“Libera” a Messina: contro la mafia e in ricordo delle vittime innocenti

“Libera” a Messina: contro la mafia e in ricordo delle vittime innocenti

Alessandra Certoma

“Libera” a Messina: contro la mafia e in ricordo delle vittime innocenti

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venerdì 22 Marzo 2013 - 08:30

Nella piazza antistante al Palazzo di Giustizia "Libera - Associazioni nomi e numeri contro le mafie", ha organizzato una manifestazione per la commemorazione delle vittime della mafia. Un corteo di studenti, partito da Piazza Antonello e giunto fino al Tribunale, ha ricordato i nomi delle vittime

Come ogni anno, dal 1996, il 21 marzo non è solo il primo giorno di primavera, ma è anche e soprattutto la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. L’Italia intera si è, infatti, mobilitata per commemorarle.

Per il secondo anno consecutivo il presidio messinese di “Libera” ha organizzato, con l’adesione degli istituti superiori Maurolico, Caio Duilio, Ainis, delle scuole medie di Torre Faro, Villa Lina – Ritiro, Villaggio Aldisio e Bordonaro, insieme al comitato “Addio Pizzo Onlus” Messina, ”Anymore Onlus”, la Fondazione Antiusura Padre Pino Puglisi, Ecosmed, CISL Messina, Flc-Cgil, un incontro per celebrare i nomi e la storia di coloro i quali hanno perso la vita a causa della mafia.

Striscioni, megafoni alle mani, bandiere al vento, cori, questo lo scenario che si è aperto lungo tutto il percorso del corteo. Alcune centinaia di studenti hanno sfilato e urlato la propria indignazione contro la mafia, contro il silenzio, per far sì che i principi di legalità e giustizia non rimangano sopiti.

L’evento si è aperto con la lettura delle parole che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato a Don Ciotti, in occasione della Giornata nazionale contro la mafia, tenutasi il 16 marzo a Firenze. Poi gli studenti presenti si sono soffermati nella lettura dei nomi delle oltre ottocento vittime delle mafie. I giudici Falcone e Borsellino, Peppino Impastato, Lea Garofalo, ma anche Emanuele Sansone, Giorgio Pecoraro, Nicola Azoti ed altri sono stati ricordati affinché i loro nomi trovino nuova vita e non ci sia più alcuna distinzione tra le vittime “celebri” e le altre.

“Vogliamo ricordarli tutti – spiegano gli organizzatori dell’evento -. Quelli di cui conosciamo il nome e quelli di cui non abbiamo ancora informazioni sufficienti. A voi vanno la nostra memoria e il nostro impegno, con la speranza che nel tempo questo elenco non diventi sempre più lungo”.

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