Messina. Via don Blasco, lavori al 73 %. Ancora un anno per il ponte Rfi di via Santa Cecilia

Messina. Via don Blasco, lavori al 73 %. Ancora un anno per il ponte Rfi di via Santa Cecilia

Marco Ipsale

Messina. Via don Blasco, lavori al 73 %. Ancora un anno per il ponte Rfi di via Santa Cecilia

lunedì 22 Novembre 2021 - 13:17

Se n'è parlato in prima commissione consiliare. Va bonificata l'area ex Rifotras poi è vicina la fine sul tratto Santa Cecilia - Gazzi. Ritardi, invece, dal cavalcavia a via Santa Cecilia

“I lavori in via don Blasco sono giunti al 73 %, si sta predisponendo il 14esimo stato di avanzamento. Su undici tronchi previsti ne sono stati consegnati sette”.

L’ha detto il progettista e direttore dei lavori, Antonio Rizzo, ospite stamani della Prima commissione consiliare, che si occupa di lavori pubblici, presieduta dal consigliere Libero Gioveni.

Dopo la recente sentenza del Cga, si dovrà eseguire un piano di bonifica nel tronco interessato dall’area Rifotras, dopodiché sarà vicina la fine dei lavori lungo tutto il tratto compreso tra via Santa Cecilia e viale Gazzi, tre quarti della nuova arteria.

I ritardi sulla parte tra il cavalcavia e il ponte Rfi di via Santa Cecilia

Forti ritardi, invece, sulla parte iniziale, quella che va dal cavalcavia alla base di via Tommaso Cannizzaro fino a via Santa Cecilia, per il quale la presunta nuova data di fine lavori è dicembre 2022, cioè tra un anno.

Questo perché ci sono due questioni chiave ancora da affrontare agli estremi del tratto. La prima riguarda il cavalcavia, appunto, per il quale si stanno valutando due soluzioni: la chiusura parziale, con senso unico alternato, oppure la chiusura totale, con viabilità alternativa nell’adiacente area Fs. I lavori previsti sul cavalcavia dovrebbero durare cinque mesi.

La seconda riguarda il ponte di via Santa Cecilia per il quale a breve, finalmente, Rfi inizierà i lavori di consolidamento per una durata prevista di sei mesi. Solo dopo si potrà procedere con l’abbassamento di un metro e mezzo del livello stradale. Poi saranno demolite le travate metalliche dei binari 7 e 8 e serviranno altri quattro mesi per i lavori di scavo, consolidamento, realizzazione piastra e sottoservizi, infine Rfi svarerà le travi rimanenti del sottopasso. Ecco perché servirà ancora un anno prima di vedere completato anche quel tratto.

3 commenti

  1. Se queste opere si facevano al nord,a,qest’ora erano gia state ultimate e consegnate.
    Poi non lamentiamoci se ci chiamano Terroni.

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  2. Ummm “TERRONI” quando andavo all’Università, mi hanno insegnato che essere terroni era un titolo nobiliare, Terrone= colui che acquista la terra. Quando i nostri immigrati si piazzavano al nord e facevano soldi, la prima cosa? Acquistare la terra e quanto ne acquistavano, tanto da urtare i nervi dei polentoni, poiché gli immigrati entravano prepotentemente nei mercati nordisti con i loro prodotti facendo spesso spietata concorrenza agli stessi produttori locali, per gli immigrati al nord era motivo d’integrazione. Per venire a noi il Comune di Messina dando l’appalto con la gestione Ing. Antonio Rizzo ha avuto una esecuzione possibile fino a quando FS non si è messa di traverso, non c’entra essere terroni, ci vorrebbe un qualche ministro o sottosegretario, che sbloccasse la situazione. E’ chiaro che adesso i lavori verranno bloccati per almeno un quinquennio. Cerea

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  3. Domanda! E se facessimo come negli anni ’90 quando il Sindaco di San Remo intimò alle FS: lasciate il lungomare ai Sanremesi, fate un tracciato in montagna! Perchè non fare lo stesso ? Intimare alle FS, lasciate ai Messinesi tutta la litoranea almeno per il tratto cittadino!!! Facciamo un sondaggio?

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