Integrazione prima di tutto
Donne e Welfare. Di questo si è discusso nel convegno tenutosi presso l’aula consiliare del comune mamertino su iniziativa dell’Amministrazione e del distretto socio-sanitario, col patrocinio della Regione e del ministero del Lavoro.
Ai lavori, dopo i saluti del sindaco Lorenzo Italiano, del presidente del distretto Giuseppe Cocuzza, del vicepresidente della Provincia Enrico Bidona e dell’assessore alle politiche sociali Carmelo Migliazzo, sono intervenuti Milena Romeo, presidente della commissione provinciale Pari opportunità, Cettina Ventimiglia, dirigente dei servizi sociali del Comune di Milazzo e Patrizia Merlino, dirigente dell’istituto magistrale “Giovanni 23- di Torregrotta.
Ha concluso l’assessore provinciale alle Pari Opportunità, Maria Perrone.
L’incontro ha messo in luce quanto alto sia il livello di disagio femminile all’interno del Distretto D27, pari al 69,1% contro il 30,9 % dei maschi, risultato che va anche associato al doppio carico che grava sull’universo femminile e dato dal lavoro e dalla cura familiare.
Dal momento che l’integrazione è il mezzo migliore per superare le molteplici problematiche che caratterizzano la nostra società, il Piano di Zona (l. 328/00) svolge proprio questo ruolo attraverso l’analisi dei bisogni, delle priorità e dell’integrazione.
Gli interventi riguardano le fasce più deboli; anziani, minori, disabili, immigrati, esclusione sociale e povertà, dipendenze patologiche. Ciò attraverso l’assistenza economica finalizzata, per il quale chi fa richiesta di assistenza perché in possesso di un reddito inferiore al minimo vitale, ed è in condizioni di lavorare, viene preso in carica dal Servizio Sociale Professionale impiegandolo in diversi settori dietro compenso di 240 €. Con la differenza che così facendo il soggetto si guadagna con dignità il compenso mensile, che non è più vista come “elemosina-.
Il secondo servizio è l’assistenza domiciliare per continuare a dare autonomia a persone con disabilità.