Mondiale Imola, Vincenzo Nibali convocato ufficialmente

Mondiale Imola, Vincenzo Nibali convocato ufficialmente

Simone Milioti

Mondiale Imola, Vincenzo Nibali convocato ufficialmente

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mercoledì 16 Settembre 2020 - 16:37

Per il ciclista messinese è la decima convocazione in Nazionale maggiore in altrettanti appuntamenti iridati. La prova in linea, che lo interessa da vicino, è in programma per il 27 settembre prossimo.

Davide Cassani, CT della Nazionale italiana di ciclismo, ha diramato durante la diretta del Tour de France sulla Rai, i convocati, comprese le riserve, del prossimo Mondiale di Imola. Tra loro il messinese Vincenzo Nibali insieme a Caruso e Visconti, anch’essi siciliani. Completano la squadra Bagioli, Bettiol, Brambilla, Colbrelli, Conci, Fabbro, Formolo, Masnada, Moscon e Ulissi. A loro si aggiungono Ganna e Affini per la prova contro il tempo della rassegna iridata dal 24 al 27 settembre 2020.

Il Mondiale da Aigle-Martigny ad Imola

Il Mondiale, che inizialmente doveva disputarsi in Svizzera ai primi di settembre, è stato annullato a causa di disposizioni anti-contagio elvetiche che riguardavano eventi in cui era possibile creare assembramenti. In breve tempo si è così deciso di dirottare l’evento a Imola che è stata la prima a presentare un percorso all’altezza non solo dal punto di visto sportivo ma anche un sito sicuro che lo ospiti.

L’Italia, che ha dimostrato al mondo di contenere meglio di altri Paesi la pandemia, è riuscita a ripartire con alcune limitazioni e questo comporta che sta riuscendo ad ospitare diversi eventi sportivi a carattere internazionale. Per quanto riguarda questo Mondiale di ciclismo aiuta non poco la collocazione di partenza e arrivo all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari che permetterà con più facilità di gestire la ‘bolla’. Inoltre va detto che sarà un mondiale ridotto, nel programma infatti figurano solo la disciplina a cronometro individuale e la disciplina in linea e solo per uomini e donne della categoria Élite.

Il Mondiale di Imola sarà la decima convocazione per Nibali

Ufficializzati i partecipanti da Davide Cassani spicca tra loro il nome di Vincenzo Nibali che da Salisburgo 2006 ad Imola 2020 è stato convocato 10 volte, anche se poi non sempre ha preso effettivamente parte alla corsa in linea. A queste 10 presenze si vanno ad aggiungere le due tra il 2003 e 2004, quando il messinese militava nella categoria Under-23, e l’unica presenza da Juniores nel mondiale di Zolder 2002.

Lo Squalo dello Stretto è un punto di riferimento per la Nazionale e da buon patriota dà molto peso alla maglia italiana, ricordiamo che è stato fieramente campione italiano per due anni consecutivi nel 2014 e 2015. Ai Mondiali però non ha mai ottenuto il meritato riconoscimento. Due bronzi conquistati a cronometro quando non correva nella categoria massima, definita Élite. Per Vincenzo sarà il terzo Mondiale italiano dopo quello corso a Verona nel 2004 con gli Under-23 e quello di Firenze nel 2013, in Toscana ottenne il suo miglior piazzamento: quarto al traguardo appena fuori da podio.

Il percorso Mondiale di Imola e le possibilità di Nibali

Va subito detto che questo Mondiale, organizzato a pochi giorni dalla partenza del Giro, sarà una corsa anomala rispetto alle edizioni degli altri anni. Molti saranno stanchi e reduci dal Tour, altri saranno in Italia ma concentrati sul Giro. Nibali, come detto in precedenza, sente molto il peso della maglia azzurra e quindi siamo sicuri che darà fondo a tutte le sue energie. Il percorso prevede un circuito di quasi 29 km da ripetere nove volte per gli uomini al cui interno sono piazzate le due salite di Mazzolano e Cima Gallisterna per un totale circa di 3 km di salita con pendenze medie al 10% che ripetute per nove volte sicuramente metteranno alla prova la resistenza dei partecipanti.

Altimetria del percorso che si correrà a Imola.

Lo stesso Vincenzo Nibali, che ha visionato il percorso, ha confermato che non è un percorso facile: “Lo ritengo un percorso duro e impegnativo”. Il siciliano, parlando del suo stato di forma, ha anche aggiunto: “Se sto bene, può essere adatto a me. Sono alla ricerca della condizione”. Una condizione che, come ha evidenziato la recente Tirreno-Adriatico, ancora non permette allo Squalo dello Stretto di esprimersi al meglio.

Il rischio concreto per il messinese è che, essendo l’unico italiano adatto a indossare i gradi di capitano viste l’assenza forzate di Ciccone (guarito da poco dal Covid) e la lenta ripresa di Formolo (infortunato al Tour), possa consumare troppe energie nel Mondiale e di fatto arrivare provato all’appuntamento del Giro. Vincenzo è una persona generosa che si impegnerà al massimo sia al Mondiale che al Giro, ma forse il suo massimo a quasi 36 anni potrebbe non sbagliare, anche se speriamo vivamente di sbagliarci.

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