La concessione d'uso a titolo oneroso preoccupa le associazioni musicali, che chiedono garanzie
MESSINA – Terza proroga dopo luglio e settembre. Il bando che preoccupa le associazioni musicali è stato prorogato al 31 ottobre 2023, ore 14. Si tratta dell’avviso pubblico per l’assegnazione in concessione d’uso a titolo oneroso del Palacultura “Antonello da Messina”. Ovvero, l’affidamento ai privati della struttura. “Pubblico spettacolo e punto ristoro” con un importo a base di gara di 240.000,00 € e stazione appaltante Patrimonio Messina Spa.
In questi giorni, il Partito democratico, con Antonella Russo e Felice Calabrò, ne aveva chiesto la revoca in autotutela dell’avviso. _Hanno sottolineato i consiglieri: “Sono tre le associazioni culturali che nell’auditorium del Palacultura organizzano spettacoli di altissimo livello – la Filarmonica Laudamo, l’Accademia Filarmonica e l’associazione Bellini – e garantiscono circa 70 eventi culturali l’anno, con una previsione di partecipazione di pubblico molto elevata. Ma esistono anche altre associazioni che hanno già prenotato le sale del Palacultura e vanno anch’esse tutelate”.
Proprio il direttore artistico della Filarmonica Laudamo, Antonino Cicero, in un’intervista rilasciata a Tempostretto aveva sottolineato la necessità di avere chiarezza circa l’affidamento della struttura ai privati. Da parte sua, il sindaco Basile ha sempre rassicurato le associazioni che la loro programmazione sarà garantita.
In particolare, l’assessore Massimo Finocchiaro ha parlato in Commissione e intende inserire alcuni punti, al vaglio di Giunta e poi Consiglio. In primis, “una clausola di salvaguardia per le associazioni concertistiche, che avranno priorità per l’attività musicale”. E, ancora, l’installazione di un punto ristoro, con uno spazio dedicato per il consumo. “Non si potrà andare in giro mangiando patatine all’interno del Palacultura”, ha affermato l’assessore, oltre alla possibilità di tenere 50 date per il Comune. Ed è controversa la questione se, in caso di mancato utilizzo, potranno essere utilizzate sempre dai privati.
Proroga permettendo, il bando del Palacultura continua a fare discutere e le associazioni musicali vogliono garanzie scritte dall’amministrazione comunale.