Con una sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini, la città può risvegliarsi, appropriandosi di spazi sottratti all'oblio
di Marco Olivieri
MESSINA – Metti un Primo maggio in una spiaggia ritrovata e restituita alla cittadinanza. Così l’iniziativa di ieri al Ringo, promossa dall’associazione Centro Storico in collaborazione con l’amministrazione comunale, è servita a ribadire un concetto semplice ma decisivo per una Messina da rianimare. Ovvero, la città può riappropriarsi di spazi da sottrarre alla grande bruttezza di decenni di oblio e abbandono. Certo, la strada è ancora lunghissima ma associazioni, cittadini e istituzioni possono interagire per favorire un processo culturale di graduale liberazione dall’incuria.
La partecipazione di famiglie e persone di tutta la età è la strada giusta per ripensare a un’idea di città su misura degli esseri umani. E non dei tir, delle macchine, dell’inquinamento e dei rifiuti sparsi ovunque.
La partecipazione e la cittadinanza attiva a Messina per non cedere alla rassegnazione
“Libertà è partecuipazione”, insomma, per usare il verso (a volte usato a sproposito) di una canzone di Gaber e Luporini. Per una città come Messina, e non solo, ritrovare lo spirito di comunità risulta cruciale. Nel frattempo, sono tanti i progetti che devono ancora vedere la luce, alcuni più lontani, altri più vicini nel tempo: la Zona falcata, la bonifica di Maregrosso, con la prima spiaggia in centro città, l’affaccio a mare, il recupero del quartiere fieristico, il lungomare Boccetta – Annunziata e molto altro. E la partecipazione, anche riconquistando una spiaggia come quella del Ringo, può essere un deterrente alla rassegnazione.

Bene direi…anzi benissimo!
Ogni m2 sottratto al degrado e restituito alla cittadinanza merita un plauso.
Tante zone in questi anni sono state bonificate dopo decenni di incuria.
andiamo avanti così!!!