"Mi ha tradito, licenziato, gettata sul lastrico. E si finge nullatenente"

“Mi ha tradito, licenziato, gettata sul lastrico. E si finge nullatenente”

Rosaria Brancato

“Mi ha tradito, licenziato, gettata sul lastrico. E si finge nullatenente”

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martedì 11 Giugno 2019 - 07:48

Messina- Dopo 28 anni d'amore inizia l'incubo. E in attesa di giustizia lei è costretta a vendere tutto.

La storia di D. è quella di una tipica famiglia da “Mulino Bianco” che si trasforma in un cumulo di macerie e in cui quello che sembrava il marito e padre perfetto, il Principe azzurro, svela il suo vero volto.

D. incontra quello che considera l’uomo della sua vita sin dai banchi di scuola. I due s’innamorano e sembra una di quelle relazioni destinate a durare per sempre. Tra fidanzamento, convivenza e matrimonio la storia d’amore  dura 28 anni. Lui è un imprenditore , si fa strada nella vita soprattutto negli anni d’oro della “Messina da bere”, quelli in cui chi sa muoversi è in grado di fare carriera. Lei rinuncia ad una sua carriera personale e va a lavorare nell’azienda di famiglia. Viene assunta, messa in regola e ci resterà per 16 anni. Il tenore di vita è molto alto, non le manca nulla, viaggi, svaghi, agiatezze, nel frattempo hanno una figlia e per D. è il periodo di maggiore felicità. Lui però inizia a cambiare e si concede molto più di una scappatella, arrivando a crearsi una relazione extraconiugale.

D. è innamorata, vuol tenere unita la famiglia, crede nelle promesse del suo uomo. Così, seppur ferita, nasconde le lacrime e va avanti. Ma lui ci ricasca.

La tradisce di nuovo.

La mia dignità è stata calpestata, non potevo andare oltre. Se la prima volta ho fatto di tutto per evitare conseguenze psicologiche alla mia bambina, la seconda volta ho detto basta. Ho fatto un percorso interiore che mi ha rafforzata, ho compreso il mio valore come persona e come donna. Sono diventata più forte e ho detto basta” racconta. Il matrimonio va in frantumi e i due dopo oltre un quarto di secolo insieme, si separano.

Lei crede che lui anche se traditore, sia sempre l’uomo del Mulino Bianco e si fida di qualsiasi cosa lui le dice. Gli accordi inizialmente sono “verbali”, poi saranno messi nero su bianco da un avvocato amico di entrambi. E si sa, “verba volant, scripta manent”.

La fiducia che lei ha riposto in lui per quasi 30 anni, si mostrerà purtroppo fallace.

Inizialmente lui le promette di lasciare a lei ed alla figlia la casa di famiglia (che visto il tenore di vita è un bene immobile di pregio) nonché il mantenimento per entrambe per un totale di 1.500 euro. D. è convinta di poter contare, oltre che sul mantenimento, anche sullo stipendio che prende lavorando nella società di famiglia, alla quale ha dedicato tutte le sue energie.

Invece, un mese dopo che l’ex marito va via di casa la chiama per spiegarle che, come prassi della società negli anni precedenti, l’avrebbe licenziata per poi riassumerla con l’apertura di un nuovo cantiere. Era una prassi seguita nel corso degli anni, lei è timorosa, gli chiede se può fidarsi. Lui risponde di sì. Ma scoprirà presto che quella fiducia era mal riposta. Il licenziamento è definitivo “tu per me sei una palla al piede adesso, le dice. Ed anche la liquidazione per gli anni di lavoro diventa una chimera. Ma è soltanto l’inizio di un incubo.

Quando gli accordi diventano scritti lui le chiede di indicare nel verbale una cifra  di mantenimento che corrisponde alla metà di quella pattuita. La rassicura che le darà la cifra intera, ma nell’accordo scritto chiede che venga inserita una somma dimezzata.

Mi ha detto che era un periodo di crisi per l’impresa ed il settore e che non poteva far risultare un alto tenore di vita. Ho accettato, per il bene di mia figlia e perché mi fidavo di lui”.

