Ondata di maltempo da non sottovalutare, temporali forti e importanti accumuli

Ondata di maltempo da non sottovalutare, temporali forti e importanti accumuli

Daniele Ingemi

Ondata di maltempo da non sottovalutare, temporali forti e importanti accumuli

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sabato 13 Ottobre 2018 - 10:31

Dagli ultimi aggiornamenti il peggioramento atteso dal pomeriggio di domani sembra risultare un pò più intenso del previsto, fenomeni intensi sono attesi sulla costa ionica e nella zona sud della città

L’atteso miglioramento odierno, come previsto da giorni, purtroppo avrà vita molto breve. La perturbazione che ieri ci ha interessati non si è allontanata, ma sta scivolando sul Canale di Sicilia, per riorganizzarsi nuovamente, con un esteso fronte occluso carico di piogge, rovesci e temporali pronti a risalire sulla Sicilia meridionale e orientale. Dagli ultimi aggiornamenti del mattino si evince come quella di domani, domenica 14 ottobre, sarà un’altra giornata caratterizzata dal maltempo, con nuove piogge, rovesci e dalla serata pure temporali, che dallo Ionio risaliranno verso il catanese e il messinese, apportando nuovi carichi precipitativi davvero intensi. A differenza del peggioramento di ieri, caratterizzato da una notevole “divergenza” (nessuna convergenza) fra umidi venti di scirocco al suolo e più freddi venti di maestrale in quota, domani faremo i conti con il classico peggioramento sciroccale autunnale, per la risalita di un umido e tiepido flusso da SE che interagendo con l’Etna e i Peloritani darà luogo a piogge persistenti che interesseranno inizialmente l’area ionica, dal catanese al basso messinese ionico, per poi risalire molto gradualmente in direzione dell’alto messinese ionico e dello Stretto di Messina, fra il pomeriggio e la serata. Fronte che passando sullo Ionio, antistante Augusta e il Golfo di Catania, rischia di potenziarsi ulteriormente prima di impattare sul messinese.

La forzatura orografica esercitata dai Peloritani nei confronti dell’umido flusso sciroccale, carico di vapore acqueo (aria prossima alla saturazione già da quote collinari), già dal mattino favorirà lo sviluppo di imponenti nuvoloni, dalla base scura e molto bassa, che daranno luogo a piogge, che diverranno continue lungo il versante orientale dei Peloritani e sulle vallate più interne. In questa prima parte lo Stretto di Messina e la costa tirrenica non dovrebbero vedere fenomeni significativi, a parte solo dei piovaschi intermittenti sui quartieri della zona sud di Messina. Ma nel corso del pomeriggio il quadro dovrebbe mutare anche qui, causa la risalita di un fronte da Sud, piuttosto esteso e compatto, che grazie alle correnti meridionali in quota riuscirà ad entrare sullo Stretto, arrecando fra il pomeriggio e la serata piogge, rovesci e nella parte finale del suo passaggio pure dei fenomeni temporaleschi, localmente anche intensi e caratterizzati da elevati indici di rain/rate. Le precipitazioni dovrebbero persistere fino alla serata e nottata successiva, risultando particolarmente abbondanti sulla costa ionica e con accumuli di un certo rilievo pure sui quartieri della zona sud. Sarà proprio la persistenza della fenomenologia che potrebbe arrecare delle criticità di tipo idrauliche, favorendo la piena di molti torrenti e il rischio di frane e smottamenti nei versanti ad altissima pendenza.

Per queste ragioni appena elencate quella in arrivo sarà un’ondata di maltempo che non dovrà essere sottovalutata, specie se si tiene in considerazione che sulla zona ionica i terreni sono già saturi di acqua, dopo gli acquazzoni e i temporali dei giorni scorsi. Non prima della mattinata di lunedì mattina riusciremo ad uscire da questa fase perturbata che, salvo sorprese, sarà tutt’altro che veloce. Dal pomeriggio di lunedì sul messinese subentreranno le prime schiarite, con la cessazione degli ultimi fenomeni. Le temperature subiranno un lieve calo, anche se di giorno continuerà a fare un po' di caldo, con valori superiori ai +23°C. Fino a lunedì sera i venti spireranno da SE fra Ionio e Stretto di Messina, da Est sulle Eolie e lungo le coste tirreniche, con mari da poco mossi a mossi, soprattutto lo Ionio.

Daniele Ingemi

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