"Mare Mosso" di Francesco Musolino in corsa per il Premio Strega: "Bellissimo esserci"

“Mare Mosso” di Francesco Musolino in corsa per il Premio Strega: “Bellissimo esserci”

Giuseppe Fontana

“Mare Mosso” di Francesco Musolino in corsa per il Premio Strega: “Bellissimo esserci”

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lunedì 27 Marzo 2023 - 08:30

L'autore messinese esprime la sua emozione: "Come chiudere un cerchio". Ora l'attesa per i 12 finalisti. Il suo romanzo è stato presentato da Luca Ricci

MESSINA – Si chiama “Mare Mosso”, è edito da Edizione E/O e porta la firma del giornalista e scrittore messinese Francesco Musolino. Il romanzo, ambientato in Sardegna, è in corsa per il Premio Strega 2023, inserito da Luca Ricci nell’ottantina di opere che sono candidate in vista dell’ultima scrematura finale. Una soddisfazione incredibile per Musolino, che racconta ciò che ha provato: “Una grandissima emozione, il Premio Strega è il riconoscimento letterario più importante d’Italia e ritrovarsi in corsa è veramente bello. Questa candidatura è come chiudere un cerchio, dopo mesi davanti a un foglio bianco, gli sforzi e la stanchezza: essere qui dà il senso di un percorso solitario che è la scrittura, pensato per una comunità di lettori. Ti ripaga un po’ della fatica”.

Musolino: “Proposta non scontata”

“Sapevo ci fosse l’intenzione di proporlo ma ci sono sempre tante variabili – prosegue Francesco Musolino -. Sono felice che a proporlo sia stato Luca Ricci, che ne ha proposti pochissimi nel corso di 15 anni. Lui è uno scrittore vero e questa è una proposta in gara non scontata. Una doppia soddisfazione? Sì, perché mi propone con parole importanti. Nelle motivazioni si ribadisce l’importanza del mare, ma non solo, anche il legame con Jack London e Corto Maltese, per me fondamentali”.

La presentazione di Luca Ricci

Luca Ricci nella sua presentazione scrive: “A volte ci dimentichiamo che l’Italia è una penisola: del mare non scrive quasi più nessuno. Forse perché, a differenza delle montagne con il loro carico di retorica ascensionale e filosofale, il mare è un elemento dei primordi che ci atterrisce e ci spaventa. Più che insegnarci qualcosa sembra un agente indomabile, selvaggio. Questo tratto poco rassicurante e direi noir del mare è colto perfettamente da Francesco Musolino che in Mare mosso ci consegna un romanzo d’avventura come non ne leggevo da tempo, in grado di tenere insieme un intreccio serrato e abissali immersioni. La prosa sciaborda, pronta a incresparsi in onde altissime o a vorticare in mulinelli vertiginosi. Vengono in mente le efferatezze narrative di Jack London (ma qui siamo di fronte a foreste liquide), senza dimenticare Izzo e Corto Maltese. Nelle pagine di Musolino, per fortuna, raramente si tocca”.

Come nasce Mare Mosso

“Mare Mosso – prosegue l’autore – nasce da una storia vera, almeno il 50 per cento è tratto da fatti realmente accaduti. Ci sono stati almeno un paio d’anni di ricerca, perché io non sono un lupo di mare ma sono convinto che ogni scrittore possa vivere mille vite, documentandosi. Sono sceso nelle stive, sono andato a bordo di rimorchiatori e in sala macchine. Sono andato sul posto, a vedere la costa sarda, e ho cercato di fare l’impossibile per raccontare la vita in mare aperto”.

Musolino: “Bellissimo esserci”

Musolino continua: “Il 30 sapremo se il libro sarà nella dozzina finalista. Forse 80 titoli sono tanti, ma si parla di essere lì tra migliaia di titoli ed è bellissimo esserci. La cosa che mi è piaciuta di più è stata il riportare il mare al centro della narrazione. Noi siamo una penisola e dal mare vengono le storie dai tempi di Omero. Mi è stata raccontata questa storia e ho scelto di fare del mare il mio protagonista. Anche l’attualità racconta che è centrale, purtroppo lo si legge sempre nella cronaca quotidiana. Il mare è più forte dell’uomo, forse è l’ultima frontiera rimasta, l’ultimo posto selvaggio. Non puoi tracciare confini, alzare muri o mettere il filo spinato. Fa stupore e paura, quest’equilibrio è al centro di Mare Mosso”.

La reazione di Messina? “Curiosità soprattutto. Sono contento che le librerie lo abbiano subito preso a giugno, quand’è stato pubblicato. I lettori devono essere grati ai librai, le librerie sono il cuore di tutto. Mi piace che tanti lettori lo stiano scoprendo pian piano e credo che la candidatura al premio Strega possa essere un incentivo. Ma la verità è che i libri ci aspettano sempre, c’è tempo sempre per leggerli. Spero che Mare Mosso possa avere una lunga vita. Il sogno? Di continuare a scrivere e di essere felice di farlo”.

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