Messina. In città e provincia arrivati 149 profughi dall'Ucraina. Adorno: “L'impegno in prefettura per l’emergenza”

Messina. In città e provincia arrivati 149 profughi dall’Ucraina. Adorno: “L’impegno in prefettura per l’emergenza”

Marco Olivieri

Messina. In città e provincia arrivati 149 profughi dall’Ucraina. Adorno: “L’impegno in prefettura per l’emergenza”

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venerdì 25 Marzo 2022 - 07:08

La vicaria del Prefetto racconta la gestione istituzionale e l'impegno quotidiano in vista di nuovi arrivi

MESSINA – Quello che i funzionari non possono dire, in termini di fatica e difficoltà, ma che trapela tra le righe. Nelle sfumature, e nelle pieghe, di un discorso incentrato sull’arrivo dei profughi dall’Ucraina e su come la prefettura di Messina stia fronteggiando l’emergenza. Mentre sono arrivati 149 profughi nel territorio messinese, tra città e provincia, la dottoressa Patrizia Adorno, vicaria del prefetto e coordinatrice della prefettura, racconta l’impegno giorno per giorno in vista di nuovi arrivi.

«Con il prefetto Cosima Di Stani e tutto lo staff, stiamo lavorando intensamente per gestire l’accoglienza dei profughi. Abbiamo già diramato per i sindaci alcune circolari, che si trovano sul sito della prefettura, alla voce emergenza Ucraina. Abbiamo anche indicato i modelli che dovranno essere compilati dal soggetto ospitante, con l’indicazione del nucleo familiare o del soggetto che ospita. Il tutto per permettere alla prefettura di avere un monitoraggio completo della situazione», racconta la viceprefetta Adorno.

149 profughi accolti dal volontariato nel territorio messinese

«Allo stato attuale abbiamo accolto 149 profughi, tra Messina, e provincia, comprese famiglie con minori. La loro destinazione è stata riservata a organizzazioni private: quelle del volontariato. Attualmente nei Cas, Centri d’accoglienza straordinaria, strutture invece gestite dalla prefettura, non ci sono profughi. Sono arrivate da noi persone chiamate da loro parenti, da chi vive qui e aveva legami con loro», spiega.

«Di conseguenza, non abbiamo avuto richieste per alloggi. In ogni caso, stiamo seguendo tutti gli adeguamenti normativi, come l’ultimo decreto legge del 21 marzo, che affida alle regioni un ruolo centrale nella gestione e dà la possibilità a chi arriva dalla guerra di disporre di risorse per un autonomo sostentamento», continua la funzionaria.

La prefettura ha pure proceduto a una ricognizione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e degli immobili, a vario titolo, nella disponibilità delle amministrazioni locali e degli enti, proprio in vista dell’accoglienza e ospitalità.

Arrivi in ordine sparso e la gestione delicata di chi fugge dalla guerra

Quello che invece rimane non esplicito, ma che si può intuire, riguarda l’enorme lavoro per gestire un’emergenza nella quale i profughi arrivano spesso in ordine sparso, e non in modo organizzato, con le esigenze e i problemi di chi fugge da un conflitto.

Nel caso in cui le persone non abbiano documenti con sé, la procedura diventa ancora più complicata, mentre i minori non accompagnati richiedono uno sforzo maggiore per trovare una soluzione secondo le indicazioni della legge.

«In una realtà densa di necessità, come quella messinese, stiamo investendo molte energie per fronteggiare al meglio la situazione», sottolinea la vicaria del prefetto, durante le pause di un incontro su bullismo e cyberbullismo ieri alla scuola “Petrarca” dell’Istituto comprensivo “Paradiso”.

Pubblicato l’avviso per l’accoglienza di minori non accompagnati

Nel frattempo, il Comune di Messina ha pubblicato l’avviso per l’accoglienza dei minori ucraini non accompagnati secondo le indicazioni dell’autorità giudiziaria minorile.

Ogni richiesta verrà valutata dall’équipe del Centro Affidi e trasmessa all’autorità giudiziaria minorile, la sola che può emettere provvedimenti a tutela dei minori. L’avviso pubblico firmato dal commissario del Comune di Messina, Leonardo Santoro, è stato condiviso con tutte le istituzioni convocate dal prefetto lo scorso 11 marzo.

Il garante: “L’accoglienza dei minori solo nel rispetto della legge”

«L’accoglienza dei minori e di tutti i cittadini che scappano dalle guerre è prevista solo ed esclusivamente dentro la cornice normativa italiana», ha tenuto a precisare il garante dell’infanzia e dell’adolescenza, per il Comune, Angelo Fabio Costantino. Un modo per contrastare il clima di confusione che si è creato in questo periodo, soprattutto in relazione ai minori non accompagnati.

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