Rinviata la vendita del vecchio mattatoio

Rinviata la vendita del vecchio mattatoio

Rinviata la vendita del vecchio mattatoio

mercoledì 27 Gennaio 2010 - 17:53

Il Tar di Catania con decreto presidenziale di data odierna si è pronunciato sul ricorso pro-posto dai Consiglieri comunali Francesco Pino, Massimo D’Amore, Antonia Alfino, Stefania Scola-ro, Luigi Puliafito, Biagio Cacciola e Francesco Trio contro il Comune di Milazzo per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, delle deliberazioni della G.M. n. 276 del 20.11.2009 (con la quale è stata approvata la proposta di deliberazione n. 61 del 20.11.2009 3° Di-partimento Finanze – Tributi – Patrimonio, avente ad oggetto la redazione del piano delle aliena-zioni e valorizzazioni immobiliari ex art. 58 D.L. 25 giugno 2008 n. 112, convertito, con modifica-zioni, dalla L. 6 agosto 2008 n. 133) e n. 322 del 10.12.2009; delle deliberazioni del C.C. nn. 120 del 27.11.2009; n. 121 del 27.11.2009; del Bando Pubblico per la vendita del bene immobile di proprietà del Comune di Milazzo.

Il presidente, “considerato che la predetta istanza cautelare è motivata con riguardo al previsto pubblico incanto, per la vendita dell’immobile di cui in ricorso, da tenersi il 1° febbraio 2010, con la conseguente possibile definitiva alienazione dell’immobile medesimo ed attivazione di pretese ri-sarcitorie da parte dei soggetti privati interessati” ha accolto la “domanda di misure cautelari inte-rinali di cui in premessa limitatamente alla sospensione dell’incanto di che trattasi fino alla pro-nuncia collegiale sull’istanza di sospensione degli atti impugnati, nella prima camera di consi-glio utile (fissata per il 3 febbraio 2010)”.

“La pronuncia del T.A.R., che sospende fino al 3 febbraio 2010 il pubblico incanto è perfettamente in linea con l’indirizzo amministrativo prudente e responsabile sin qui seguito dall’Esecutivo – ha affermato il sindaco Lorenzo Italiano – e peraltro ribadito nel controricorso presentato al tribunale amministrativo. L ’Amministrazione, infatti, avrebbe comunque differito ad altra data il procedi-mento in questione, in attesa del pronunciamento della Regione siciliana, opportunamente solleci-tato con nota sindacale dello scorso 13 gennaio. E tra l’altro nello stesso ricorso il nostro legale, avv. Librizzi ha testualmente evidenziato che il Comune non aveva alcuna premura di definire i procedimenti avviati, consapevole della necessità di attendere comunque un intervento chiarifica-tore della regione siciliana. Va detto però che la delibera di consiglio che approva il piano di alie-nazione dei beni resta allo stato attuale perfettamente valida ”.

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