Messina, è caos impianti. Il "Celeste" soluzione per le squadre dilettantistiche?

Messina, è caos impianti. Il “Celeste” soluzione per le squadre dilettantistiche?

Giuseppe Fontana

Messina, è caos impianti. Il “Celeste” soluzione per le squadre dilettantistiche?

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giovedì 22 Luglio 2021 - 10:17

Mancano le strutture per ospitare le gare dei campionati dilettantistici. Un grave problema per le società che devono iscriversi entro il 26 luglio

È un vero e proprio conto alla rovescia quello vissuto dalle società dilettantistiche messinesi, che entro il 26 luglio dovranno perfezionare le rispettive iscrizioni ai campionati di Promozione, Prima e Seconda Categoria. Una formalità burocratica che, però, si è trasformata in un problema ormai da tempo, per la carenza degli impianti sportivi a cui vanno incontro squadre che, di fatto, ad oggi non sanno ancora dove potranno e dovranno giocare. Senza i documenti che attestino quale sia il campo di casa, inoltre, non sarà possibile perfezionare l’iscrizione e così, insieme, Messana, Gescal, PGS Luce, Juvenilia e Riviera Nord hanno richiesto al Comune un intervento immediato, per far fronte a una problematica che appare di difficile risoluzione.

La V commissione consiliare fa il punto sulla situazione

Se n’è parlato anche nella seduta della V commissione consiliare del 21 luglio, grazie a un ordine del giorno proposto dal consigliere Pierluigi Parisi e alla presenza dei rappresentanti delle società interessate. L’assessore Gallo, assente perché impegnato contestualmente allo stadio “Franco Scoglio”, ha fatto presente tramite una nota che le uniche soluzioni al “problema” sono il campo sportivo “Bonanno” dell’Annunziata, impianto in terra battuta che nel corso degli anni ha ricevuto notevoli critiche per lo stato in cui versa e le difficoltà d’uso riscontrate dalle stesse società, e un impianto a Sperone di cui si starebbe occupando la Città Metropolitana di Messina. Impossibile, invece, realizzare nuovi campi per far fronte a un problema che ormai da anni affligge il movimento calcistico cittadino. Messina ha “perso” nel corso degli anni molte squadre, non ha attualmente alcuna compagine cittadina a rappresentarla nel campionato di Eccellenza e molte realtà sono costrette a ridimensionare i propri piani, anche per la penuria di strutture in cui allenarsi e giocare.

La soluzione “Giovanni Celeste”

Il problema è grande e grave, anche e soprattutto perché le due soluzioni proposte da Gallo non sono realmente applicabili con una scadenza così vicina come quella del 26 luglio. Di fatto impossibile giocare in un impianto come quello di Sperone, da adeguare e riqualificare, mentre manca la documentazione necessaria relativa all’agibilità della struttura dell’Annunziata. La proposta della V commissione, quindi, è stata di dar modo alle società di poter sfruttare, almeno per le gare ufficiali, il “Celeste”, storico tempio del calcio cittadino, anch’esso però in condizioni non ottimali. Entro domani il presidente La Tona e l’assessore Gallo convocheranno ancora una volta i rappresentanti delle società per tentare di trovare una soluzione. Dove giocheranno, quindi, Messana, Gescal, Pgs Luce, Juvenilia, Riviera Nord e le altre squadre cittadine? A pochi giorni dalla fine di questo countdown la questione appare tutt’altro che risolta (e risolvibile).

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