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Messina. Dopo Atm, “sì” anche per Amam: il Consiglio comunale vuole l’amministratore unico

MESSINA – Dopo il sì alla modifica dello Statuto dell’Atm, è stato il giorno del secondo round tra società partecipate e Consiglio comunale. Al termine di un duro scontro tra i favorevoli e il trio del Gruppo misto che appoggia l’ex amministrazione, è arrivato il secondo sì. L’amministratore unico anche per l’Amam può diventare realtà, adesso, se il Commissario Santoro proseguirà sulla strada tracciata dai consiglieri. Sarà addio ai Consigli d’amministrazione. Una scelta volta al “risparmio”, come più volte è stato sottolineato dai presenti, soprattutto da Pd e Movimento 5 stelle.

Scontro tra Pergolizzi e Russo

Duro il confronto tra i consiglieri Nello Pergolizzi e Alessandro Russo. Il primo ha parlato anche di delibere illegittime, sottolineando che “gli Statuti erano e sono legittimi e sono stati votati a maggioranza dal Consiglio comunale”. Il leader del Gruppo misto parla anche di danno erariale e di una procedura che andrebbe a far spendere ulteriori soldi al Comune di Messina, soprattutto legati alle spese notarili. La risposta di Russo è stata accesa. Il consigliere ha sottolineato come il Pd non proponga mai delibere illegittime e che si guardi al bene della città, insieme: “Questo è un carnevale. L’Aula può e deve decidere se ogni delibera è utile o inutile. Siamo responsabili, non pensiamo al nostro interesse ma al bene della città. Perché toglieremo i Cda? Perché sono soldi pubblici buttati nel gabinetto”. Contro il consigliere Pergolizzi si sono espressi anche altri colleghi presenti in Aula.

La votazione: 15 favorevoli su 18

La proposta di delibera è stata votata favorevolmente da 15 consiglieri su 18 presenti, con un contrario (Nello Pergolizzi) e 2 astenuti. Arrivato il sì anche per l’immediata esecutività. L’Amam “vira” verso l’Amministratore unico. Adesso manca la votazione su Messina Servizi, la terza delle partecipate in discussione.