Messina, la Biblioteca Regionale celebra la Giornata Mondiale del Teatro

Messina, la Biblioteca Regionale celebra la Giornata Mondiale del Teatro

Redazione

Messina, la Biblioteca Regionale celebra la Giornata Mondiale del Teatro

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sabato 26 Marzo 2022 - 07:00

La 60esima Giornata Mondiale del Teatro sarà celebrata il 27 marzo

MESSINA – “Cari Amici, mentre il mondo – ora dopo ora e minuto dopo minuto – è sospeso in un flusso continuo, posso invitare tutti noi – in quanto creativi – a entrare nel nostro appropriato ambito, sfera o prospettiva del tempo epico, del cambiamento epico, della consapevolezza epica, della riflessione epica e della visione epica? Stiamo attraversando un periodo epico nella storia dell’umanità, e i cambiamenti profondi e significativi che stiamo vivendo nelle relazioni degli esseri umani con sé stessi, tra di loro e con mondi inumani, vanno quasi oltre le nostre capacità di afferrare, di articolare, di discutere ed esprimere…

Dov’è il linguaggio, dove sono i gesti e quali sono le immagini che potrebbero consentirci di comprendere i profondi cambiamenti e le rotture che stiamo vivendo? E come possiamo trasmettere il contenuto delle nostre vite, in questo momento, non come reportage ma come esperienza? Il teatro è la forma artistica dell’esperienza”.

Queste incisive parole sono tratte dal messaggio, tradotto in 50 lingue, che verrà letto quest’anno, prima degli spettacoli, nei teatri di tutto il mondo e che viene scritto ogni anno  da una figura diversa di caratura internazionale per condividere riflessioni sul Teatro e sulla Cultura di Pace. Autore ne è per il 2022 l’Artista statunitense Peter Sellars, irriverente,considerato uno dei più innovativi e audaci registi contemporanei, con all’attivo oltre cento produzioni, tra teatro, opera, cinema e televisione.  

Giornata Mondiale del Teatro

Considerazioni che invitano a fermarsi sul valore della cultura nelle Sue poliedriche forme dello Spettacolo nel corso di quella che è titolata la “Giornata Mondiale del Teatro” giunta alla sua 60esima edizione. Istituita nel 1961 in seno al IX Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro, su proposta di Arvi Kivimaa, a nome del Centro Finlandese, si celebra ogni anno il 27 marzo.

La Biblioteca Regionale, che possiede un’intera ricca sezione dedicata allo spettacolo, già nel 2020 ha dedicato all’illustre messinese, il teatrante Vittorio Ciccocioppo, scomparso nel 2015, un momento commemorativo organizzato in collaborazione con il “Comitato Cittadino 100MessinesiperMessina2Mila8” e il “Centro Turistico Giovanile” di Messina, e condiviso con quanti hanno con lo stesso intrecciato legami affettivi e professionali.

Il Memorial, particolarmente intenso anche per le tante testimonianze apportate dai numerosi astanti, tra cui alcuni appartenenti alla sfera teatrale, è stato da stimolo perché da quell’iniziativa prendesse forma una manifestazione ben strutturata che, a partire proprio dalla carriera dell’Artista, allievo della scuola del Piccolo di Milano, protagonista di messe in scena innovative, fondatore di compagnie teatrali del nuovo teatro, gestore di una sala teatrale a Roma, attore di trasposizioni televisive e radiofoniche, animatore culturale, si rappresentasse la scena teatrale italiana coeva e legata a Ciccocioppo.

Iniziativa della Biblioteca Regionale di Messina

Nel mese di giugno prossimo, infatti, in date da stabilire, la Biblioteca Regionale darà appuntamento per una esposizione sul teatro, con momenti convegnisti e di confronto, alla presenza di note personalità del teatro locale e nazionale.

Teatro, massima e sublime arte performativa, che dagli antichi Teatri di Pietra – quali rito, ritiro, raduno di un Popolo – attraverso un camminamento composito si è fatto “Tempio dell’Arte”, nelle varie espressioni.

Se non possiamo che lodare l’Arte in parola se volta al civile, al sociale, un Teatro, cioè, per dirla con Edward Bond, quale strumento d’istruzione di massa”, si annoverano forme di pregio, di certo più di nicchia, quale quella riferibile al compianto Carmelo Bene, di disarticolazione degli schemi tradizionali, per porre al centro della “mise en scene” l’interprete, quale “Artefice” che smonta il testo classico per farlo “altro”.

Le Giornate Convegnistiche, unitamente alla Mostra, daranno dunque conto di questo percorso, mettendo il focus comunque sul Teatro dagli Anni ’60 ad oggi, senza tralasciare il superamento della cosiddetta “censura”, che riportava a forme di “Teatro Proibito”. Si valorizzeranno, altresì, gli esponenti di “Nuova Generazione” dell’universo teatrale.

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