Muore al Papardo dopo una broncoscopia, denuncia dei familiari, la Procura apre un'inchiesta. L'azienda replica

Muore al Papardo dopo una broncoscopia, denuncia dei familiari, la Procura apre un’inchiesta. L’azienda replica

Redazione

Muore al Papardo dopo una broncoscopia, denuncia dei familiari, la Procura apre un’inchiesta. L’azienda replica

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sabato 29 Settembre 2012 - 12:17

La Procura sta indagando sulla morte al Papardo di un uomo di 74 anni di S.Lucia sopra Contesse. L'uomo era stato sottoposto ad una broncoscopia ma pochi minuti dopo è morto. La moglie ed i figli hanno presentato una denuncia. Il fascicolo è ancora contro ignoti. Sequestrata la cartella clinica. Forse lunedì l'autopsia. Intanto, la Direzione Generale risponde: “Nessuna morte sospetta al Papardo”

Ancora la sanità messinese nel mirino della magistratura. L’inchiesta è solo ai primi passi e non ci sono ancora indagati ma nelle prossime ore potrebbero scattare i primi provvedimenti.
Il caso è quello del 74enne Giorgio Pinizzotto di Santa Lucia sopra Contesse. E’ morto al Papardo dopo essere stato sottoposto a Broncoscopia irradiata nel reparto di Chirurgia Toracica. La moglie ed i figli hanno presentato una denuncia ai Carabinieri per stabilire eventuali responsabilità dei medici. Il sostituto procuratore Margherita Brunelli ha aperto un fascicolo, per il momento contro ignoti, ed ha disposto il sequestro della cartella clinica già eseguito dai Carabinieri.
Pinizzotto da qualche giorno accusava uno stato febbrile e il 9 settembre scorso si è recato al Papardo dov’è stato ricoverato nel reparto Malattie Infettive. In quasi venti giorni di degenza i medici non sono riusciti a scoprire la causa delle febbre e così giovedì scorso hanno deciso di effettuare una broncoscopia irradiata per accertare l’eventuale presenza di un tumore ai polmoni. Come indicato dai congiunti nella denuncia non appena il medico è entrato in sala per effettuare la broncoscopia si sono sentite delle urla. Era lo stesso medico che invitava il paziente a stare fermo. Un quarto d’ora dopo Pinizzotto è stato portato sotto ossigeno e privo di sensi nel reparto da dove poco dopo è uscito il rianimatore che ha comunicato alla moglie che il marito era morto. I familiari chiedono ora di conoscere la verità e che vengano individuati eventuali responsabili. Pinizzotto soffriva di enfisema polmonare e la moglie lo aveva fatto presente ai medici sollevando dubbi sull’opportunità di effettuare la broncoscopia ma i medici le avevano assicurato che non c’era alcun rischio. Probabilmente lunedì mattina il sostituto procuratore Margherita Brunelli conferirà l’incarico al medico legale Daniela Sapienza per effettuare l’autopsia all’obitorio del Policlinico.
Intanto, arriva la replica dall’azienda: “Il paziente di 74 anni deceduto giovedì scorso, arrivava in ospedale con una patologia febbrile, che non è espressione di una patologia cronica riacutizzata, bensì sintomo di una ben più grave così come dimostrato dalle indagini diagnostiche a cui è stato sottoposto”.

8 commenti

  1. MA SIAMO SICURI CHE QUELLI SONO MEDICI? OPPURE HANNO SOLO IL CAMICE BIANCO.

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  2. i medici della ch.tor. dell’ospedale papardo sono dei veri professionisti.Svolgono con grande serietà attività chirurgica e diagnostica di altissimo livello.
    Curano i nostri cari per patologie traumatiche e degenerative neoplastiche di polmoni,mediastino e parete toracica.
    Il paziente viene seguito dal primo accesso ospedaliero alle dimissioni.
    La diagnosi viene effettuata per ognuno di loro attraverso:
    -broncoscopia associata a lavaggi broncoalveolari,a citologia da abrasione e da agoaspirato,a biopsie bronchiali e transbronchiali;
    -biopsie tcguidate con esame citologico;
    -toracoscopie;
    -mediastinoscopie;
    -esofagogastroduodenoscopie.
    Per quanto riguardala chirurgia eseguono:
    -ch.polmonare..pneumonectomie,lobectomie,resezioni polmonari con estensione ove necessario alla parete toracica e mediastino
    -ch.esofagea
    -ch.del mediastino
    -ch. della pleura
    -ch.del pneumotorace
    -ch. della parete toracica.
    Tutte queste metodiche sono eseguite secondo un protocollo validato dalle massime autorità scientifiche nazionali ed internazionali con risultati assolutamente lusinghieri per i nostri chirurghi toracici i quali raggiungono oggi una positività diagnostica che sfiora il 100%.(come riportato dal periodico dell’azienda).
    Il chirurgo in questione è uno dei migliori dell’ospedale!!!Per esperienza vi dico che a volte i medici e i paramedici sono tenuti ad alzare il tono della voce e con modo imperativo dare indicazioni ai pazienti per la loro incolumità e per ottenere il risultato migliore nel più breve tempo possibile.
    Non si è medici perchè si indossa un camice bianco,lo si è per amore del prossimo,per passione….lui è uno di questi!!!!
    Se malauguratamente io o uno dei miei parenti dovesse avere un problema toracico non avrei nessun dubbio….mi affiderei ad occhi chiusi alle cure dei chirurghi toracici dell’ospedale papardo.

