Meteo Messina da stanotte raffiche fino a 100 km/h

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Daniele Ingemi

Meteo Messina da stanotte raffiche fino a 100 km/h

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venerdì 13 Dicembre 2019 - 18:31

Da stanotte le prime forti raffiche, attenzione alla mareggiata in arrivo sulla costa tirrenica

Il fronte atlantico sta cominciando ad abbordare il nostro territorio, mentre in riva allo Stretto, a parte il cielo plumbeo e la pioggia debole/moderata, si vive una fase di calma di vento “apparente”, quasi irreale. Tutto merito, come previsto, dell’effetto schermante dei monti Peloritani nei confronti della ventilazione da O-SO e Ovest. Ma mentre regna la calma sull’Adriatico si sta scavando un profondo minimo di bassa pressione che sta facendo crollare la pressione atmosferica.

Questo crollo della pressione atmosferica fra pochissime ore sarà seguito da un altrettanto rapido aumento della stessa, a causa dell’approssimarsi da ovest di un promontorio anticiclonico. Proprio a causa di questo brusco aumento pressorio, dell’ordine anche di +2/+3 hPa all’ora, genererà delle vere e proprie bufere di vento dal quadrante occidentale e nord-occidentale, con l’attivazione del temuto “vento isallobarico”.

Il “vento isallobarico” agisce come una sorta di grande onda atmosferica che permette alle masse d’aria di spostarsi il più rapidamente possibile da un’area di alta pressione a un’altra di bassa pressione limitrofa. Quando i cambiamenti della pressione barometrica su una determinata regione diventano repentini, con brusche cadute di pressione subito seguite da rialzi barici altrettanto bruschi ed estesi si una vasta area geografica, allora ci troviamo dinnanzi alle condizioni ideali per l’insorgenza del potente e temuto “vento isallobarico”.

Tale squilibrio del campo barico genera delle forti correnti che si sommano ai già esistenti venti prodotti dalle differenze di pressione fra alte e basse pressioni, muovendosi in parallelo con quest’ultimi. Queste correnti sommandosi al flusso di “gradiente” possono originare dei venti veramente violenti e turbolenti capaci di apportare notevoli danni. La particolarità di queste correnti è quella che possono percorrere centinaia di chilometri, mantenendo le caratteristiche tempestose fin quando non si va a colmare l’importante squilibrio barico che le ha generate inizialmente.

Mentre sulle coste tirreniche e sulle Eolie la burrasca forte da W e W-NW comincerà a farsi sentire già dal tardo pomeriggio e dalla serata, sullo Stretto di Messina e sul litorale ionico le prime raffiche di caduta irromperanno di colpo, senza alcun margine di preavviso, verso la tarda serata/notte, non appena il flusso comincerà a ruotare più da O-NO, permettendo così un incanalamento dei venti lungo l’asse delle vallate peloritane.

Difatti, proprio ad iniziare dalla nottata di venerdì i venti di pendio (“downslope wind”) si tufferanno verso Messina e la costa ionica, con raffiche molto turbolenti che potranno toccare picchi fino di oltre 80 km/h, capaci di rendere le precipitazioni semi/orizzontali. Nel corso della nottata e delle prime ore del mattino di domani, a causa del rapido aumento della pressione barometrica, tutto il messinese sarà interessato da una vera e propria bufera di ponente e maestrale, con raffiche di tempesta, che potranno lambire picchi prossimi ai 90-100 km/h lungo le località della costa tirrenica e sul capoluogo, i 120 km/h in prossimità delle isole Eolie e dei promontori della costa tirrenica, e valori notevolissimi di oltre 140-150 km/h lungo i crinali della dorsale peloritana.

Questi venti sono costretti a scavalcare velocemente i Peloritani, incanalandosi lungo le strette vallate dove scorrono le fiumare, per gettarsi con forti raffiche di caduta (venti di pendio), molto turbolenti e irregolari, sia nella direzione che nella velocità. Spesso questo tipo di raffiche si presentano sotto forma di “strisciate” molto localizzate e il notevole effetto di compressione prodotto dalla componente discendente del vento può produrre anche dei danni ad infrastrutture e tetti di abitazioni allorquando si supera la soglia dei 90-100 km/h. Il vento si attenuerà gradualmente a partire dal tardo pomeriggio di domani, ruotando da NW.

Purtroppo quando venti di questa intensità, “amplificati” dall’orografia locale, investono aree urbanizzate si rischia di dover far fronte a parecchi danni e disagi, per alberi sradicati, pali divelti e impalcature danneggiate. Inoltre, a ciò, si aggiungerà la forte mareggiata attesa su tutta la costa tirrenica, amplificata dall’esteso “fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) su tutto il bacino. Il Tirreno si renderà rapidamente molto agitato fino a localmente grosso, con onde di “mare vivo” davvero imponenti, fino a più di 5-6 metri a largo, e rischio di intense mareggiate lungo le esposte coste tirreniche, dal palermitano fino al litorale di Mortelle, specialmente nei tratti maggiormente aperti a nord-ovest. Nei punti già vulnerati dal fenomeno dell’erosione i danni potrebbero essere davvero ingenti.

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