Non un bello spettacolo per i turisti che passeggiano nella stradina che costeggia la spiaggia della baia di Sant'Antonio al Capo di Milazzo, diversi rifiuti e pericolo frane
Lo scorso giugno la conferenza Stato Regione ha messo uno degli ultimi sigilli alla procedura che dovrebbe portare il Capo di Milazzo a esser riconosciuto come riserva marina protetta, sull'esempio di Ustica.
E proprio in una delle tre aree al centro della futura riserva è possibile passeggiare a pochi metri dal mare godendo di una vista stupenda, grazie a un sentiero che porta direttamente alla punta più a nord, verso i laghetti di Venere.
Il sentiero però è particolarmente dissestato a causa del maltempo e molte parti sono divenute pericolose: diversi massi sulla stradina minacciano i passanti.
Cosa ben più grave, arrivati alla spiaggetta proprio sotto il santuario di Sant'Antonio da Padova, le ex case dei pescatori, ormai crollate, sono diventate vere e proprie discariche a cielo aperto.
Non migliora, salendo il sentiero, la situazione della torretta spagnola ottagonale di fine ottocento, un tempo sicuramente maestosa, oggi ne resta solo la base mentre i piani superiori sono ammassi di mattoni pericolanti.
Il sentiero fu inaugurato qualche anno fa dall'azienda forestale ma la mancata manutenzione e l'erosione ne hanno seriamente compromesso la percorribilità. Resta comunque una delle mete più ricercate da turisti e appassionati di trekking.