E’ il 2013. Da quel momento però lui pagherà soltanto il mantenimento per la figlia, violando gli accordi presi e le promesse, sostenendo che “tanto hai la casa” e dimenticando che nel frattempo aveva licenziato la donna gettandola sul lastrico.

Però fa di più. In quegli anni ha iniziato la relazione con quella che era la sua segretaria e i due decidono di andare a vivere proprio di fronte all’appartamento dell’ex moglie e della figlia. Oltre alla ferita dei tradimenti, all’amarezza della fine del matrimonio, alla rabbia per essere stata licenziata con l’inganno ed al dolore per essere stata gettata sul lastrico, si aggiunge anche la beffa: vedere il suo ex con un’altra donna sotto il suo naso.

Ma non basta. Nel giro di pochi mesi lui finirà con il risultare nullatenente intestando tutto ad altre persone, riducendo sempre più il mantenimento per la figlia e raccontando che la crisi, almeno apparentemente, “lo ha messo in ginocchio”. Non è così, ha usato uno stratagemma per risultare senza un euro e sottrarsi al mantenimento.

In ginocchio, nella realtà dei fatti, ha messo la donna che gli ha dedicato la vita.

Senza lavoro, senza soldi, senza prospettive di nuova occupazione (sia per l’età che per una realtà messinese che non offre opportunità), dal 2014 in poi lei è costretta a vendere auto, gioielli di famiglia, argenteria. Tutto.

Sono stata costretta a chiedere prestiti. Adesso, per il bene di mia figlia alla quale auguro un futuro meraviglioso, sto vendendo anche la casa. Chiedo giustizia da anni. Ho avviato una causa di lavoro, ma la prossima udienza è nel 2020. Slitta al 2020 anche la causa nei suoi confronti per simulazione. Poi c’è la causa per il mancato mantenimento ed io mi chiedo, in attesa che queste cause finiscano, io e mia figlia, come sopravviviamo? E lui che si è rifatto una vita lasciandoci in queste condizioni, ignorando ogni promessa, non si vergogna?”

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. Leggo con sgomento le righe di Rosaria Brancato, che riguardano una donna come tante altre. Il mio parere, seppur freddo ed egoista, é il seguente.
    Purtroppo nella vita non bisogna mai fidarsi di nessuno, ma contare sempre sulle proprie forze. Non potremo mai dire a priori come andrá a finire. La vita é un’avventura da quando inizia a quando finisce. Possiamo essere in parte artefici del nostro destino. Ma rinunciare a se stessi per donarsi completamente, questo MAI.

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  2. Mi ha tradita, diceva che andava a lavorare e invece andava con l’amante, si è presa tutto casa, figli e la mia dignità…e ha messo in ginocchio , se non economicamente, l’uomo che l’ha amata una vita.Senza lavoro, senza soldi, senza prospettive di nuova occupazione ho dovuto vendere tutto. Perche alcune mogli non si accontentano di un marito che le ama ma che ha perso il lavoro..
    Beh anche questo è il rovescio della medaglia…. firmato “un marito che amava sua moglie”

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  3. mi spiace molto per la signora, ma francamente è stata molto leggera e sicuramente mal consigliata, come fidarsi della parola di chi, secondo l’articolo, l’ha già tradita più volte. In questi casi è bene recarsi subito da un avvocato divorzista brava/o possibilmente il migliore e meglio ancora se non ha mai avuto rapporti di amicizia e/o lavoro con nessuno dei due. Mio padre diceva sempre ad ora di medico ed avvocato dimenticati l’amico e vai dal migliore.

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  4. Sembra quasi la mia storia al contrario e senza licenziamento

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  5. Mi dispiace, ma ci vuole un MONUMENTO all’ex marito…..
    Io è 15 anni che pago e rimango con € 150 al mese, questo, perchè ho un lavoro statale. Se avessi lavorato in privato mi sarei licenziato e lavorato in nero è la legge Italiana che ti porta a fare questo…

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  6. Caro Antonio purtroppo hai perfettamente ragione… In questo paese pagano solo i lavoratori dipendenti… Comunque il grande imprenditore, latrinlover per avere altre donne é sempre costretto a pagare… Povero uomo…

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