Messina. "Lo scuolabus sbaglia la meta": l’Istituto Cannizzaro-Galatti scrive al commissario

Messina. “Lo scuolabus sbaglia la meta”: l’Istituto Cannizzaro-Galatti scrive al commissario

Marco Olivieri

Messina. “Lo scuolabus sbaglia la meta”: l’Istituto Cannizzaro-Galatti scrive al commissario

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martedì 05 Aprile 2022 - 17:30

La dirigente scolastica chiede a Messina Social City un "servizio più efficiente"

MESSINA – “Continuano i disservizi dello Scuolabus: dalla destinazione sbagliata e gli orari non pattuiti a un pulmino solo e insufficiente, senza dimenticare la mancata comunicazione dell’elenco di chi deve usufruire del servizio”. La dirigente scolastica dell’Istituto Cannizzaro-Galatti, Giovanna Egle Candida Cacciola, scrive al commissario Leonardo Santoro, al presidente di Messina Social City e al dirigente del dipartimento Politiche educative e culturali del Comune.

In merito ai turni delle classi che svolgono la lezione nel plesso di Cristo Re, l’invito è a raggiungere “una migliore organizzazione del servizio di scuolabus”. La dirigente sostiene di avere più volte richiesto “di essere messa a conoscenza dell’elenco dei fruitori del servizio di scuolabus”. A sostegno, indica il protocollo delle varie note nel mese di marzo.

“La necessità di segnalare eventuali positivi al Covid”

La dirigente di Cannizzaro-Galatti richiede “gli elenchi, gestiti dalla Messina social City in via esclusiva, affinché la scuola possa anche segnalare eventuali casi di positività al Covid fra i fruitori dello stesso servizio di scuolabus”.

Solo lo scorso 22 marzo, sottolinea la dirigente, l’istituzione ha ricevuto “un elenco cumulativo, non suddiviso per i turni”, come aveva invece chiesto a Messina Social City.

“Lo scuolabus sbaglia strada e orari”

Oltre a non avere tuttora gli elenchi separati per turnazioni, utili per sapere chi usufruisce del servizio, la dirigente scolastica comunica a commissario, Comune e Messina Social che non sono mancati gli errori nel servizio.

“Lo scorso 7 marzo lo scuolabus ha sbagliato meta, portando gli alunni nel plesso sordomuti di Cristo Re, facendoli scendere dal bus e persino attraversare la strada. Il tutto in contraddizione con la meta concordata: Cristo Re Rogazionisti”, scrive.

“Un servizio in orari differenti da quelli pattuiti”

Inoltre, in contrasto con quanto stabilito in sede di conferenza presso il Palacultura, quando “Messina Social City si era impegnata a garantire il servizio per circa 80 unità, con partenza alle ore 8:15 dal plesso centrale e ripartenza dal plesso Cristo Re alle ore 13:45, questo viene effettuato ad orari differenti da quelli pattuiti. Il tutto con grave limitazione del diritto allo studio”, dichiara la responsabile della scuola.

La professoressa Cacciola fa sapere che era stato assicurato “dal dirigente del dipartimento Politiche educative e culturali del Comune di Messina che, da metà marzo, il servizio sarebbe stato regolarmente offerto grazie a un nuovo mezzo di trasporto aggiuntivo”. Da qui la richiesta di “un’organizzazione più efficiente” da parte di Messina Social City, con il supporto comunale.

“Sono rimasti esclusi 15 alunni in attesa di un altro pulmino”

In particolare, l’11 marzo, “a prelevare gli alunni dal cortile del plesso centrale alle ore 8:10 si è presentato solo un pulmino, la cui capienza non ha consentito di ospitare tutti gli alunni richiedenti il servizio. Sono, infatti, rimasti esclusi circa 15 alunni, che hanno dovuto attendere l’arrivo di un ulteriore pulmino, sopraggiunto comunque tempo dopo. Gli stessi autisti hanno gettato sconcerto e sconforto nei genitori presenti perché hanno riferito che non avevano notizie circa il rientro dal plesso distaccato al plesso centrale”, scrive allarmata la professoressa Cacciola.

La presidente di Messina Social City: “Non dipende da noi”

A sua volta, nei giorni scorsi così ha replicato la presidente di Messina Social City, Valeria Asquini: “Ci siamo impegnati a far fronte al servizio di scuolabus, concordando gli orari con la dirigenza scolastica, dal momento che il piano organizzativo dello Scuolabus, stilato a fine agosto, comporta l’impiego di mezzi e personale in relazione alle istanze presentate dalle famiglie. Concordare gli orari significa che non sarebbero stati quelli standard e su questo punto si era stati molto chiari nella riunione del 16 febbraio scorso con la dirigenza scolastica e il dipartimento”.

“Siamo disponibili a trovare una soluzione”

Continua la presidente: “La Messina Social City si è resa disponibile e lo è tuttora con la dirigente scolastica, la dirigenza comunale e una rappresentanza dei genitori a trovare le soluzioni che non comportino un disagio alle altre scuole per le quali il servizio scuolabus è stato già programmato e organizzato dall’inizio dell’anno scolastico”.

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