Milazzo. Consiglio straordinario su debito Magnisi e Fondazione Lucifero

Milazzo. Consiglio straordinario su debito Magnisi e Fondazione Lucifero

Milazzo. Consiglio straordinario su debito Magnisi e Fondazione Lucifero

giovedì 07 Maggio 2009 - 19:33

Rinviata la seduta prevista per domani

Si è svolto questa mattina il consiglio comunale straordinario, convocato dal presidente Maurizio Capone, su espressa richiesta del sindaco Lorenzo Italiano.

Nell’occhio del ciclone le questioni debitorie nei confronti della ditta Magnisi e della Fondazione Lucifero.

Il sindaco Italiano, assistito dal segretario generale, subito dopo alcuni interventi preliminari dei consiglieri De Pasquale, Cacciola, Mellina, Italiano, Di Natale e Catalano, ha iniziato la sua relazione spiegando che “la richiesta di consiglio straordinario è scaturita da un manifesto di recente fatto affiggere sui muri cittadini dall’opposizione nel quale sostanzialmente si accusava l’Amministrazione di aver determinato, con la propria inerzia, la vendita all’asta dei Molini Lo Presti, per pagare proprio i debiti relativi al contenzioso con Magnisi e con la Fondazione Lucifero”.

“Purtroppo – ha affermato il sindaco – in quel manifesto si sono scritte delle falsità e quindi è giusto ripristinare la verità”.

Italiano ha quindi passato in rassegna una numerosa documentazione relativa alle due questioni per dimostrare, carte alla mano, l’estraneità dell’attuale Amministrazione riguardo le questioni Magnisi e Lucifero.

“Per quel che concerne il debito Magnisi – continua il primo cittadino – tutto parte addirittura nel 1968, con un’autorizzazione edilizia prima rilasciata e poi revocata. Atti firmati da amministratori, dirigenti e funzionari. Poi nella legislatura precedente a questa la comunicazione del debito di circa tre milioni e mezzo di euro da pagare, senza che però che fossero posti in atto interventi risolutivi. Il sottoscritto invece ha avanzato diverse proposte al legale di Magnisi per transigere il pagamento, ricevendo però – l’ultima proprio ieri – un rifiuto. E la ragione di ciò ritengo sia da ricercarsi nel fatto che il creditore vorrebbe che il Comune annullasse tutte le pretese, ancora esistenti perché esiste un giudizio pendente, vantate sull’immobile. Cosa impossibile”.

Il sindaco ha precisato poi che a seguito di una circolare non è possibile contrarre mutuo per pagare questo debito.

In merito al debito con la Fondazione Lucifero, Italiano ha fatto anche qui un excursus, dal momento dell’espropriazione.

“Sono stati commessi degli errori anche qui da parte di funzionari, dirigenti e amministratori che hanno cercato di assegnare a questa espropriazione il criterio della pubblicità utilità. Ed invece si è appurato che la competenza era dell’assessorato regionale al Turismo che aveva concesso il finanziamento per la realizzazione del Palasport. Atti che produrrò alla Procura Generale della Corte dei Conti che ha già avviato accertamenti per fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Circa il pagamento del debito, qui è sì possibile stipulare un mutuo e in tal senso ci attiveremo non appena sarà approvato il bilancio 2009”.

A seguire è arrivata la replica dei consiglieri autori del manifesto (De Pasquale, D’Amore, Pino), i quali hanno sottolineato sostanzialmente “la criticità della situazione economica del Comune” (D’Amore), “la necessità di evitare le polemiche del passato e trovare una soluzione per pagare i creditori, cercando di evitare la vendita all’asta dei Molini Lo Presti” (De Pasquale); sulla stessa linea Franco Pino che nello specifico su Magnisi ha contestato all’Amministrazione di non aver trovato una soluzione

Il dibattito – numerosi altri consiglieri si erano già iscritti ad intervenire – proseguirà lunedì sera.

Il consiglio comunale convocato invece per domani è stato rinviato dal presidente Capone a martedì sera.

Confermata invece la riunione della seconda commissione per il Piano triennale delle opere pubbliche.

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