Si chiedono precisi atti
Dopo aver denunciato la mancata salvezza dei Mulini Lo presti da parte dell’amministrazione comunale di Milazzo, il battagliero consigliere dell’MPA Massimo D’amore, unitamente a Pino e Codraro del gruppo misto, continuano a chiedere interrogazioni al sindaco Italiano, questa volta sull’Ato 2.
Ormai da tempo la stampa riporta quotidianamente agli onori della cronaca la situazione di difficoltà in cui versa l’ Ato2 (Ambito Territoriale Ottimale Rifiuti n. 2), e, in vista di questa situazione, sono sorti, in diversi comuni ricadenti nel suddetto Ato, numerosi comitati spontanei di cittadini che protestano contro il “caro bollette- e i disservizi, peraltro più volte denunciati ai singoli Comuni, giungendo a costituirsi in un coordinamento che ha già richiesto un incontro con S.E. il Prefetto di Messina.
“Tenuto conto- precisa D’Amore- che tali disservizi sono sotto gli occhi di tutti e iniziano ad evidenziare casi limite come quello riportato dalla Gazzetta del Sud (3 dic. 2008 pag. 36 senza firma) con cui si raccoglie la denuncia dei genitori dei bambini che frequentano l’asilo nido di San Giovanni costretti ad “..uno spettacolo tutt’altro che decoroso…- riferito a “…cassonetti stracolmi…- e “…spazzatura ovunque…-.
“Ravvisato nel comune di Milazzo,- continua D’Amore- nella sua qualità di azionista dello stesso Ato 2, il soggetto protagonista diretto delle azioni poste in essere dall’ Ato stesso nella misura in cui si è contribuito a determinarne l’assetto dirigenziale, e rilevato come il vigente Ordinamento degli Enti Locali nonché numerosi pronunciamenti della Corte dei Conti, nel riconoscere il diritto ai consiglieri comunali ad ottenere informazioni ed atti in copia di tutto ciò che riguarda l’amministrazione presso cui sono stati eletti, estendano questa prerogativa anche alle aziende controllate o presso cui vi è una partecipazione di natura economica dell’Ente; e tenuto conto che la corretta gestione dell’Ato, nella sostanza, sia effetto anche del ruolo esercitato dal Comune di Milazzo nella sua qualità di azionista, e che il controllo degli atti da parte del consigliere, pur nelle forme autorizzate dalla legge, laddove esteso alla partecipata, è comunque da configurarsi
pienamente nelle sue prerogative-.
Per cui, tenedo conto di tutte le variabili, i tre “moschettieri- del consiglio mamertino chiedono di essere portati a conoscenza del quadro debitorio analitico dell’Ato 2 con specifico riferimento alle quote derivanti da servizi e prestazioni e quote derivanti da contenziosi; le spese sostenute dall’Ato 2 in materia di indennità degli amministratori, consulenze esterne ed incarichi legali completi di:
indicazione di scopo/obiettivo e modalità di controllo del risultato, entità economica dell’incarico (con estremi liquidazione), nome e cognome del soggetto destinatario dell’incarico, ed infine numero ed entità del contenzioso rilevato ma non ancora iscritto a bilancio.
“Nel contempo- termina D’Amore- i tre fanno istanza affinché i dati richiesti, riferiti agli esercizi 2007 e 2008, una volta nella disponibilità di questo Ente, siano forniti anche su supporto cartaceo.
Gli scriventi ai fini e nei limiti dell’ottenimento di quanto sopra esposto, qualora ciò si rendesse
necessario per un più sollecito reperimento di quanto richiesto, dichiarano la disponibilità ad
ottenere apposita delega dal Sindaco, nella qualità di rappresentante legale dell’azionista, e si
impegnano preventivamente, con la firma di seguito apposta, al rispetto delle normative inerenti
l’utilizzo dei dati di cui verranno in possesso-.