A Palazzo Zanca è calato il silenzio e gli ex Feluca scrivono direttamente a…Babbo Natale

A Palazzo Zanca è calato il silenzio e gli ex Feluca scrivono direttamente a…Babbo Natale

Francesca Stornante

A Palazzo Zanca è calato il silenzio e gli ex Feluca scrivono direttamente a…Babbo Natale

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mercoledì 03 Dicembre 2014 - 08:57

Caro Babbo Natale…non è uno scherzo, è l’ultima azione di tre lavoratori ex Feluca che stanchi di non avere risposte hanno chiesto di trovare sotto l’albero il lavoro che tanto aspettano. Una provocazione indirizzata al Sindaco, all’assessore Signorino e ai vertici di Atm, Messinambiente e Amam.

A Palazzo Zanca ormai non risponde nessuno e non sapendo più a chi rivolgersi hanno deciso di cambiare totalmente strategia. Tre lavoratori ex Feluca, lasciati sul filo del rasoio in attesa di quella mobilità tra le partecipate che sembrava dovesse chiudersi in paio di giorni e di cui invece non si parla più, non hanno più avuto alcuna risposta su quale sarà il loro futuro. Così hanno scelto di cambiare il destinatario delle loro richieste, sperando che anche lui non resti sordo all’appello. La lettera è stata spedita a Joulupukin Pääposti, all’indirizzo Tähtikuja 1, Rovaniemi 96930 NAPAPIIRI, meglio conosciuto come Babbo Natale. E’ questa l’ultima spiaggia, e provocazione, per gli ex Feluca che hanno inviato anche a Sindaco, vicesindaco, presidenti, direttori e commissari delle partecipate comunali la letterina che hanno scritto a Babbo Natale.

“Tra meno di un mese sarà Natale e, dopo gli ultimi 3 passati in cassa integrazione, vorremmo finalmente trascorre le festività serenamente. La preghiamo di farci trovare sotto l'albero il nostro lavoro. La nostra istanza è motivata dalla impossibilità di ottenere quanto, pur essendo nei nostri diritti, ci è negato e/o rimandato ripetutamente. Infatti, ci siamo più volte rivolti, infruttuosamente, al nostro datore di lavoro, agli assessori e dirigenti del Comune di Messina, al Sindaco, al Prefetto, al Presidente dell'A.R.S. Sicilia, al Presidente della Regione Sicilia, all'Ispettorato Dipartimento Funzione Pubblica, al Ministro della Funzione Pubblica. Ammettiamo di avere tralasciato il Presidente della Repubblica, ma solo perché si dice che presto dovrebbe dimettersi per motivi di salute connessi all’età. La preghiamo di volerci rispondere con l'urgenza del caso e comunque entro giorni 5 (cinque) in modo da consentirci un eventuale ricorso alla Befana.
Buone Feste”.

Questa la lettera che Margherita Staiti, Vincenzo Astini e Giuseppe Manganaro hanno scritto per provare ad avere qualche risposta su quel lavoro che sembrava dietro l’angolo e che invece non si sa più dove sia finito. L’amministrazione Accorinti aveva deciso di sistemarli nelle sue partecipate insieme ai 53 lavoratori dell’Ato3 in liquidazione e ai 12 ex Agrinova, assicurando il passaggio in Atm, Amam e Messinambiente in base a competenze ed esigenze. Secondo il provvedimento che la giunta aveva approvato nei primi giorni di ottobre tutta la procedura si sarebbe dovuta concludere entro il 28 novembre con il trasferimento di tutti i lavoratori coinvolti. Nel frattempo però è arrivato dicembre e nulla è accaduto. E’ vero che l’amministrazione Accorinti è stata alle prese con emergenze importanti, soprattutto sul fronte finanziario, è anche vero però che erano state date precise indicazioni su un percorso che invece non è mai iniziato e che aveva dato grandi speranze a tanti lavoratori.

Le perplessità su tutta l’operazione di mobilità continuano a tenere in stallo l’iter, vanno avanti le riunioni tra le varie partecipate e l’amministrazione comunale per definire come e dove collocare tutti i lavoratori in base a esigenze, contratti, livelli, professionalità. Ma i dubbi che erano emersi durante il primo incontro allargato tra tutti i vertici di Atm, Messinambiente, Amam, Ato, Feluca e Amministrazione non sono ancora stati allontanati, le aziende probabilmente non erano neanche pronte, ci sono ancora molti ostacoli da superare e nessuno ha più dato risposte.

