Messina. 24 Daspo della Questura per gli scontri tra ultras del 5 dicembre

Messina. 24 Daspo della Questura per gli scontri tra ultras del 5 dicembre

Redazione

Messina. 24 Daspo della Questura per gli scontri tra ultras del 5 dicembre

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sabato 10 Settembre 2022 - 10:25

Il provvedimento punisce i responsabili di azioni violente compiute il 5 dicembre 2021 alla Rada San Francesco

MESSINA – Un violento scontro tra ultras alla Rada San Francesco. Un lungo lavoro della Digos per individuare i responsabili attraverso l’analisi delle immagini registrate. Sono 24 gli esponenti delle tifoserie dell’Acireale e del Paternò Calcio raggiunti da provvedimenti Daspo (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive), emessi dalla questora Gabriella Ioppolo. Un provvedimento su proposta della Divisione Anticrimine della Questura che ne ha curato l’istruttoria.

I 24 ultras non potranno più accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per un periodo compreso tra i tre e i cinque anni a seconda della gravità delle distinte condotte.

Con l’ausilio del personale della Questura di Catania, dei commissariati di Acireale e Adrano e del Comando stazione carabinieri di Paternò, gli autori delle azioni violente sono stati individuati dai poliziotti della Digos. Lo scontro si era verificato il 5 dicembre 2021 all’interno delle corsie di pre-imbarco dei traghetti della società di navigazione Caronte & Tourist, alla Rada San Francesco.

Due tifoserie in guerra in transito da Messina

I sostenitori di Acireale e Paternò Calcio, in transito da Messina e diretti, rispettivamente, a Vallo della Lucania e Aversa, per due distinti incontri di calcio, giunti in prossimità dell’imbarco, avevano cominciato a ingaggiare una lotta violenta. Cinture, bottiglie, aste di bandiera e bastoni sono stati usati per alimentare lo scontro.

Ricorda la Polizia di Stato: “Solo il pronto intervento dei poliziotti della Questura di Messina, impegnati nei servizi di ordine pubblico appositamente predisposti per il monitoraggio del transito dei tifosi, ha permesso di riportare alla normalità la situazione ormai degenerata. Fondamentale l’acquisizione e, successivamente, la visione e analisi delle immagini registrate dal personale del Gabinetto provinciale di polizia scientifica, che ha consentito di ricostruire l’intera dinamica dei fatti, accertando le relative responsabilità”.

L’individuazione dei responsabili e i provvedimenti

Una volta identificati i tifosi violenti, è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria, nonché l’avvio delle procedure per i Daspo.

Alcuni degli ultras, considerati “i precedenti specifici e la spiccata pericolosità sociale”, scrivono i poliziotti, dovranno pure rispettare le ulteriori prescrizioni convalidate dall’autorità giudiziaria su proposta della Questura. In sostanza, dovranno presentarsi, in occasione di tutti gli incontri di calcio disputati dalla squadra di appartenenza, presso gli uffici di polizia competenti per territorio.

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