Messina. Via ai lavori al depuratore di Mili (stavolta davvero), dureranno 9 mesi

Messina. Via ai lavori al depuratore di Mili (stavolta davvero), dureranno 9 mesi

Marco Ipsale

Messina. Via ai lavori al depuratore di Mili (stavolta davvero), dureranno 9 mesi

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lunedì 28 Dicembre 2020 - 12:54

Contratto firmato da mesi ma non erano stati avviati per il blocco dei conti correnti Amam da parte di Hera

I lavori di rinnovamento del depuratore di Mili sono stati consegnati ad agosto alla Sicil Tecno Plus di Belpasso (Catania), che ha offerto un ribasso del 21,12 % su una base d’asta di 2 milioni 428mila euro, per un importo finale di 1 milione 919mila euro, fondi del Masterplan/Patto per il Sud.

L’obiettivo è quello di convogliare tutte le emissioni puzzolenti verso i filtri di trattamento, eliminando ogni disturbo. Oltre alla copertura delle vasche, chiusura degli ambienti e sistemi di aspirazione, è previsto quindi anche un nuovo impianto di areazione.

L’avvio era previsto lo scorso 25 ottobre ma non è mai avvenuto perché i conti correnti Amam erano stati bloccati da un decreto di pignoramento da parte di Hera, quindi non era stato possibile pagare la prima parte all’impresa.

In realtà i conti erano stati sbloccati dopo il “famoso blitz” del 14 ottobre ma bloccati di nuovo dopo poco più di una settimana con un nuovo decreto di pignoramento. Ecco allora che la transazione con Hera è stata definita solo la scorsa settimana, dopo il riconoscimento di un debito fuori bilancio da parte del Comune di Messina, nei confronti di Amam, da 5,8 milioni di euro. L’Azienda Acque pagherà i 18 milioni di debito con Hera, senza interessi, di cui 9 a breve scadenza e altri 9 nei prossimi tre anni.

Ecco perché i lavori al depuratore di Mili non erano ancora iniziati ed ecco perché, invece, iniziano oggi, con la consegna all’impresa. Avranno una durata di nove mesi.

Il progetto dell’impianto di biodigestione

Oggi il sopralluogo da parte del sindaco Cateno De Luca e del presidente dell’Amam, Salvo Puccio, che hanno raccontato la storia del depuratore e parlato anche del progetto di un nuovo impianto di biodigestione per il trattamento dell’umido, che dovrebbe sorgere a nord del depuratore di Mili, prendendo ad esempio l’impianto di Salerno, la città del sud Italia con la più alta percentuale di raccolta differenziata.

L’impianto di biodigestione rifiuti di Salerno

“Quando siamo arrivati – ha raccontato De Luca – abbiamo trovato nel Masterplan un finanziamento da 10 milioni per creare quest’impianto ma non c’era neanche un progetto. Noi l’abbiamo fatto, quello definitivo sarà pronto a fine gennaio, e abbiamo visto che servono 22 milioni. Così 3 di quei 10 milioni li abbiamo ‘dirottati’ sul depuratore di Mili, e risolviamo un vecchio problema, mentre per la parte necessaria restante abbiamo chiesto il finanziamento alla Regione, ottenendo rassicurazioni”.

Un commento

  1. Quanti di questi lavori saresti stato in grado di portare avanti se non ti avessero lasciato “solo” i fondi da utilizzare?
    Avresti speso anni per recuperarli, come hanno fatto gli altri, caro sindaco ed oggi non saremmo a questo punto in molti cantieri cittadini.
    Quindi un grazie di tanto in tanto caro sindaco e anche cari concittadini, non sarebbe sbagliato pronunciarlo.

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