Da qui la provocazione degli ex Feluca che si sono rivolti direttamente a Babbo Natale, sperando sia più clemente degli amministratori di Palazzo Zanca. E se proprio dovesse andar male con lui c’è sempre la Befana.

Francesca Stornante

10 commenti

  1. quando protetti ed “invogliati”dai politici di allora di ABBANDONARE lo scomodo status di contrattisti per costituire furbescamente la famosa feluca Non scrissero a babbo Natale. anzi più di uno affermava “e chi restava a 600 euro?”
    la verità e le scelte bisogna raccontarle per intero.
    ciao

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  2. quando protetti ed “invogliati”dai politici di allora di ABBANDONARE lo scomodo status di contrattisti per costituire furbescamente la famosa feluca Non scrissero a babbo Natale. anzi più di uno affermava “e chi restava a 600 euro?”
    la verità e le scelte bisogna raccontarle per intero.
    ciao

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  3. Attenzione Feluca, che Babbo Natale non è uno che si fa infinocchiare facilmente. Rischiate di trovare sotto l’albero solo un bel pacco di carbone.

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  5. temo che la questione sia molto complicata e rappresenti l’ennesimo pasticcio in salsa messinese. nel tentativo di salvare ancora una volta “specifici” lavoratori infischiandosene dell’interesse generale (nulla di nuovo) si sta provando con delle scelte forzate a risolvere la questione. ma nel momento in cui si deve passare dalle parole alle firme (fatti) vengono evidenziati problemi fino a quel momeno trascurati.
    immagino che anche questa “emergenza” in un modo o nell’altro verrà risolta, arrecando sollievo ad alcune decine di persone e nocumento a tutti gli altri.

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  6. temo che la questione sia molto complicata e rappresenti l’ennesimo pasticcio in salsa messinese. nel tentativo di salvare ancora una volta “specifici” lavoratori infischiandosene dell’interesse generale (nulla di nuovo) si sta provando con delle scelte forzate a risolvere la questione. ma nel momento in cui si deve passare dalle parole alle firme (fatti) vengono evidenziati problemi fino a quel momeno trascurati.
    immagino che anche questa “emergenza” in un modo o nell’altro verrà risolta, arrecando sollievo ad alcune decine di persone e nocumento a tutti gli altri.

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  7. Vorrei ricordare sempre a tutti, compreso “Babbo Natale” che oltre i lavoratori ex Feluca, ex Agrinova, esistono anche i lavoratori ex Maggioli, i quali sono sempre figli della stessa mamma a cui appartengono tutti gli altri ex lavoratori. Sono certo che se Babbo Natale si ricorderà di tutti i lavoratori e non dimenticherà “nessuno” come giustizia vuole. Auguri per tutti noi!!!!!!!!!!!!

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  8. Vorrei ricordare sempre a tutti, compreso “Babbo Natale” che oltre i lavoratori ex Feluca, ex Agrinova, esistono anche i lavoratori ex Maggioli, i quali sono sempre figli della stessa mamma a cui appartengono tutti gli altri ex lavoratori. Sono certo che se Babbo Natale si ricorderà di tutti i lavoratori e non dimenticherà “nessuno” come giustizia vuole. Auguri per tutti noi!!!!!!!!!!!!

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  9. Mariella ma perchè non scrivi la verità cioè che siete stati TUTTI convocati (evidentemente te compresa) e solo alcuni hanno deciso di investire (di tasca propria) e gli altri hanno preferito continuare con i 600 euro di articolisti(e non rischiare una lira tanto prima o dopo ci stabilizzano)… e no!!! questo non lo dici continui sempre a scrivere la solita cosa. Chi pensa che la delibera non rispetti la legge farebbe bene a prendere provvedimenti o tacere. Aceddu nta iaggia o canta pi nvidia o canta pi raggia.

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  10. Mariella ma perchè non scrivi la verità cioè che siete stati TUTTI convocati (evidentemente te compresa) e solo alcuni hanno deciso di investire (di tasca propria) e gli altri hanno preferito continuare con i 600 euro di articolisti(e non rischiare una lira tanto prima o dopo ci stabilizzano)… e no!!! questo non lo dici continui sempre a scrivere la solita cosa. Chi pensa che la delibera non rispetti la legge farebbe bene a prendere provvedimenti o tacere. Aceddu nta iaggia o canta pi nvidia o canta pi raggia.

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