MetroCity, i dettagli dei 200 milioni destinati all'edilizia scolastica nel Reggino

MetroCity, i dettagli dei 200 milioni destinati all’edilizia scolastica nel Reggino

mario meliado

MetroCity, i dettagli dei 200 milioni destinati all’edilizia scolastica nel Reggino

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giovedì 23 Dicembre 2021 - 18:42

Conferenza stampa del metrosindaco facente funzioni Versace e del dirigente del settore 6 Mezzatesta. Enorme il peso di verifiche e interventi antisismici

REGGIO CALABRIA – Edilizia scolastica 200.00 è il tema della conferenza stampa tenutasi quest’oggi alla Sala biblioteca “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro. E già il titolo dell’iniziativa ne fa intuire la portata: si tratta infatti dei 200 milioni di euro, cifra mai raggiunta prima d’ora, che attengono all’edilizia scolastica per interventi di riqualificazione e sviluppo dei siti della Città metropolitana.

Due “gemme” recenti

da sx: Pino Mezzatesta e Carmelo Versace

Già in apertura, il sindaco facente funzioni Carmelo Versace fa riferimento alle recentissime inaugurazioni: l’Ipssia di Locri «restituito al territorio in una veste completamente inedita» e il Palasport polifunzionale di Cittanova, all’interno del Liceo scientifico “Guerrisi”. «Per me, un doppio motivo d’orgoglio perché già consigliere delegato all’Edilizia scolastica, delega che conservo tuttora, e adesso con la responsabilità aggiuntiva da sindaco metropolitano facente funzioni».

Fondi del Pnrr, “bruciate le tappe”

Come rilevato a più riprese, non si tratta quasi in nessun caso di denaro “della” Città metropolitana, ma dell’ottimizzazione di fondi del Miur destinati alle scuole calabresi e, in modo assolutamente precoce anche rispetto a importanti realtà del Nord, dell’impiego degli stanziamenti del Pnrr, il citatissimo Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il dirigente: encomio ai funzionari

Parola poi al dirigente del settore 6 “Edilizia” della Città metropolitana Giuseppe Mezzatesta, che evidenzia come in totale il ragionamento vada operato su 71 plessi.
Gli edifici attivi sono complessivamente 62, mentre per varie regioni ce ne sono 9 attualmente non in funzione. Dei 71, poi, 66 sono gli stabili di proprietà dell’Ente adibiti a uso scolastico (ai quali vanno aggiunti altri due stabili di nuova costruzione); 5 invece le costruzioni non dell’Ente, 3 in locazione e 2 concesse in comodato d’uso gratuito.

È stato compiuto un lavoro di notevole importanza e qualità, ha fatto notare il dirigente, raggiungendo obiettivi mai centrati in precedenza; tanto che, al termine del suo intervento, Giuseppe Mezzatesta ha annunciato che presto chiederà formalmente un encomio da parte dell’Amministrazione nei confronti dei funzionari del settore Edilizia.

Tra gli aspetti qualificanti, tutti gli edifici sono stati georeferenziati e sono state aggiornate le informazioni utili per la caratterizzazione di tutti gli edifici di proprietà, mentre è stata avviata la razionalizzazione degli spazi interni.

Verifiche sismiche e adeguamenti

Sono state già oggetto di verifiche di vulnerabilità sismica e progettazione d’interventi d’adeguamento sismico 32 strutture (cioè il 48,5% di tutte quelle che risultano di proprietà della MetroCity).

In 10 casi, si sono compiute indagini strutturali per lo studio dell’indice di rischio sismico (563mila euro circa i compensi per 10 gruppi di lavoro chd hanno coinvolto una trentina di professionisti). Negli altri 22 casi, a seguito delle verifiche sono state avviate progettazioni d’adeguamento sismico da 1 milione 812mila euro circa d’importo – affidate a 20 gruppi per un totale di circa 60 professionisti interessati –, cifra che sommata alla precedente offre complessivi 2 milioni 376mila euro spesi in servizi professionali per l’adeguamento sismico di quasi la metà degli edifici.

Non solo un’attività di rilievo, ma anche «un significativo indotto, considerato che nella quasi totalità dei casi a operare sono stati professionisti locali». Nel complesso, le risultanze hanno portato alla chiusura e alla modernizzazione dei siti di Palmi, Siderno e del “Nostro-Repaci” di Villa San Giovanni.

Un po’ di cifre…

Ma come si arriva alla sbrilluccicante cifra di 200 milioni di euro per gli edifici scolastici nel Reggino?

A seguito delle verifiche di vulnerabilità (su 10 edifici), sono stati messi in cantiere adeguamenti in via di finanziamento tramite il Miur per 50 milioni e 58mila euro; le progettazioni per adeguare gli altri 22 stabili comportano invece un esborso da 102 milioni 376mila euro circa, per un totale – solo sul versante degli interventi antisismici a vario titolo – di circa 152 milioni 435 mila euro.
Solo per citare gli interventi più cospicui, parliamo di 13,5 milioni per blindare il “Piria” e quasi 9,5 milioni per il “Fermi” a Reggio città, 9 milioni per l’ “Einaudi” di Palmi e quasi altrettanto per il “Pitagora” a Siderno.

C’è poi un altro milione (e 37mila euro) destinato alle verifiche di solai e controsoffitti in tre Istituti: il “Milano” (a Polistena), il “Pizi” (a Palmi) e il “Guerrisi” (a Cittanova). Di circa 8 milioni 641mila euro sarà poi la spesa complessiva per gli interventi manutentivi straordinari e d’efficientamento energetico in 5 Istituti.
Mentre per altri 6 stabili non considerati in precedenza – dall’Alberghiero di Condofuri allo Scientifico e Industriale di Oppido Mamertina – ci sono poste per poco più di 20 milioni ricollegabili sempre a verifiche di vulnerabilità sismica e interventi d’adeguamento sismico. Ulteriori 11 Istituti sono protagonisti di lavori per la messa a norma degli impianti antincendio per 2,2 milioni di euro in totale (qui c’è un cofinanziamento dell’Ente da poco più di 1,4 milioni).

Non mancano, evidentemente, gli Istituti nuovi di zecca, come il nuovo “Nostro-Repaci” di Villa San Giovanni che, in totale, costerà poco meno di 6 milioni di euro. Saranno 39 le aule capaci d’accogliere 500 alunni, con protocollo “emissioni zero” (Nzeb) che garantirà il quasi conmpleto autosostentamento energetico dello stabile. Ulteriori 6,5 milioni saranno utilizzati per il nuovo Alberghiero (Ipssar) di Locri.
Tra le altre spese “sparse”, un milione per lavori in chiave-Covid (affitti, noleggi di strutture modulari temporanee, lavori e messa in sicurezza e adeguamento di spazi e aule).

«Parlare di fatti, non di progetti»

In chiusura, sottolinea il metrosindaco facente funzioni che «il mio silenzio sùbito dopo il conferimento dell’incarico da vicesindaco era dovuto a un’idea forse giusta, forse sbagliata ma che manterrò anche in futuro. Non si deve parlare del sindaco facente funzioni Versace o del sindaco facente funzioni Brunetti, ma lavorare concretamente e portare risultati per il nostro territorio, che ne ha tanto bisogno. Non andremo in giro a tagliar nastri “tanto per”. Manterrò questa linea: parleremo non di progetti futuribili, ma di ciò che abbiamo fatto».

E l’attenzione, chiarisce Versace, «è stata indifferentemente per l’intero territorio metropolitano: speriamo anche così di eliminare una certa cultura “reggiocentrica”, sempre con i fatti e con la massima concretezza».

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