Scontro in aula su Tares e acquedotto, la minoranza si oppone all'aumento delle tariffe

Scontro in aula su Tares e acquedotto, la minoranza si oppone all’aumento delle tariffe

Scontro in aula su Tares e acquedotto, la minoranza si oppone all’aumento delle tariffe

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venerdì 06 Dicembre 2013 - 11:16

Seduta consiliare movimentata nel piccolo centro collinare, la maggioranza approva la Tares e aumenta le tariffe dell'acqua anche per il 2013 e la minoranza non ci sta

Seduta consiliare movimentata quella che si è tenuta nel centro collinare di Mongiuffi Melia nei giorni scorsi. Maggioranza e minoranza si sono trovati in disaccordo su diversi punti discussi in aula. A riscaldare gli animi la discussione sui problemi idrici che il piccolo centro vive dall’estate scorsa e che ad oggi, come dichiara il capogruppo di minoranza Antonella Siligato, non sono ancora stati risolti definitivamente nonostante gli interventi dell’amministrazione che hanno prodotto anche un debito fuori bilancio.

“Cosa ancor più grave – prosegue la Siligato – visto che un tale disservizio non si era mai verificato nel nostro comune, l’amministrazione non si è sentita in dovere di dare comunicazione né al consiglio né ai cittadini del perdurare del disservizio che ha causato e causa gravi disagi alla cittadinanza”.

Sulla questione è allora intervenuto l’assessore all’acquedotto Leonardo Longo che ha esposto una relazione secondo la quale i problemi idrici sarebbero dovuti alla mala progettazione e realizzazione dei lavori fatti negli anni precedenti all’acquedotto comunale, e che l’acqua non viene chiusa durante il giorno ma finisce. Sulla mancanza di informazione ai cittadini ed al consiglio ha risposto invece il sindaco Rosario D’Amore, dichiarando di non aver ritenuto opportuno fare nuovi avvisi.

La relazione di Longo ha convinto poco la minoranza che, per voce del consigliere Filippo Iemmi, ha manifestato qualche perplessità sulle cause della mancanza di acqua, considerando strano che l’acqua finisca ogni sera ad orari diversi e ricompaia tutte le mattine allo stesso orario e che tale disservizio negli anni precedenti non si era mai verificato, sottolineando infine il fatto che non è una facoltà ma un obbligo da parte dell’amministrazione informare i cittadini. Escluse manomissioni o danni all’impianto, come specifica il sindaco in risposta al capogruppo di minoranza.

Altro punto all’ordine del giorno la mozione presentata dalla minoranza per bloccare l’istituzione della Tares, mozione bloccata perché considerata illegittima dalla maggioranza. Il consigliere Siligato ha invece documentato su quanto previsto dalla legge “in applicazione del decreto 102 del 31/08/13 che ha apportato modifiche al decreto stesso, all’art. 5 comma 4-quarter che prevede la facoltà per i comuni per il corrente anno di prorogare l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani Tarsu, sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno, come stanno facendo tanti altri comuni in tutta Italia al fine di non dover chiedere ulteriori pagamenti come previsto invece dalla Tares nel mese di dicembre a carico di cittadini e attività commerciali”.
La mozione viene respinta dalla maggioranza che invece approva l’istituzione della Tares, il regolamento e le nuove tariffe del servizio rifiuti, con il disappunto da parte dei consiglieri di minoranza che naturalmente hanno manifestato voto contrario.

Anche sul regolamento dell’acquedotto maggioranza e minoranza non hanno trovato accordo. La minoranza aveva infatti chiesto il rinvio al prossimo consiglio “per avere il tempo necessario per poterlo analizzare e fare emendamenti, visto che da una prima analisi nel nuovo regolamento emergevano tariffe più alte rispetto alle precedenti” visto che la proposta di approvazione era stata fatta in seduta urgente. Ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza che non solo ha approvato il regolamento ma ha presentato, per mano del Presidente del Consiglio Giovanni D’Agostino, un emendamento che renderà esecutivo il nuovo regolamento e quindi le nuove tariffe non per l’anno 2014 come previsto nella proposta ma retroattivo al 2013 a discapito dei cittadini ignari delle nuove tariffe applicate. La minoranza ha votato contro e ha preannunciato che farà ricorso presso le sedi opportune.

Approvato con voto contrario della minoranza anche il riequilibrio di bilancio visto che nel piano sono previste le nuove entrate derivanti dalla Tares e dalle nuove tariffe dell’acqua.

Approvati, infine, all’unanimità i debiti fuori bilancio, derivanti da una sentenza del tribunale di Messina e dai lavori di somma urgenza presso l’acquedotto comunale.

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