L'intervento dell'europarlamentare messinese e del segretario generale del Parlamento europeo Chiocchetti a Messina
Messina – L’Italia esporta un importante know how in tema di contrasto alla criminalità e l’Europa prende a modello strumenti e normative, ecco perché parte da Messina il percorso che mira ad aggiornare la legislazione europea e definire strumenti e norme comuni di investigazione e contrasto della criminalità. E’ una sorta di Manifesto di Messina quello che si scrive oggi all’Università di Messina col convegno europeo che vede relazionare rappresentati delle istituzioni europee, vertici dell’amministrazione giudiziaria e mondo accademico. Un confronto Italia-Ue che è stato possibile grazie all’europarlamentare Giuseppe Antoci. Lo ha confermato il segretario generale del Parlamento europeo Alessandro Chiocchetti, intervenuto ad apertura del convegno “Criminalità nazionale e transnazionale: strumenti e obiettivi in Italia e in Europa” in corso nell’aula magna dell’ateneo messinese.

Il segretario del Parlamento ringrazia Antoci
Chiocchetti ha confermato che l’Ue conferma il suo impegno nella lotta alla criminalità anche per il futuro, attraverso gli investimenti già previsti nel bilancio proposto per i prossimi 7 anni e malgrado i “venti di guerra”, che ridefiniscono le priorità. “Il costo del cybercrime è stimato raggiunga gli oltre 10 miliardi 500 mila dollari, la criminalità è sempre più informatizzata e transnazionale, l’intelligenza artificiale ci pone di fronte a sfide senza precedenti. Per questo oggi più che mai è fondamentale aggiornare le normative di contrasto. Il legislatore non è sempre al passo e le diversità di vedute tra gli stati membri su strumenti e sanzioni non rendono semplice uniformare il contrasto a livello europeo. Ma tanto è già stato fatto, è stato rafforzato l’Europol, creati l’Agenzia anti riciclaggio e la Procura europea. Tanto ancora deve essere fatto e si riparte da qui, da Messina”, ha detto Chiocchetti.

Il segretario del parlamento europeo ha ringraziato l’europarlamentare Giuseppe Antoci per il suo ruolo propositivo: “Ogni tanto a Bruxelles arriva qualcuno di buono – ha scherzato – lui fa già tanto e tanto lo “sfrutteremo”, quando l’ho conosciuto sono rimasto impressionato dal suo vissuto e non nascondo che spesso ne traggo ispirazione per la mia attività”, ha detto Chiocchetti intervenendo sul palco del Senato (nel video di Carmel Licata, l’intervista completa all’ingresso a Rettorato).
Lotta comune alla criminalità
Antoci ha richiamato l’attenzione sull’importanza dell’unità tra paesi. “possiamo mai immaginare che oggi qualcuno pensi che la lotta alle mafie sia un problema locale o nazionale? E’ per questo che abbiamo fortemente voluto questa giornata. Obiettivo del convegno non sarà solo quello di essere un’occasione di analisi, ma diventare un laboratorio di proposte. Infatti, è proprio per questo che, come dicevo prima, saranno pubblicati gli atti del convegno proprio al fine di dare una giusta e concreta prosecuzio ai nostri odierni lavori. Il Parlamento europeo ha fatto scelte importanti in questi anni come quella di potenziare le agenzie Europol, Eurojuste, Eppo. È stata anche da poco istituita l’AMLA, la nuova Autorità europea antiriciclaggio la cui Presidente Szego è oggi qui con noi e alla quale auguriamo buon lavoro. Sono strumenti fondamentali, ma da soli non bastano. Serve un quadro organico di regole e di politiche comuni e in questo senso è molto attesa è la nuova strategia europea per la sicurezza interna, ProtectEU. È una base importante, che va rafforzata con coraggio politico e visione strategica pensando finalmente all’inserimento del reato associativo. L’obiettivo deve essere duplice: da un lato armonizzare le legislazioni e gli strumenti giudiziari, dall’altro rafforzare il coordinamento a livello europeo ed extraeuropeo, perché le mafie operano ormai su scala globale. Ma non dobbiamo dimenticare un aspetto decisivo: la lotta alle mafie non è soltanto repressione, non è soltanto processo penale. È anche cultura della legalità, educazione civica, impegno sociale”.

Antoci ha ripercorso il suo mandato di europarlamentare, interloquendo con la Presidente del parlamento europeo Roberta Metsola: “A giugno dello scorso anno, al mio arrivo a Bruxelles, rimasi quasi un’ora nel suo ufficio e Lei mi ha riempito il cuore della sua grande umanità. Le dissi che stavo vivendo questo nuovo corso della mia vita come un servizio. Così le dissi mentre ero frastornato dalla nuova esperienza che mi aspettava. Per qualche giorno mi chiedevo: “ma cosa ci faccio qui? Dove sono i miei studenti che ogni giorno incontro in giro per l’Italia? Ma poi è arrivato il 19 luglio, tre giorni dopo il nostro insediamento ufficiale, commemorammo in seduta Plenaria a Strasburgo la strage di via d’Amelio e Lei parlando si commosse e le se spezzo la voce dalla commozione. Lì ho capito cosa ci facessi in Parlamento europeo e ho capito che è possibile, con la sua guida forte e lungimirante, trasformare quel sacrificio di tanti e di tanti che non ci sono più, in amore e impegno. Signora Presidente, a nome della città di Messina, delle istituzioni italiane presenti, dei nostri graditi ospiti e mio personale, Le rivolgo il più deferente saluto e il più caloroso ringraziamento. La sua presenza oggi illumina questa giornata e conferisca ad essa il più alto autorevole respiro internazionale”.
Video intervista di Carmen Licata, progetto L’estate addosso


Antoci è stato eletto dalle persone oneste di questa terra ed i risultati si vedono.