Segnali di apertura tra Cgil e amministrazione, critica la presidente Barrile

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F.St.

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mercoledì 02 Ottobre 2013 - 17:07

Primo incontro "pacifico" tra l'amministrazione Accorinti e la Cgil sulla vicenda mense. Trovati i punti di contatto si lavorerà per non penalizzare lavoratori e studenti. Lunga nota da parte della presidente del consiglio comunale che elenca una serie di richieste rivolte al Sindaco.

Garantire il servizio di refezione scolastica in maniera unitaria, quindi senza diversificazioni tra scuole e scuole, tramite gara da indire appena saranno definite le procedure di approvazione del Bilancio preventivo 2013; verificare le risorse reperibili per cercare di assicurare in ogni caso e nel frattempo e in caso positivo affidarlo a trattativa a privata con scadenza 31/12/2013; assicurare in ogni caso un servizio uniforme e unitario garantendo un trattamento omogeneo per tutte le scuole e la piena continuità occupazionale. Continua a tenere banco la delicata vicenda mense scolastiche, questi i temi centrali su cui si sono tornati a confrontarsi l’amministrazione Accorinti e i sindacati.

Un incontro in cui finalmente pare siano arrivati quei segnali di apertura e distensione che erano mancati nei giorni scorsi, quando forti erano stati i botta e risposta tra i rappresentanti della Cgil e l’assessore alla Pubblica Istruzione Patrizia Panarello.

Al vertice di oggi c’erano il Sindaco Accorinti, l’assessore Panarello, segretario generale Lillo Oceano, e Pino Foti della segreteria, Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi della Filcams – la categoria che segue i lavoratori della mensa- e da Pietro Patti e Mariogiorgio Gatto della Flc, la categoria della scuola

“Con l’apertura del confronto nel merito su questa vicenda di grande impatto sociale, oggi si è compiuto un importante passo avanti. Resta però ancora da verificare le soluzioni concrete e i tempi tecnici per la loro attuazione. Si deve fare in fretta perché i giorni passano, la scuola è iniziata ormai da quasi un mese e sui lavoratori pende la procedura di licenziamento avviata dall’azienda”, commenta Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina.

Sono 89 sugli oltre cento i lavoratori impegnati negli anni passati nel servizio della refezione scolastica per i quali la Cascina – la ditta che lo scorso anno gestiva l’appalto per il servizio di refezione scolastica- nei giorni scorsi ha avviato le procedure di mobilità. Si attendono adesso le decisioni concrete sulla soluzione a questa vicenda per cercare di bloccare le procedure ed evitare così il loro licenziamento e l’apertura di una nuova crisi occupazionale in città.

Nei prossimi giorni infatti l’amministrazione comunale, dopo avere verificato le possibili strade da percorrere, convocherà un nuovo incontro con il sindacato per valutare insieme quali soluzioni concrete sarà effettivamente possibile adottare.

Una presa di posizione sull’argomento arriva da parte della Presidente del consiglio comunale Emilia Barrile che ha scritto una lunga nota all’amministrazione facendosi portavoce delle tante famiglie preoccupate per il futuro di questo servizio e di quel 38% che non supera i 4mila euro di reddito Isee e che grazie al pranzo quotidiano delle mense poteva garantire un pasto completo ai propri figli. L’esponente Pd ricorda che questo servizio rappresenta solo il 4% delle spese inserite nel bilancio comunale e ritiene grave anche il fatto che non si stia prendendo in seria considerazione che la cosiddetta autogestione del servizio ad opera degli Istituti comporta la perdita di 100 posti di lavoro. Per la Barrile non appare neanche corretto e conforme a legge imporre ai cittadini una “compartecipazione al costo” del servizio, sia perché è previsto dalle norme soltanto su domanda individuale, sia perché la grave crisi economica che attanaglia le famiglie non consente alle stesse di poter contribuire, anche in misura lieve, a sostenere un costo che deve essere garantito dalla Pubblica amministrazione. Per tutti questi motivi la presidente chiede all’Amministrazione di attuare con immediatezza tutti i provvedimenti e le misure che consentano, oltre che la salvaguardia di almeno 100 posti di lavoro, anche il rispetto dell’elementare diritto dei bambini di poter godere di un servizio fondamentale per le famiglie, e di essere direttamente invitata in riunioni o tavoli tecnici che eventualmente si terranno sul tema, anche per garantire un maggiore coinvolgimento dell’intero Consiglio comunale su un tema così delicato e caro alle famiglie messinesi.

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