Metanizzazione, l'Iva sul contributo non va versata: accolto il ricorso del Comune di Scaletta

Metanizzazione, l’Iva sul contributo non va versata: accolto il ricorso del Comune di Scaletta

Gianluca Santisi

Metanizzazione, l’Iva sul contributo non va versata: accolto il ricorso del Comune di Scaletta

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giovedì 25 Marzo 2021 - 10:22

La soddisfazione del sindaco Moschella: "Una pietra miliare che varrà anche per tutti gli altri comuni del bacino"

SCALETTA – “Una pietra miliare che varrà per tutti i comuni interessati, la commissione tributaria è intervenuta nel merito dicendo che l’Iva sul contributo non andava versata”. Così il sindaco di Scaletta, Gianfranco Moschella, ha commentato l’esito del ricorso presentato dal suo Comune alla Commissione Tributaria Provinciale di Messina. “Il nostro ricorso è stato il primo ad essere discusso in ordine di tempo – ha aggiunto Moschella – ma si tratta di una grandissima vittoria estensibile a tutti i comuni”.

In gioco c’era parecchio. L’Agenzia delle Entrate aveva infatti battuto cassa nei confronti dei 12 comuni del Bacino Sicilia Jonico-Peloritano per il mancato pagamento dell’Iva sui lavori di metanizzazione. Un contenzioso che non solo rischiava di mandare in dissesto i comuni coinvolti ma, trattandosi di importi superiori a 250mila euro, avrebbe fatto scattare anche procedimenti penali nei confronti dei sindaci pro tempore (la vicenda risale al 2015).

Il Comune di Scaletta, così come altri del bacino, si era rivolto all’avv. Gianfilippo Ceccio, tributarista di Messina. Adesso è arrivata la sentenza emessa dal Giudice Tributario di primo grado di Messina in ordine alla della tassabilità o meno ai fini Iva dei contributi erogati dalla Regione ai Comuni. Gli interventi erano stati eseguiti dalla Fin.Consorzio che per gli anni 2014 e 2015 ha ricevuto dai comuni le somme concesse dalla Regione a titolo di contributi conto impianti, emettendo fattura esente da Iva ai sensi dell’articolo 3 del DPR 633/72.

Successivamente, la stessa Fin. Consorzio aveva emesso nei confronti dei Comuni nota didebito per la sola Iva richiedendo l’applicazione dell’articolo 17 terzo comma del DPR 633/72 (pagamento Iva con lo Split Payment). Sulla base di tali note di debito l’Agenzia delle Entrate di Messina aveva notificato avvisi di accertamento per gli anni 2015 e 2016 pari a complessivi 5,4 milioni di euro. I Comuni hanno quindi impugnato gli atti dinnanzi alla Ctp.

I giudici tributari hanno accolto l’articolata difesa proposta dall’avv. Ceccio, giungendo alla conclusione che “Il comune non è il beneficiario effettivo dei contributi europei ma lo è il consorzio aggiudicatario dell’opera da realizzare”, e affermando il principio che le erogazioni, ottenute dalla Fin. Consorzio, rappresentano contributi finalizzati alla realizzazione di un bene, ossia contributi in conto impianti, “mere movimentazioni di denaro che costituiscono contributi esclusi dal campo di applicazione Iva”.

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