Messina, la giustizia civile ha ancora il covid

Messina, la giustizia civile ha ancora il covid

Alessandra Serio

Messina, la giustizia civile ha ancora il covid

sabato 28 Gennaio 2023 - 11:11

A Messina una causa civile può durare anche 30 anni. E la pandemia ancora oggi allunga i tempi.

MESSINA – La giustizia civile a Messina fatica a smaltire le cause sul tavolo dei magistrati. L’allarme viene fuori all’apertura dell’anno giudiziario nel distretto di Corte d’Appello di Messina, nella relazione introduttiva del presidente di corte d’Appello facente funzioni Sebastiano Neri.

Dopo cinque anni di trend positivo, con l’arretrato in diminuzione anno dopo anno, in tutti i settori, nel 2022 la percentuale di pendenze smaltite, gli arretrati appunto, sono minimi. Il dato non è uniforme: il Tribunale del Lavoro, per esempio, ha chiuso qualche causa in più. Ma gli altri settori e il complessivo comparto soffrono ancora lo stop e le lungaggini imposte dalla pandemia di covid 19, lo testimoniano gli indici.

Il presidente di corte d’Appello mette il dito nella piaga, nella sua relazione. Il settore penale soffre meno, spiega Sebastiano Neri dati alla mano, ma il civile ha diminuito i fascicoli soltanto per lo 0,7% complessivamente, una inezia rispetto al trend pre pandemia.

Nel settore lavoro le cause sono diminuite del 15,1% in un anno, mentre i contenziosi soltanto dello 0.7%. Ma l’allarme è per la legge Pinto, ovvero la procedura che consente l’equa riparazione per le lungaggini giudiziarie. A Messina sono aumentati nel 40%. “Un dato che resta tra i più alti in Italia”, spiega Neri. E che fa schizzare in basso l’indice di smaltimento degli arretrati negli uffici.

30 anni per una causa posson bastare

Il 6% delle cause di lavoro, evidenzia il dossier, possono durare anche più di 10 anni, il 41,9% dei procedimenti complessivi dura più di 30 anni. Ecco perché poi diventano tantissime le domande ex legge Pinto. Che richiedono a loro volta risorse: magistrati e personale amministrativo dedicato, sottratti alla definizione delle altre cause. Insomma, un cane che si morde la coda.

Aumentano gli sfratti

Tra i dati choc c’è però anche quello che riguarda i procedimenti di convalida degli sfratti. Un numero che è esploso, nel 2022. Una spia di allarme, spiega il Presidente Neri, di quanto il covid 19 abbia aggravato le difficoltà economiche di tante persone, a Messina.

Un commento

  1. Quali soluzioni però? Senza queste pare solo una passerella autoreferenziale

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