Ciacci: "Non chiamatemi supermanager, non sono superman". IL VIDEO

Ciacci: “Non chiamatemi supermanager, non sono superman”. IL VIDEO

Ciacci: “Non chiamatemi supermanager, non sono superman”. IL VIDEO

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lunedì 12 Maggio 2014 - 10:57

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il commissario liquidatore Alessio Ciacci traccia un primo bilancio delle attività e indica la strada da seguire. Prima uscita pubblica per il neo consulente dell'azienda, Raphael Rossi

La situazione di Messinambiente a cinquanta giorni dalla nomina di Ciacci; il bilancio delle prime attività della nuova gestione aziendale e delle progettualità avviate o in fase di partenza. Questi gli argomenti messi sul tavolo della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, alla presenza del sindaco Renato Accorinti, dell'assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua, del commissario liquidatore di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, e del consulente dell'azienda, alla sua prima uscita, Raphael Rossi.

Tante, troppe le polemiche divampate in questi giorni attorno alla società di via Dogali, che da una parte è alle prese con le solite emergenze, che mettono a nudo problemi atavici e mai risolti, ma che dall’altra ha visto il proliferare di figure “dirigenziali” esterne, facendo storcere il naso a molti consiglieri comunali, compresa la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile.

“Non vogliamo chiudere l'azienda – ha spiegato Ciacci -. Stiamo lavorando per cercare di trovare tutte quelle soluzioni per rilanciare la qualità dei servizi, risparmiando ed investendo. Prima di tutto puntiamo sulla professionalità e le competenze interne ed esterne. La criticità più forte riguarda invece i mezzi. Pace è una piattaforma di proprietà aziendale su cui abbiamo investito per migliorare la sicurezza ambientale e diminuire al minimo i disagi. Si parla di depositi di qualche ora e di piccole quantità, prima che vadano in discarica”.

Impegno riassunto su alcuni pilastri fondamentali: “Efficienza per garantire un’enorme qualità del servizio. Vogliamo evitare qualunque accumulo di rifiuti ed eliminare gli arretrati dovuti a vari fattori, come la chiusura della discarica in giorni festivi. Entro questa settimana, siamo sicuri di recuperare l’arretrato. Poi sulla trasparenza. Abbiamo riaperto il sito internet dell’azienda e lì metteremo tutto, anche dove vanno i materiali che si mandano al riciclo. Un altro pilastro è la partecipazione. Vi chiedo di non chiamarmi supermanager, non sono un superman. Il mio stipendio netto è di 2mila 600 euro al mese, anche meno di tanti dipendenti dell’azienda. Le difficoltà saranno superate solo se tutti credono nel progetto, se abbiamo la collaborazione di cittadini, lavoratori, sindacati, amministrazione comunale e politica”.

Ciacci fa poi il punto sulla raccolta differenziata: “Lavoriamo su due step. Prima possibile, già dalle prossime settimane, vogliamo partire col porta a porta per 16mila abitanti, nel I, II e VI quartiere. Nei prossimi mesi, attendiamo risposte dalla Regione per ampliare il progetto su 80mila abitanti. L’obiettivo è quello di sviluppare, l’anno prossimo, la progettualità su tutta la città”.

Dopo il primo bilancio di oggi, ne seguirà un altro a sei mesi dal suo insediamento, presumibilmente a settembre: “In quell’occasione saremo in grado di dare risposte definitive sulle prospettive dell’azienda – afferma Ciacci -. Al momento siamo ancora in fase di analisi”.

La conclusione è dedicata alle consulenze esterne. “Abbiamo fatto un avviso pubblico – termina il commissario –. Servono 7 o 8 professionalità. Faremo chiamate e i costi saranno stabiliti di volta in volta. Il tutto, però, è all’interno di un progetto condiviso che in totale costa meno di quanto già stiamo risparmiando”.

Gli fa eco il sindaco, Renato Accorinti: “Stiamo progettando per cambiare totalmente la città, soprattutto in questo settore dove abbiamo dato un segnale forte con la scelta di gente come Ciacci e Rossi, le più alte competenze in Italia. Per qualunque progettazione serve del tempo, è a un percorso a tappe, non si possono fare miracoli subito. Abbiamo da tempo chiesto alla Regione le risorse per avviare il porta a porta che interesserà almeno mezza città. Non appena arriveranno, metteremo in campo un sistema mai pensato. Dateci tempo e capite che c’è un modo diverso di agire rispetto al passato. Rossi ha portato la differenziata al 65 % a Scampia, a riprova che si può fare ovunque se i cittadini vengono messi in condizione”.

Infine la risposta sull’ordinanza che ha autorizzato il conferimento dei rifiuti a Pace. “Era necessaria perché eravamo in una fase di emergenza. Andiamo avanti nella prospettiva di migliorare la situazione, anche se si fa polemica su tutto. Dobbiamo trovare la formula meno impattante possibile. L’ordinanza per Pace è temporanea, vogliamo portare il sistema a regime per non avere bisogno di nessuna discarica. La biostabilizzazione è una tappa per arrivare a rifiuti zero. Approfondiremo la questione ma, al momento, è quella che assicura il minore impatto. Se però qualcuno ha un’idea migliore, non deve limitarsi a dire no a Pace, ma deve dire anche sì a che cosa. E’ un messaggio chiaro rivolto a tutti: chi ha una proposta migliorativa venga a dircela. Se così sarà, la adotteremo”.

4 commenti

  1. ma quale super man,l’importante è avere un super stipendio,il resto sono tabbaccheri i lignu.

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  2. ma quale super man,l’importante è avere un super stipendio,il resto sono tabbaccheri i lignu.

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  3. Con tutto il rispetto per il signor ciacci , ma a Messina non c’era nessuno all’altezza di provare a risolvere il problema rifiuti ?

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  4. Con tutto il rispetto per il signor ciacci , ma a Messina non c’era nessuno all’altezza di provare a risolvere il problema rifiuti ?

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