Oggi a Roma si aprono le buste, parla il patron della Navigazione Libera del Golfo

Oggi a Roma si aprono le buste, parla il patron della Navigazione Libera del Golfo

Francesca Stornante

Oggi a Roma si aprono le buste, parla il patron della Navigazione Libera del Golfo

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lunedì 24 Giugno 2013 - 01:24

Un'offerta è di Bluferries, l'altra è della compagnia che opera nei collegamenti nel Golfo di Napoli e fa capo alla famiglia sorrentina degli Aponte, un nome molto noto soprattutto perchè un altro Aponte, Gianlugi, è il fondatore della MSC Crociere. "Puntiamo allo Stretto perchè riteniamo di conoscere il nostro lavoro" afferma uno degli armatori.

Per conoscere i dettagli delle offerte presentate al Ministero ai Trasporti per aggiudicarsi la gestione del servizio di collegamento veloce nello Stretto si dovrà attendere qualche ora. Il 28 giugno scade l’attuale appalto nelle mani del Consorzio Metromare, in giornata a Roma si dovrebbe decidere chi, tra Bluferries e Navigazione Libera del Golfo, si occuperà del servizio fino al prossimo 31 dicembre. Usiamo il condizionale perché nel capitolato tecnico redatto viene precisato a chiare lettere che il Ministero si riserva la possibilità di non affidarlo a nessuno se le offerte pervenute non dovessero rispettare i requisiti richiesti.

Provando a carpire qualche dettaglio in più prima dell’apertura delle buste da entrambe le società naturalmente massimo riserbo sui dettagli legati alla proposta messa sul tavolo. Dai vertici di Bluferries un lapidario “abbiamo fatto il nostro dovere, come sempre” e poi la necessità di attendere sviluppi da Roma prima di qualunque altro commento. La società, che appartiene a Rfi e dunque al gruppo Ferrovie dello Stato, in questi anni ha curato il servizio Metromare insieme ad Ustica Lines controllando il 40% delle azioni societarie del Consorzio.

L’altra società che ha partecipato al bando è la Navigazione Libera del Golfo, compagnia di che fa capo alla famiglia Aponte, un nome che ha dietro di se una fortissima tradizione marinara che risale al XVII-XVIII secolo. La Navigazione Libera del Golfo da oltre 80 anni effettua collegamenti marittimi nel Golfo di Napoli, in particolare con l’isola di Capri, con la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana e, in Adriatico, con le Isole Tremiti. Siamo riusciti a metterci in contatto con uno dei patron della società, che non si è sottratto ad alcune domande legate proprio ai motivi che hanno spinto una compagnia così ben radicata nel territorio campano a spingersi fino allo Stretto di Messina. “Il Ministero ci ha informati della gara ed era poco carino non partecipare” dice con un tono scherzoso. “La mia famiglia opera da un paio di centinaia di anni nel settore della navigazione, negli anni la nostra società è riuscita a garantire qualità nei collegamenti nel Golfo di Napoli. Insomma, riteniamo di conoscere il nostro lavoro e siamo convinti di poter portare le stesse qualità e competenze che offriamo qui anche nei collegamenti tra Messina e la Calabria”. Aponte ricorda anche un aneddoto del passato “non sarebbe la prima volta nello Stretto per gli Aponte perché la mia famiglia intorno agli anni ’30 si occupò proprio di trasporto marittimo proprio nelle acque che dividono la Sicilia dal resto d’Italia. Anche l’offerta presentata da Libera Navigazione del Golfo, come quella di Bluferries, si limita alla tratta Messina-Villa San Giovanni. “Non avremmo avuto la disponibilità di spostare tre mezzi per coprire entrambe le rotte, non possiamo penalizzare i servizi che già gestiamo nel Golfo”. Dunque al momento resta l’incognita sul collegamento con Reggio. Quanto all’aspetto che riguarda il nodo occupazionale, nelle ultime settimane più volte sollevato dai sindacati, le notizia che arrivano dalla famiglia sorrentina sono un po’ meno rassicuranti. “Nel bando del Ministero non c’era nessun passaggio che riguardasse i lavoratori e dunque noi non ne abbiamo dovuto tenerne conto. Abbiamo il nostro personale, formato e qualificato da noi, non potremmo in alcun modo pensare di lasciarlo a casa. Tra l’altro si tratta di un bando per soli sei mesi, è un tempo troppo ristretto per valutare altre soluzioni. Se poi il discorso dovesse estendersi al futuro e fossimo noi a gestire il servizio anche nei prossimi tre anni potremmo fare dei discorsi diversi e valutare la possibilità di impiegare altri lavoratori”. Il Ministero non ha dunque tenuto in considerazione i lavoratori Metromare che dal 1 giugno hanno già in mano la lettera di preavviso di licenziamento e al momento non hanno alcuna tutela.

La flotta della NLG annovera 10 monocarena veloci e 2 catamarani DSC, a cui si aggiungono 3 motonavi “storiche” che simboleggiano l’antica tradizione marinara della società.

Ulteriore nota a parte: il nome Aponte è molto noto nel settore della navigazione perché l’elenco di parenti-soci impegnati nei trasporti marittimi è molto fitto. Il più famoso è senza dubbio Gianluigi Aponte, fondatore e armatore della Mediterranean Shipping Company S.A. che diede vita alla Msc Crociere.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. Ma cosa ce ne facciamo dei soli collegamenti con Villa? Non ce ne sono già abbastanza (Navi traghetto Caronte, Ferrovie dello Stato…)? I pendolari da e per Reggio, ovviamente, restano abbandonati al proprio destino e costretti a prendere pure il treno per giungere a destinazione…e chi lavora/va a lezione alle 8 di mattina a che ora dovrebbe partire? Alle 6, come minimo, per arrivare in orario!
    E’ vergognoso…

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  2. Ci pensano Accorinti e Calabrò, Crocetta e Grillo. NO AL PONTE. Si a Genovese padrone per sempre, alla fame, ai Tir in mezzo alla città da Tremestieri a San Francesco, all’abbandono del territorio. Con una dedica speciale ai pendolari dello Stretto che sfilavano contro il ponte perchè inutile. Ci meritiamo una città povera, reietta e miserabile.

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