Messina. Anac esclude inconferibilità dell'incarico a Salvo Puccio

Messina. Anac esclude inconferibilità dell’incarico a Salvo Puccio

Marco Olivieri

Messina. Anac esclude inconferibilità dell’incarico a Salvo Puccio

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mercoledì 06 Aprile 2022 - 17:12

"Mi dispiace che ci siano state speculazioni politiche", commenta l'ex presidente Amam

MESSINA – Incarico dirigenziale all’ex presidente dell’Amam Salvo Puccio: l’Anac esclude l’inconferibilità. Nella delibera n. 159 del 30 marzo 2022, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ritiene “non integrata” l’ipotesi che non dovesse essere affidato l’incarico a Puccio di dirigente della direzione Ambiente e Pianificazione della Città Metropolitana di Messina. Non affidato dato che in precedenza, dal 2019 al 2021, aveva presieduto l’Amam e avesse avuto un ruolo facente funzioni, in una determinata fase, di direttore generale.

“Ero certo che sarebbe stata confermata la mia correttezza”

“L’Anac ha confermato la correttezza della mia posizione. Ho svolto le funzioni di direttore generale in una fase difficile solo per salvaguardare l’ente e senza nessuna connotazione politica. Dopo le dimissioni di chi svolgeva l’incarico, ho gestito la situazione per necessità nel periodo della pandemia. Anac ha anche escluso nettamente l’incompatibilità con il mio ruolo di esperto del sindaco. Il mio è stato un comportamento virtuoso, come è stato riconosciuto, per gestire la situazione critica dell’ente. Mi dispiace che ci siano state speculazioni politiche”, ha sottolineato Salvo Puccio, raggiunto al telefono.

Una nomina del sindaco De Luca

Una nomina attribuita dal sindaco metropolitano Cateno De Luca l’1 febbraio 2021 e oggetto nel mese di marzo di una valutazione finale da parte dell’Autorità. L’interrogativo era questo: se in quanto presidente di un ente di diritto privato in controllo pubblico, Puccio, già esperto del sindaco De Luca, fosse non nominabile come dirigente.

Una richiesta di parere all’Anac proveniva anche dal Rpct, Responsabile della prevenzione e corruzione e trasparenza della Città metropolitana. In particolare, l’Autorità si è concentrata sul ruolo di presidente di Puccio e sulle sue funzioni di direttore generale, come ricorda lo stesso dirigente nelle sue dichiarazioni. Due incarichi diversi all’interno dell’Amam, in un periodo complicato per l’ente sul piano della gestione, si legge nella delibera.

Alla fine della valutazione, l’Anac ha ritenuto che non ci fosse quest’elemento d’inconferibilità e che Puccio, la cui memoria difensiva è stata affidata all’avvocato Santi Delia, potesse assumere l’incarico.

Gli interventi di Articolo Uno e Maria Flavia Timbro

Nell’agosto 2021 la deputata Maria Flavia Timbro, di Articolo Uno e iscritta al gruppo Liberi e Uguali, aveva presentato un’interrogazione parlamentare su diverse nomine effettuate dal sindaco Cateno De Luca. L’interrogazione era stata preceduta dall’intervento del segretario provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano: “Una parte considerevole delle nomine sembra essere inconferibile”.

Siracusano faceva riferimento a sette nomine, compresa quella di Puccio, per il quale si rimandava “all’istruttoria Anac in corso”.

L’interrogazione di Claudio Fava

A queste prese di posizione seguiva l’interrogazione del deputato regionale Claudio Fava all’assessore delle Autonomie locali e della funzione pubblica della Regione Sicilia sempre sulle nomine di Russo, Cicala, Campagna, Basile, Puccio, Picciolo, Previti, Gallo e Musolino. Gli stessi citati da Timbro e Siracusano di Articolo Uno.

Nell’interrogazione, il presidente della Commissione regionale antimafia domandava all’assessore se non ritenesse opportuno “effettuare le opportune verifiche per valutare se le nomine sovracitate possano essere non conformi alle normative vigenti; se non ritenesse opprtuno disporre ispezioni e accesso agli atti degli enti coinvolti per una puntuale verifica delle procedure di nomina e di vigilanza sul rispetto delle disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità al fine di valutare eventuali violazioni delle disposizioni del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, che renderebbero nulli i contratti di nomina”.

Nell’interrogazione, Fava auspicava “la massima urgenza in ragione del fatto che le potenziali inconferibilità potrebbero determinare l’eventuale nullità degli atti prodotti dai nominati e, al contempo, eventuali danni erariali”.

Con la delibera del 30 marzo 2022, invece, l’Anac ha escluso l’inconferibilità riguardo all’incarico assunto da Salvo Puccio.

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Un commento

  1. Un altro punto a favore si aggiunge all’Amministrazione De Luca

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