Messina. Il presidente dei Commercialisti: "I Revisori hanno evidenziato criticità, ascoltateli"

Messina. Il presidente dei Commercialisti: “I Revisori hanno evidenziato criticità, ascoltateli”

Rosaria Brancato

Messina. Il presidente dei Commercialisti: “I Revisori hanno evidenziato criticità, ascoltateli”

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domenica 31 Gennaio 2021 - 09:22

Enrico Spicuzza sottolinea come siano professionisti stimati, non nominati dalla politica. "Può piacere o non piacere cosa dicono ma vanno ascoltati"

Gli ultimi attacchi social (e non solo) del sindaco hanno coinvolto anche i Revisori dei conti del Comune, rei di aver fatto alcuni rilievi al bilancio previsionale pur rilasciando parere favorevole. Dopo gli strali di De Luca alcuni consiglieri sono intervenuti per ribadire le basi sulle quali si fondano i rilievi ed oggi si registra l’intervento del presidente dell’Ordine dei commercialisti, Enrico Spicuzza.

Revisori super partes

Una premessa è d’obbligo: in base alla recente normativa le modalità di scelta dei Revisori dei conti degli Enti locali non sono affidate alla politica, ma si basano su un elenco pubblico (e su un sorteggio). Ne consegue che, a differenza del passato quando le terne venivano votate dall’Aula, i Revisori non hanno “collegamenti” con i partiti o con i gruppi consiliari o con le amministrazioni.

“Professionisti stimati”

Mi permetto di fare una riflessione in merito ai rilievi formulati dai Revisori del Comune di Messina- scrive Enrico Spicuzza– Premesso che non sono frutto della lottizzazione politica né sono concittadini messinesi per cui ritengo che non soffrano di nessuna interferenza locale. Devo ritenere che la loro attività sia svolta con serenità e si richiami ai doveri richiesti dalla normativa vigente da sempre. Sono professionisti commercialisti e sanno bene come devono comportarsi. Io pur non conoscendoli ad eccezione di qualche contatto con il Presidente Tumminello so che godono di molta stima. Il collegio dei Revisori é organo di controllo dei conti e come tale é chiamato ad esprimere valutazioni in ordine alle previsioni di bilancio.

Rilevate criticità: ascoltateli

Gli attuali Revisori hanno evidenziato criticità e disequilibri nei conti prospettici- prosegue Spicuzza– Queste valutazioni che per il momento sono suggerimenti ritengo debbano essere attenzionati dal Consiglio Comunale e ritengo che non possano essere disattesi. Sarebbe un grave errore da parte loro non trattare approfonditamente le criticità rappresentate. Del resto i Revisori esistono per questo e devono essere ascoltati. Possono piacere o meno ma vanno ascoltati”.

Spicuzza sottolinea quindi non soltanto il ruolo importantissimo dei Revisori e quindi la terzietà rispetto a chi predispone ed a chi vota lo strumento contabile, ma i suggerimenti che in questo caso sono stati proposti per il bilancio del Comune di Messina rispetto a criticità e disequilibri che non possono essere liquidati con superficialità o scontri social.

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2 commenti

  1. Come mai si comincia a parlare di squilibri nei conti solo adesso?
    Mi pare strano che sino a ieri consiglio comunale e stampa non abbiano mai ribattuto alle entusiastiche dichiarazioni di De Luca sullo stato delle finanze comunali.
    Io non ho mai creduto ai miracoli, meno che mai a quelli millantati dalla politica, però adesso vorrei capire il perché di tutto questo silenzio sino ad oggi.
    È un problema di mancata divulgazione della informazione oppure c’è stato un colpevole vuoto nei controlli del consiglio?
    Neanche dopo l’aumento della TARI mi pare si siano levate voci d’allarme.
    Adesso sarebbe il caso di restare sul pezzo e fare chiarezza sino in fondo.

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  2. Il dott. Spicuzza dice che i revisori vanno ascoltati poichè hanno evidenziato criticità e disequilibri nel bilancio di previsione e non si può che essere d’accordo. Inoltre, riguardo alle dimissioni del sindaco, vorrei ricordare che la legge regionale del 5 maggio 2017 n. 7 dispone che “La cessazione dalla carica di sindaco per decadenza, dimissioni, rimozione, morte o impedimento permanente comporta la cessazione dalla carica della rispettiva giunta ma non del rispettivo consiglio, che rimane in carica fino a nuove elezioni da effettuare nel primo turno elettorale utile”, quindi i consiglieri potrebbero finalmente esercitare la loro funzione (delegata dagli elettori) senza subire pressioni ed insulti.

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