Milazzo: Richiesta dal Sindaco Italiano l'’Assemblea Straodinaria dell’ATO

Milazzo: Richiesta dal Sindaco Italiano l’’Assemblea Straodinaria dell’ATO

Milazzo: Richiesta dal Sindaco Italiano l’’Assemblea Straodinaria dell’ATO

venerdì 21 Agosto 2009 - 13:25

Occorre definire il rapporto contrattuale con la Gesenu.

Il sindaco Lorenzo Italiano ritorna a ribattere sull’annosa vicenda dei rifiuti e proprio oggi, assieme all’ennesima contestazione dei servizi svolti dalla Gesenu, ha invitato una lettera al presidente della società d’ambito, ing. Salvatore Re, chiedendogli di convocare un’assemblea straordinaria dei soci della società d’ambito al fine di definire la questione del rapporto contrattuale con la Gesenu.

Il sindaco ribadisce che per risolvere il problema sono due le strade da seguire: o imporre alla Gesenu l’obbligo di attuare tutti i servizi previsti nel contratto, o caso contrario procedere alla rescissione dello stesso contratto in danno.

“Non ci sono altre soluzioni – scrive il primo cittadino, Italiano – e oggi la città di Milazzo non può più pagare una gestione dei servizi da parte dell’Ato, carente e approssimativa. Ormai da quasi due settimane è finita la protesta dei lavoratori, ma la ripresa del servizio è avvenuta in maniera assolutamente insufficiente. Gli addetti della Gesenu a malapena svuotano i cassonetti – e peraltro non in tutta la città – mentre totalmente assenti sono gli inter-venti di sanificazione.

Giornalmente nella città di Milazzo operano appena tre autocompattatori per la raccolta dei rifiuti che con-sentono di prelevare circa 36 tonnellate di spazzatura al giorno a fronte di una produzione che nel periodo estivo raggiunge oltre 50 tonnellate. Come si può immaginare di lasciare l’immondizia nei cassonetti alle attuali temperature? I disagi sono evidenti, ma insopportabili per una città che ospita turisti.

Mi chiedo e Le chiedo – scrive ancora il sindaco .: dove sono i mezzi che il Comune di Milazzo ha ceduto – così come da contratto – all’Ato, nel 2003, al momento del passaggio del servizio? Perché non vengono uti-lizzati?

Stesso discorso per il personale. Al momento della cessione del servizio all’Ato sempre nel 2003, sono con-fluite da Milazzo circa 60 persone. Come e dove vengono impiegate? In atto per la raccolta con l’ausilio dei tre autocompattatori (insufficienti) vengono impiegate non più di dieci persone. E le altre cinquanta, dove vengono impiegate?

A fronte di questi interrogativi, tante le certezze, purtroppo, per la mia comunità. Tutti i servizi, circa venti che l’Ato, attraverso la ditta appaltatrice, e quindi la Gesenu, avrebbe dovuto garantire, da tempo non vengo-no effettuati. Mi riferisco allo spazzamento delle strade, alla sanificazione dei cassonetti e delle pubbliche vie, allo scerbamento, alla pulizia delle caditoie, alla raccolta dei rifiuti ingombranti e speciali.

L’Ato ha mai contestato questi disservizi alla Gesenu, bloccandone il pagamento?

Oppure tutto è rimasto inalterato e dunque tali servizi vengono retribuiti e poi si giunge a richiederne il pa-gamento ai cittadini nelle bollette?

Faccio osservare che la notifica di bollette contenenti richieste di pagamento per servizi non resi, determina-no spiacevoli situazioni dai risvolti penali, in quando si chiede all’utente di pagare un servizio non ricevuto”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007