi Interdonato torna a riaccendere i riflettori sulla vicenda di lottizzazione della zona in cui sorge il complesso Messina due. Ancora però nessun accordo tra Comune e e ditta, a subire i disggi i cittadini.

Sembra che l’intesa per giungere ad una soluzione condivisa in ordine alla problematica del complesso residenziale “Messina Due”, stenti ancora a concretizzarsi in un atto amministrativo reale ed efficace. Da un lato c’è il Comune, dall’altro la ditta Immobiliare Montesanto, artefice della lottizzazione nella zona. Due anni fa era iniziato il dialogo per provare ad individuare un percorso condiviso per giungere alla corretta acquisizione da parte del Comune delle opere di urbanizzazione ricadenti nella porzione di territorio oggetto della lottizzazione. In quella sede i tecnici avevano convenuto che la soluzione poteva trovarsi nella presentazione da parte della Ditta di un’apposita perizia di variante al progetto iniziale. Relazione che se ritenuta idonea da parte dei tecnici comunali, nonché corrispondente a quanto effettivamente realizzato avrebbe sostituito negli atti il vecchio progetto, mai completamente portato a termine. A segnalare la problematica è stato il consigliere della III Circoscrizione Santi Interdonato che ricorda che in questo modo si sarebbe eliminato l’elemento di divergenza originario, consistente nella discrepanza tra quanto progettato e quanto realizzato, e che ha costituito un ostacolo insormontabile per il compimento di qualsiasi intervento di manutenzione su strade ed impianti da parte del Comune, il quale sino ad oggi ha disconosciuto ogni titolarità. Anche se di fatto il Comune ha contribuito ad alimentare una situazione di equivocità utilizzando come cosa propria strade, spazi e vie d’accesso ricadenti entro il territorio della lottizzazione.

La relazione, sottoscritta dal dirigente del dipartimento, l’ingegnere Antonio Amato, è particolarmente importante perché rileva le notevoli criticità riscontrate in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle opere di urbanizzazione ricadenti nella lottizzazione e, nel contempo, sottolinea come qualsiasi proposta di cessione delle stesse al Comune non possa prescindere dalla previsione di un vero e proprio intervento di manutenzione straordinaria “… con particolare riferimento alla pulizia delle caditoie, alla messa a norma dell’impianto di p.i., al rifacimento del tappetino di usura della viabilità e dei parcheggi ed alla recinzione delle aree di verde attrezzato”.

Si tratta di una osservazione rilevante poiché fa comprendere che se la Ditta non interviene fattivamente per rendere adeguate le opere di urbanizzazione, ormai logore non più a norma, dopo circa venticinque anni di mancata manutenzione, sarà impossibile trovare un dirigente e/o funzionario comunale disposto a sottoscrivere alcun atto di acquisizione.

Ciò, per la semplice ragione che potrebbero profilarsi i presupposti di un danno erariale. Alla presa di posizione assunta dal Comune non ha fatto seguito alcun riscontro da parte della Immobiliare Montesanto dell’ingegnere Sebastiano D’Andrea. Nel frattempo, circa tre mesi fa – scrive interdonato- si è aggiunto un ulteriore grave inconveniente: il furto dei cavi elettrici facenti parte dell’impianto di illuminazione di Via Salita Contino ha lasciato totalmente al buio la strada principale della lottizzazione, da sempre aperta al pubblico transito.

Non si capisce, infatti, come l’ingegnere Sebastiano D’Andrea possa dormire sonni tranquilli. Ad oggi la Immobiliare Montesanto è l’unica titolare delle opere di urbanizzazione ricadenti nella lottizzazione, in primis la sua arteria principale Salita Contino e gli impianti nella stessa ricadenti, tra cui quello di illuminazione. Qualsiasi incidente, sia esso automobilistico sia di altro genere, potrebbe essere in qualche modo addebitato alla stessa Ditta, che si troverebbe esposta alle relative azioni risarcitorie.

Per gli stessi furti verificatisi con frequenza esponenziale in diversi appartamenti o cantine del complesso residenziale, potrebbe individuarsi una concausa nella oscurità dovuta alla costante mancanza di illuminazione imputabile al titolare della lottizzazione.

Insomma, la responsabilità della Immobiliare Montesanto è evidente e l’ingegnere Sebastiano D’Andrea, fino ad oggi può reputarsi fortunato se non sono scattate denunce.

Non bisogna però abusare della pazienza delle persone”.

Interdonato, pertanto, auspica che lo stesso agisca con la dovuta celerità secondo le osservazioni poste dal Dipartimento Urbanistica e si rivolge all’assessore all’urbanistica Sergio De Cola, il quale in occasione di un incontro svoltosi presso la Terza Circoscrizione, su precisa domanda, aveva annunciato la volontà di addivenire alla stipulazione di una serie di transazioni con i costruttori per chiudere le varie lottizzazioni rimaste aperte ed, ormai, molto risalenti, tra le quali spicca proprio il “Piano di Lottizzazione Convenzionata Montesanto”.

Ebbene, Interdonato invita l’assessore a non fermarsi ai buoni propositi, ma in un certo senso a “stanare” l’ingegnere D’Andrea formulandogli ufficialmente e coram populo una vera e propria proposta di transazione che consenta di sistemare gli impianti e poter procedere alla cessione delle opere in capo al Comune, chiudendo il procedimento.

Sul Comune gravano delle responsabilità storiche riguardo il “pasticcio Messina Due”; si spera che questa Amministrazione voglia veramente agire con determinazione per porre un rimedio tardivo ma ancora prezioso.

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