Matricidio a Messina, una tragedia annunciata?

Matricidio a Messina, una tragedia annunciata?

Alessandra Serio

Matricidio a Messina, una tragedia annunciata?

giovedì 16 Gennaio 2025 - 07:00

Giosuè Fogliani doveva essere curato? L'inchiesta scava nel dramma familiare ed emerge una visita psichiatrica di un paio di anni fa

Messina – Sono i contorni di una tragedia annunciata quelli che vanno delineandosi intorno al matricidio di Messina. L’uccisione della 62enne Caterina Pappalardo per mano del figlio Giosuè Fogliani, da martedì sera in carcere con l’accusa di omicidio. L’imputazione è provvisoria e nelle prossime ore potrebbero esserci sviluppi sul piano delle indagini, visto che oggi pomeriggio sarà effettuata l’autopsia sul corpo della donna, affidata alla professoressa Elvira Ventura Spagnolo.

Perché le urla delle liti tra madri e figlio che hanno fatto scattare l’allarme al 112, lo scorso 14 gennaio, non erano nuove ai vicini. Perché, inoltre, dai primi accertamenti emergerebbe la prova documentale che segnala il disagio psichico manifestato dal ragazzo, testimoniato da alcuni vicini subito dopo la tragedia di via Cesare Battisti.

Giosuè avrebbe dovuto essere curato?

Gli investigatori hanno infatti acquisito la documentazione sanitaria del ragazzo, che testimonia dell’incontro con uno specialista in problemi psichiatrici, effettuato nel 2023 proprio per valutare le condizioni del ragazzo. La squadra Mobile e il sostituto procuratore Trifilò, titolare del caso, stanno quindi ora valutando quali sono state le conclusioni dello specialista, e se il ragazzo fosse stato invitato o avviato a un qualunque tipo di trattamento.

La confessione piena

Nel faccia a faccia col giudice di martedì sera Giosuè Fogliani non ha fatto cenno a nessun possibile disturbo o disagio e ha risposto a tutte le domande del magistrato, ricostruendo la dinamica di quel dramma familiare che ha squarciato la tranquilla giornata di un intero isolato di via Cesare Battisti.

Ancor prima delle urla, i vicini hanno sentito provenire dall’appartamento di Giosuè un fortissimo odore di peperoncino, forse proveniente dallo spray urticante che, secondo la prima analisi della scena del crimine, potrebbe aver usato contro la madre per stordirla ed evitare che potesse fuggire, prima dell’accoltellamento.

Il dramma familiare di una madre e un figlio troppo soli?

Le condizioni psichiche di Giosuè sono al vaglio anche del suo difensore, l’avvocato Daniele Straface, che sta valutando se chiedere al giudice una perizia. Il legale è stato nominato d’ufficio. Ad oggi nessun parente di Giosuè Fogliani e della donna si è presentato per confermarlo, interloquire con gli inquirenti, incontrare il ragazzo o nominare un nuovo legale.

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2 commenti

  1. Cittadino sconvolto 16 Gennaio 2025 11:36

    ……I servizi sociali locali sapevano?

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  2. Ergastolo senza possibilità di uscire.

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