Trasferiti altri 15 minori. Tra i nuovi arrivi anche famiglie e una donna incinta

Trasferiti altri 15 minori. Tra i nuovi arrivi anche famiglie e una donna incinta

Eleonora Corace

Trasferiti altri 15 minori. Tra i nuovi arrivi anche famiglie e una donna incinta

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giovedì 12 Dicembre 2013 - 15:21

L'Amministrazione comunale ha provveduto all'affidamento temporaneo di 29 migranti minori in strutture religiose e private; 15 sono stati sistemati in un istituto religioso cittadino, 12 all'AiBi e 2 alla Casa Regina Elena.Tra i 150 migranti trasferiti ieri sera, per la maggior parte di origine africana con una minoranza siriana, anche gruppi familiari e una donna incinta.

Mentre la Prefettura richiama ad un maggiore impegno il dipartimento dei servizi sociali del Comune di Messina per la collocazione dei minori non accompagnati presenti nella tendopoli del PalaNebiolo, l’assessore con delega ai servizi sociali Antonino Mantineo e l’esperta di Palazzo Zanca Clelia Marano hanno provveduto al trasferimento di altri 15 minori che vanno ad aggiungersi ai dodici di ieri. Gli adolescenti, in gran parte siriani, sono stati portati in comunità idonee rappresentate da strutture religiose e private, là soggiorneranno in affidamento temporaneo. Sono attualmente ventinove in tutto i minori che tra mercoledì e giovedì hanno finalmente trovato un luogo dignitoso dove vivere e soprattutto in cui vengono garantite tutte le precauzioni e i diritti garantiti per legge agli adolescenti. Quindici sono stati sistemati in un istituto religioso cittadino, dodici all'AiBi e due alla Casa Regina Elena. L'assessore alle politiche sociali, Nino Mantineo, ha evidenziato che "la sistemazione in tempi brevi è la conferma dell'impegno profuso dall'Amministrazione comunale e dell'enorme sensibilità dimostrata dalla comunità messinese. Il Centro Affidi provvederà ora a raccogliere le disponibilità di privati, degli istituti religiosi, di famiglie ed associazioni direttamente interessati alla soluzione del problema". L'esperta per la mediazione sociale, Clelia Marano, si è recata verso l’ora di pranzo al PalaNebiolo per la selezione ed il collocamento dei minori.

Ricordiamo che oltre ai migranti giunti domenica mattina, nel campo profughi sono stati trasferite ieri sera altre 150 persone. Questo nuovo gruppo di migranti proviene da due diverse imbarcazioni soccorse a largo di Lampedusa dai mezzi della Marina Militare impegnati nell’operazione Mare Nostrum, che solo negli ultimi giorni ha intercettato ed aiutato un numero pari a 1000 persone nel Mediterraneo. Settecento di queste sono state trasferite ad Augusta mercoledì e i 150 giunti a Messina sono una frazione di questo gruppo. I migranti arrivati ieri sono per la maggior parte africani provenienti da Nigeria, Senegal, Gambia, Ghana e Mali, ma c’è anche un altro gruppo composto da siriani. Presenti in numero superiore alle volte precedenti, in quest’occasione, le donne – di cui una incinta – e i nuclei famigliari, composti anche da bambini. Solo nel nuovo gruppo di siriani si registra la presenza di almeno quattro donne e una famiglia di dieci persone. Il viaggio di questo gruppo, pur con tutti i disagi del caso, non ha registrato morti, mentre i migranti che hanno viaggiato in un’altra nave raccontano di diverse perdite. Come un ragazzo del Senegal che ha raccontato, piangendo, di aver perso gli amici nel corso della traversata. Le donne siriane, inoltre, affermano di sentire freddo e per questo chiedono calze, pantaloni e cappotti, di quelli lunghi però, dal momento che non usano i giubbotti tagliati in vita.

E sulla tendopoli nel campo da baseball torna a pronunciarsi il V quartiere che, in una nota firmata dal Presidente Santino Morabito, ribadisce la netta opposizione ad una soluzione di accoglienza che definisce “in contrasto con i principi della civiltà, i diritti e il buon senso”. Il sito scelto dalla Prefettura, infatti, non garantisce: “condizione igienico-sanitarie e di vivibilità idonee a dare ospitalità soprattutto a minori, anche nel breve periodo”. Viene rinnovato, inoltre, anche l’invito al Rettore dell’Università di Messina di revocare le concessioni per l’utilizzo del centro sportivo. Viene inoltre sollecitata anche l’Amministrazione, nel suo sforzo di trovare una struttura che offra un’accoglienza dignitosa.

Intanto, continuano sulle coste della Sicilia gli sbarchi e i recuperi in mare aperto e il campo profughi al PalaNebiolo attende nuovi arrivi. Previsti già tra oggi stesso e domani. (Eleonora Corace)

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