"Stiamo procedendo alla risagomatura artistica"
“Quasi tre anni fa siamo stati aggrediti perché avevamo potato gli alberi e tutti i sapientoni da tastiera facevano la danza della morte: sostenevano che a causa della nostra capitozzatura gli alberi sarebbero tutti morti”.
Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, torna in via Tommaso Cannizzaro: “Non solo gli alberi si sono ripresi ed oggi stiamo invece procedendo alla risagomatura artistica ma non si sono registrati neanche morti per l’invidia scatenata da un servizio di potatura che non si faceva da oltre venti anni”.
L’attività di manutenzione delle alberature a Messina è iniziata tre anni fa, subito dopo l’insediamento del sindaco Cateno De Luca. Era la risposta alla grave situazione di rischio che si era creata in città con la frequente caduta di alberi nel corso di eventi meteorologici avversi. In quell’occasione, per coordinare gli interventi in modo efficace e strutturale, la giunta De Luca intraprese un rapporto di consulenza con l’agronomo Saverio Tignino. Da quel momento il professionista ha lavorato per tre anni, diventando bersaglio di polemiche sulle modalità con cui venivano svolti i lavori di potatura. Ora è Messina Servizi ad occuparsi del verde urbano e il servizio di consulenza prima affidato a Tignino si è concluso.
Grazie all’immobilismo in città, abbiamo permesso che una persona purché sia prepotente e testarda riesca a fare cose banali e diventare eroe. (Sarebbe sufficiente avere un sindaco normale, gli eroi dovrebbero fare di meglio)
Poniamoci la domanda : sarà che ”
il messinese ” ha bisogno di un sindaco come De Luca?? Diciamo… fuori dagli schemi?? Ci meritiamo questo e forse anche di più
Con gli incivili, senza rispetto per sé stessi e meno ancora della cosa pubblica ci vuole…. purtroppo… uno come lui. In alcuni casi il suo basso livello è addirittura insufficiente. Del resto di sindaci persone “perbene”, inefficienti, né abbiamo conosciuti tanti.
Hai detto bene
Cose banali che nessun sindaco normale è stato in grado di fare
“Messina, scheletri di alberi e chioschi chiusi: piazza Cairoli è sempre più un deserto”
Questo era l’articolo pubblicato il 25 gennaio 2020 (su un altro giornale – N.d.R) che criticava la potatura degli alberi a piazza Cairoli, come se si fosse passati dalla Foresta Nera al Gran Canyon.
Le critiche devono essere costruttive, non solo per denigrare il Sindaco, che sino ad oggi si è impegnato in prima persona mettendoci la faccia, non come i suoi predecessori che avevano ridotto Messina ad una pattumiera.
Concordo con lei: prima c’era tanto immobilismo rispetto alla pulizia,anche se ora non siamo tanto a posto per certe zone. Ma per la riduzione del debito del comune sono soddisfatto di De Luca: ha mantenuto una delle tante componenti del suo programma cioè, appunto, la riduzione del debito del comune ma i predecessori che avevano ridotto Messina ad una pattumiera è vero
Per altri sindaci, o presunti tali, così come per i loro ultras da stadio, Messina doveva vivere tra concertini, blatte, topi e alberi cadenti (quanti danni alle auto dovranno ancora essere risarciti?!). Un Sindaco ha fatto ciò che un Sindaco deve fare, e giù le critiche. Ora tornano al mittente, doverosamente. E ne aggiungo una: caro criticone. che centinaia di migliaia di euro hai bruciato sugli alberi che vanno dal Viale Regina Margherita al Viale Regina Elena, le radici sono nuovamente lì, a distruggere tubature, manto stradale, strappare cavi del telefono, bucare pneumatici, che ne diresti di rimborsare i messinesi del danno economico derivante dal tuo trionfalismo ambientalista buono a distruggere e non costruire?