Mannino risponde a Sciotto: "Non ha mai voluto vendere. Ecco quanto ho offerto"

Mannino risponde a Sciotto: “Non ha mai voluto vendere. Ecco quanto ho offerto”

Redazione

Mannino risponde a Sciotto: “Non ha mai voluto vendere. Ecco quanto ho offerto”

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sabato 22 Luglio 2023 - 12:03

L'imprenditore ha aggiunto "nutro comunque massimo rispetto e sarà a Messina anche in futuro, magari in curva per qualche partita"

Il dottor Fabrizio Mannino, informato delle affermazioni del presidente dell’Acr Messina Pietro Sciotto durante la conferenza stampa dello scorso mercoledì tiene a precisare alcuni punti emersi dalle parole del proprietario dell’Acr Messina. «Innanzitutto, non ho mai voluto prendere in giro né la città di Messina, né i tifosi messinesi. Sono i fatti a dirlo, gli stessi che portano a chiedersi se Sciotto abbia mai voluto realmente vendere la società. I suoi comportamenti di questi mesi, sotto gli occhi di tutti i messinesi, sono stati quantomeno incoerenti.

Ricordo ancora quando voleva vendere ad 1 euro per poi passare, ricorderete tutti, per primi voi addetti ai lavori, dal voler vendere ad 1 euro al voler avere un ricavo. Per mesi ha creato una situazione di stallo rifiutandosi di mettere a disposizione la documentazione contabile necessaria alla valutazione della società e quindi alla proposizione di un’offerta. Non sarei venuto a Messina se non avessi avuto intenzione di acquistare la società. Io sono disponibile ad un confronto pubblico, anche se non ritengo possa essere d’aiuto al Messina come squadra e all’immagine del presidente».

La verità (di Mannino) sull’offerta

Sull’offerta presentata ad inizio luglio: «Ho proposto di attribuire un valore di 2,1 milioni alla società oltre al riconoscimento di circa 330 mila euro di finanziamento soci nei suoi confronti. Inoltre, non ho mai chiuso la porta alla possibilità di trattare tanto il valore che le condizioni di cessione. Sul valore della società parlano i numeri della situazione patrimoniale, oggettivi, consegnati due giorni prima della presentazione dell’offerta dalla stessa proprietà. Una situazione che vede un indebitamento, dichiarato da Sciotto stesso, pari a poco più di 1,9 milioni di euro, non mi pare si possa parlare di società sanissima e con pochissimi debiti.

Peraltro, una parte consistente di quest’indebitamento è nei confronti dello Stato e quindi assolutamente verificabile. Poi, alla data in cui ci è stata fornita la documentazione, non si può non aggiungere una valutazione sul rischio che deriva da alcuni contenziosi in essere e da altri potenziali che potrebbero sorgere. Il consulente incaricato, che ha svolto tra mille difficoltà la parziale e sottolineo parziale verifica dei conti su mio incarico, ha valutato esserci rischi potenziali per 800.000 euro. Ed è un elemento di cui tenere conto in un’operazione di acquisizione seria».

Mannino: “Ancora oggi aspetto risposta”

Sulla proposta del presidente Sciotto di un’offerta da tre milioni di euro da presentare, il dottor Mannino evidenzia: «La mia offerta è ufficiale e, ancora oggi, non ho ricevuto alcun riscontro da parte del presidente. Se avesse voluto veramente cedere a me la società, ma ad un prezzo maggiore rispetto alla mia proposta, sarebbe stato naturale darmi riscontro richiedendo un valore maggiore. Avremmo trattato valore e condizioni e con grande serenità si sarebbe giunti ad una conclusione, positiva o negativa che fosse. Una controproposta non è mai arrivata, forse per il timore che io accettassi… Magari non nutre grande simpatia e stima nei miei confronti, forse anche per la calorosa accoglienza che ho ricevuto e le molte disponibilità che mi sono state date a supportare un progetto di strutturazione e rilancio dell’Acr Messina.

“Comunque rispetto Sciotto, sarò in curva per qualche partita”

Elementi che mi potrebbero avere reso “poco simpatico” agli occhi del presidente, che in questi anni si è sempre lamentato di essere stato lasciato solo. Ma voglio precisare che io nutro il massimo rispetto per Pietro Sciotto come imprenditore ed appassionato e tifoso del Messina, non si può negare che in questi anni abbia garantito la sopravvivenza del Club e se oggi l’Acr milita tra i professionisti lo si deve anche a lui. Personalmente, comunque, auguro all’Acr una stagione all’altezza delle aspettative della piazza e della storia della società ed al presidente Sciotto di prendersi quelle soddisfazioni che fino adesso gli sono state negate. Io a Messina ci sono e ci sarò anche nei prossimi anni, cosa proporrà il futuro lo vedremo, magari vedrò anche quest’anno qualche partita in curva in mezzo ai tifosi».

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2 commenti

  1. Non ha mai avuto intenzione di vendere . Ora farà una squadra di ragazzini ed a gennaio come ogni anno comprerà qualche giocatore di levatura superiore così forse ci salveremo alla ultima giornata. Finché ci sarà il sig. Sciotto io allo stadio non ci andrò più.

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  2. Mettendo da parte le considerazioni sul presidente rimane il fatto che la verità sulla trattativa non può essere quella che viene sbandierata. Mettendo da parte le considerazioni sul presidente rimane il fatto che non si è mai visto un mancato acquirente assumere determinati atteggiamenti quasi a volersi conquistare la tifoseria. Ci siamo mai chiesti i reali motivi che spingevano all’acquisto? Qual è la reale consistenza economica e quindi il relativo impegno? La storia calcistica del Messina insegna che chiunque sia venuto poi non ha mantenuto promesse e proclami, fermo restando che come tifosi pretendiamo un po’ troppo. Basta vedere il Palermo che appartiene al gruppo del Manchester City eppure nonostante i proclami, a differenza della Reggina, non ha centrato neanche i play off promozione.

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