La Cisl porta in strada migliaia di precari per la stabilizzazione, Crocetta incontra il sindacato

La Cisl porta in strada migliaia di precari per la stabilizzazione, Crocetta incontra il sindacato

Francesca Stornante

La Cisl porta in strada migliaia di precari per la stabilizzazione, Crocetta incontra il sindacato

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sabato 23 Novembre 2013 - 14:17

Circa 7mila lavoratori da tutta la Sicilia hanno risposto all'appello della Cisl. Da Messina sono partiti in mille per chiedere al governo siciliano di accelerare sulla stabilizzazione dei precari. Dopo la manifestazione incontro tra Crocetta e il sindacato.

Da Messina sono partiti 18 pullman, qualcuno ha preferito il treno, circa mille i lavoratori che hanno raggiunto questa mattina Palermo per partecipare alla grande manifestazione organizzata dalla Cisl che ha portato in strada circa 7mila lavoratori da tutta la Sicilia. Due cortei hanno unito Palazzo dei Normanni a Palazzo d’Orleans per invocare una “rottura storica col passato, nella gestione della spesa e della cosa pubblica, per chiedere alla politica di mettere da parte conflitti e risse per confrontarsi con le forze sociali per una diversa gestione della spesa e della cosa pubblica".

Un lungo corteo colorato, migliaia di persone arrivate dalle nove province dell'Isola hanno animato Palermo. La "spesa deviata fatta di sprechi, clientele e rendite – è stato il commento di Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia – e le addizionali-record che soffocano l'economia siciliana, vanno tagliate per spostare risorse in direzione del risanamento, della crescita, della protezione sociale".

Il sindacato ha chiesto a gran voce scelte epocali di cambiamento, anche in settori finora socialmente assistiti. “Per decenni milioni di euro sono stati risucchiati da sprechi, clientele, rendite, inefficienza, disorganizzazione e serve un’inversione di rotta recuperando e dirottando risorse in favore di politiche di drastico taglio delle addizionali locali e regionali, per il superamento della crisi e la necessaria coesione sociale. Per questo è fondamentale il concorso di tutti: della politica, delle istituzioni. E delle forze sociali che, anch'esse, devono dare in Sicilia segnali di discontinuità e di impegno innovativo e non rituale” il messaggio che la Cisl ha voluto lanciare. "Si faccia un patto di emergenza per spostare milioni di euro dalle clientele, dai privilegi, dalle clientele, al sociale e allo sviluppo. Un patto che dia risposte subito ma che guardi ad almeno tre-quattro anni” ha detto il segretario Bernava.

Una mattinata trascorsa in corteo, una vera catena umana che ha unito i due palazzi istituzionali palermitani in cerca di risposte da parte del Presidente della Regione. All’improvviso una telefonata giunta al segretario Bernava: “Sto arrivando, rientro a Palermo, ci incontriamo alla fine della manifestazione Cisl". Così il governatore Rosario Crocetta che ha annunciato l'intenzione di confrontarsi sulle ragioni della mobilitazione del sindacato. "Si faccia un patto di emergenza per spostare milioni di euro dalle clientele, dai privilegi, dalle clientele, al sociale e allo sviluppo. Un patto che dia risposte subito ma che guardi ad almeno tre-quattro anni”. Così sindacato e Regione si sono seduti allo stesso tavolo per discutere di precari, lavoro, futuro. Crocetta ha annunciato che il piano per i precari è pronto e che già nei primi giorni della prossima settimana verrà presentato un disegno di legge del governo sui precari siciliani, che sarà incentrato soprattutto su tagli agli sprechi per circa 350 milioni di euro che a finanziare la stabilizzazione.

2 commenti

  1. puzza di bruciato 23 Novembre 2013 16:04

    Gite turistiche con colazione a sacco…. Io consiglio se con queste manifestazioni non di ottiene niente… Suggerisco a tutti gli stipendiati delle federazioni uno sciopero della fame e l’incatenamento davanti ai cancelli della regione… Questa sarebbe, per me, il segnale che i sindacati dono vicini si precari….

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  2. Settemila precari che chiedono di essere stabilizzati SENZA concorso pubblico. Loro che grazie a “conoscenze” hanno approfittato dell’occasione pur sapendo che i progetti a scadenza non potevano essere rinnovati e invece… Adesso protestano e chiedono solo diritti. Loro che in vent’anni non sono stati capaci di migliorare la loro posizione. C’è da chiedersi cosa devono fare i tanti giovani con tanto di titolo di studio? I concorsi pubblici mirano a premiare i più bravi e meritevoli. Precariato = “non meritocrazia”!!!

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