Il prossimo 27 gennaio ci sarà la gara per il nuovo affidamento del servizio di refezione scolastica negli istituti messinesi. Il bando da 224 mila euro coprirà però solo 20 giorni in attesa di un ulteriore appalto, ma la Filcams Cgil torna all'attacco.
Ieri è stato pubblicato il bando, entro il prossimo 27 gennaio si dovranno presentare le offerte, subito ci sarà l’affidamento e così potrà ripartire il servizio mensa nelle scuole messinesi. Nel frattempo però l’intero mese di gennaio è passato. Gli alunni delle scuole materne, elementari e medie dal rientro a scuola dopo le vacanze hanno dovuto rinunciare alla mensa perchè non erano state messe a punto tutte le procedure necessarie per far ripartire immediatamente il servizio dopo lo stop di dicembre. Adesso c’è il nuovo bando di gara a procedura negoziata da 224 mila euro che però garantirà la refezione scolastica per soli 20 giorni, in attesa dell'espletamento di un successivo bando con il quale sarà assicurata l'erogazione del servizio per il rimanente periodo dell'anno scolastico 2015, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. Questa almeno la rassicurazione dell’assessore Patrizia Panarello che nei giorni scorsi non aveva digerito le polemiche della Filcams Cgil proprio sul mancato avvio delle mense scolastiche.
Il sindacato però rincara la dose e non si accontenta di questo bando che sistema la situazione per soli 20 giorni. “Si tratta dell’ennesima soluzione tampone che non risolve il problema ma lo rinvia di volta in volta”, evidenziano il segretario generale della Filcams-Cgil di Messina Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi. La Filcams esprime ancora forti preoccupazioni sullo svolgimento del servizio nel territorio comunale, rilanciando le sollecitazioni rivolte all’Amministrazione cittadina circa la necessità di dare stabilità allo stesso e sottolineando con forza “come di fatto ad oggi il servizio non sia ripreso e come le sollecitazioni della Filcams non erano “ingiuste e strumentali”, ma fondate su preoccupazioni reali”.
“Nonostante le recenti dichiarazioni dell’assessore Panarello – incalzano gli esponenti della Filcams – non solo in data 2 gennaio non era pronto alcun provvedimento, ma neppure si è proceduto all’affidamento diretto così come annunciato. Infatti, la determina dirigenziale è stata firmata giorno 7 gennaio e il 20 gennaio si è proceduto alla pubblicazione sul sito del Comune di una gara per l’assegnazione del servizio attraverso procedura negoziata. Gara, che si chiuderà giorno 27 gennaio. Soltanto successivamente la refezione potrà ripartire. Questo significa – denuncia la Filcams – che per l’intero mese di gennaio se non oltre considerati i tempi tecnici di avvio molti bambini sono stati e sono costretti a rinunciare alla mensa, con tutte le ricadute in termini di disagi che si ripercuotono sulle famiglie, e che circa 90 lavoratori sono rimasti appesi ad un filo senza retribuzione, né certezze per l’immediato futuro”.
"Suggeriamo quindi all'assessore Panarello – aggiungono gli esponenti della Filcams – di avere maggiore accortezza rispetto ad un servizio importante e delicato, che coinvolge piccoli utenti e in cui sono impegnati diversi lavoratori".
“Più volte – proseguono – abbiamo fatto presente la necessità di prevedere dei bandi di gara biennali o almeno annuali, così come funziona nel resto d’Italia, che garantiscano la regolarità della refezione scolastica senza creare disservizi all’utenza, la stabilità occupazionale e retributiva ai lavoratori impegnati”. “Anche nell’ultimo periodo – aggiungono gli esponenti della Filcams – abbiamo sollecitato un incontro su questi aspetti, pure in vista del prossimo anno scolastico quando si ripresenteranno gli stessi problemi in assenza di soluzioni migliori”.