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  3. Poi veniamo criticati se ci lamentiamo, perche non parlate ora, snocciolatemi numeri su quante operazioni vengono fatte all’anno, e andatelo a dire ai parenti.

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  4. più che sicuri.non si tratta di camice bianco qui si parla di passione per la propria professione e assoluto rispetto x il prossimo.I ch.toracici del papardo sono assolutamente PROFESSIONISTI lo confermano i numeri…diagnosi e interventi condotti egregiamente…caro peppenappa prima di sparare “sentenze” dovresti informarti un po’!!!

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  5. Caro max, ho premesso in altro post su cosa si basa il concetto di “eccellenza”; dimmi tu, invece, il tasso di mortalità post-intervento della chirurgia toracica del Papardo? Questo parametro è indice di qualità. Se ti riferivi a me, ribadisco: vi piace lamentarvi sempre!!!

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  6. lettore attento 1 Ottobre 2012 15:35

    scusate ma solo a me (da profano) è venuto il dubbio di andare a vedere se la broncoscopia fosse controindicata in un paziente con enfisema?
    …è vero che su internet si trova tutto ed il contrario di tutto…ma non ho letto da nessuna parte che un paziente con enfisema non potesse essere sottoposto a broncoscopia; tutt’altro semmai: sempre da profano, ho letto che la broncoscopia può anche essere un sistema di risoluzione dell’enfisema polmonare….
    questa osservazione solo per amor di giustizia: i medici, seppur esseri umani, non possono e non devono sbagliare perchè il loro mestiere è (o dovrebbe essere) salvare vite umane; detto questo, è giusto che si appurino eventuali responsabilità, ma evitiamo i processi mediatici sommari….
    Titolare un articolo del genere come “MALASANITA'” è intellettualmente scorretto, induce il lettore a condannare ancor prima di aver letto l’articolo. Riportare le dichiarazioni della vedova (alla quale porgo le mie più sentite condoglianze) scrivendo che “aveva avvisato i medici che il marito soffriva di enfisema polmonare sollevando dubbi sull’opportunità di effettuare l’intervento” non è informazione, è speculare sulle paure del lettore.
    Non sono medico, la mia non vuole essere una difesa di chicchessia; ma questi articoli così trattati, oltre a gettare fango e discretito sulla categoria dei medici, amplificano le umane paure soprattutto in ambiti così delicati.
    L’informazione, se non trattasi di editoriale, deve essere corretta, acritica e imparziale

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  7. lettore attento 2 Ottobre 2012 07:30

    ma quanto ci vuole per moderare e pubblicare un commento “garbato e corretto” come il mio?

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  8. lettore attento 5 Ottobre 2012 12:35

    Sui vari casi di presunta o accertata malasanità devo fare alcune considerazioni

    – I media ne fanno un caso, anche quando un caso non c’è.
    – Gli interessati chiamano i carabinieri procedendo a denuncia formale ancor prima di essersi asciugate le lacrime

    Io mi sono posto il quesito: se succedesse a me, con un mio familiare, cosa farei?
    Penso, ma è solo un mio punto di vista, tanto per cominciare esaminerei la parola “colpa” e la distinguerei da “negligenza”; mi spiego: i medici, seppur esseri umani, non possono e non devono sbagliare perchè il loro mestiere è salavare vite umane; ma se dovessero sbagliare? Se avessero operato al meglio delle loro possibilità e conoscenze, e nonostante questo si verificasse l’evento luttuoso perchè hanno sbagliato, perchè non hanno saputo fare di meglio, sarebbero condannabili?
    Questo tipo di operato è paragonabile alla negligenza? E’ paragonabile a coloro che sbagliano perchè distratti o disinteressati o accertatamente incompetenti?
    Perchè se noi mettiamo a paragone queste tipologie di operati, e legalmente e socialmente le trattassimo allo stesso modo, secondo me commetteremmo un gravissimo errore; non mi stupirei se ci fossero medici che di fronte ad una situazione “complicata”, per il timore delle conseguenze di un loro intervento, preferissero l’inattività
    Ribadisco ciò che ho già scritto in precedenza: a mio avviso i processi mediatici fanno malissimo alla nostra società; adesso è così “normale” parlare di malasanità che non è più plausibile morire di morte naturale perchè “il disegno di vita” era questo.
    E’ giusto accertare eventuali responsabilità, ma denunce e titoloni dovrebbero venire dopo

    un’ultima cosa, sempre per amor di giustizia….
    ma cosè una broncoscopia “irradiata”? Ovunque si legge che il paziente in questione è stato sottoposto ad una broncoscopia irradiata, ma non sono riuscita a capire cosa sia; la tipologia specicifica, se esiste, non l’ho trovata da nessuna parte

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