Prevenzione e corretti stili di vita: il piano di intervento di Regione e Asp di Messina

Prevenzione e corretti stili di vita: il piano di intervento di Regione e Asp di Messina

Serena Sframeli

Prevenzione e corretti stili di vita: il piano di intervento di Regione e Asp di Messina

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giovedì 01 Ottobre 2015 - 06:06

Nell’area a rischio di Milazzo è partito un programma che è volto, fra gli altri interventi, ad intensificare le campagne di contrasto a questi fattori di rischio attraverso la creazione di una rete territoriale di cui la scuola costituisce il target principale

Promuovere corretti stili di vita nella popolazione siciliana, comportamenti salutari che ne migliorino la qualità, accrescano lo stato di salute e diminuiscano l’incidenza delle malattie educando alla prevenzione ad iniziare dall’età adolescenziale. E’questo lo scopo del progetto messo in atto dall’assessorato regionale nell’ambito del piano di Comunicazione del dipartimento attività sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, con la Asp di Messina di cui si è parlato all’istituto I.T.T. Majorana di Milazzo.

Proprio il comprensorio di Milazzo è ritenuto, insieme alla altre aree industriali a rischio di Gela e Priolo, una delle tre aree siciliane dove è necessario mettere in campo interventi mirati. “Stiamo assistendo a una progressiva diffusione di patologie croniche come le malattie circolatorie, tumori diabete, malattie respiratorie croniche che sono prevalentemente collegate all’adozione di stili di vita errati a partire dall’età giovanile – si legge negli studi condotti dalla Regione siciliana – e ciò avviene soprattutto nelle aree a forte pressione industriale dove questi elementi interagiscono con l’esposizione ai fattori di rischio ambientale determinando una amplificazione del danno a carico della popolazione”. Sono già attivi, a livello regionale, sistemi di sorveglianza specifici che dimostrano come la Sicilia detenga il record nazionale di stili di vita inadeguati fra cui la sedentarietà che porta a conseguenze importanti per la salute come il sovrappeso. Nell’area a rischio di Milazzo è partito un programma che è volto, fra gli altri interventi, ad intensificare le campagne di contrasto a questi fattori di rischio attraverso la creazione di una rete territoriale di cui la scuola costituisce il target principale. “Il programma straordinario di intervento riguarda le tre aree a rischio ambientale della Sicilia includendo anche Gela e Priolo – dice Salvo Scondotto, dirigente del servizio Osservatorio Epidemiologico della Regione siciliana – ed è orientato ad un approccio globale di promozione della salute mirante al contrasto a tutti i fattori di rischio, oltre che a quello ambientale, che incidono sullo stato di benessere della popolazione”.

A dimostrare l’importanza di questa attività è un dato di sorveglianza che proviene dal programma ministeriale ‘OKkio alla Salute’ rivolto ai bambini – dice Maria Paola Ferro, dirigente U.O. dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione -. Dall’avvio delle attività nel 2008 la Sicilia è passata dal secondo posto italiano per numero di bambini in sovrappeso e obesi, all’attuale sesto posto. In sei anni abbiamo assistito ad una diminuzione che è frutto del lavoro fatto in questo senso e ci sprona confortandoci sul fatto che stiamo operando nella giusta direzione. Esiste, poi, nel sistema di sorveglianza, un altro programma denominato ‘HBSC (Healt Behavior School-aged Children)’che prende in esame la situazione degli adolescenti dividendoli in tre fasce di età (11, 13 e 15 anni) e nel quale si controlla non solo l’alimentazione ma anche le problematiche dell’età adolescenziale che possono andare dalle relazioni alle dipendenze”.

L’Asp di Messina è impegnata nella promozione di ogni attività indicata dal Piano regionale della prevenzione. In particolare nel contrasto all’obesità e alla sedentarietà; la lotta alla dipendenza da tabacco anche attraverso un progetto di sensibilizzazione che è stato chiamato ‘liberi dal fumo’. “Una attenzione particolare in questo territorio – dice Giancarlo Quattrone dirigente medico dell’Asp di Messina – è dedicata ai rischi ambientali che sono chiaramente maggiori nella aree industriali come quella di Milazzo. Nel settore dei danni da amianto, ad esempio, l’azienda ha già preso in carico 400 fra lavoratori e familiari iscritti nel registro Inail sul rischio amianto raggiungendo quasi la metà della totalità degli iscritti nel territorio. Una attività che proseguirà fino a raggiungere la totalità dei soggetti. E’, poi, in corso un rafforzamento degli interventi di screening oncologici” “Nel territorio dell’Asp – continua Quattrone – lavora, poi, a pieno regime l’ambulatorio di oncologia medica aperto nell’ospedale di Milazzo legandolo a doppia mandata con il noscomio di Taormina e garantendo anche un servizio di trasporto per i pazienti che sono costretti a spostarsi fra le due strutture. Progetti sono attivi per il contrasto alle malattie respiratorie croniche e cardiovascolari con il supporto forte e convinto dei medici di medicina generale. Infine, ma non ultimo, lavoriamo sulla sorveglianza della catena alimentare per garantire la salubrità del prodotto offerto”.

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