...ma oggi smentisce.
E’ accaduto nell’estate del 2008, nel corso di un concerto tenutosi a Marsala (TP), il noto cantautore romano, Antonello Venditti, ha presentato un suo pezzo musicale facendo una breve ma incisiva premessa, utilizzando espressioni infelici nei confronti della regione Calabria.(parte della dichiarazione:-Ma perché Dio ha fatto la Calabria? Io spero che si faccia il ponte, almeno la Calabria esisterà. Qualcuno deve fare qualcosa per la Calabria…In Calabria non c’è veramente niente, ma niente che sia niente-)
Notato su YouTube il video amatoriale, che immortala tali dichiarazioni, è scoppiata, ritardata nei tempi ma, non per questo meno, incisiva la protesta dei calabresi.
Dell’intera regione, indignata e offesa dalle pesanti affermazioni del cantante,si sono resi portavoce il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova ed il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, quest’ultimo ha dichiarato: “ Ritengo che, nel tentativo assai infelice di fare una battuta sulla “rivalità” tra Calabria e Sicilia, il cantautore romano non si sia reso conto di aver detto un cumulo di sciocchezze. Attendiamo le sue scuse. Può farcele anche prima che venga realizzato il Ponte, sebbene lo si possa rassicurare su due circostanze: non solo sul collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto che si farà e presto, ma anche sul fatto che la Calabria esiste già. Forse ciò che non esiste è la supposta egemonia culturale di certi artisti che si autodefiniscono nazional – popolari e che, invece, sputano sentenze dai loro lussuosi salotti romani – e poi ha aggiunto – colgo l’occasione per invitare Venditti a studiare non solo la geografia, ma anche un po’ di storia per scoprire che questa regione ha dato tanto al Paese in termini umani, culturali e professionali. La Calabria, infatti, ha dato i natali a filosofi antichi e moderni, storici, eroi del Risorgimento, leader politici e campioni del mondo”.
Il Sindaco, insomma, ha risposto per le -rime-, deluso anche dal fatto che il cantautore ha spesso tenuto concerti nella terra tanto criticata, riscuotendo per di più consensi, successo, applausi e cospicue somme di denaro.
La protesta calabrese è stata appoggiata anche da alcune radio locali, come Radio Libera Bisignano, la più ascoltata nella provincia di Cosenza che ha deciso di non mandare più in onda i brani del cantautore romano: “Chieda scusa ai calabresi”, ha dichiarato il porta voce dell’emittente radifonica.
E le scuse…o meglio i chiarimenti sono arrivati da parte del maestro Venditti, il quale attraverso una nota recapitata al sito Strill.it ha smentito e scritto ai lettori del sito.
Venditti ha precisato che il concerto di Marsala si è svolto nel 2008 e non – come qualche sito ha scritto inizialmente- la scorsa estate, durante la quale, invece, ha cantato proprio in Calabria, nell’area portuale di Corigliano Calabro, esprimendo anche lì parole d’amore e di denuncia davanti a 100 mila persone calabresi che – a suo dire – lo avrebbero capito ed applaudito.
Poi il cantante ha invitato tutti all’ascolto integrale delle sue dichiarazioni di quella sera, attraverso il filmato pubblicato su YouTube. -In quel concerto ho dedicato “Stella”, una canzone-preghiera, alla Calabria, una terra che amo moltissimo ma che è, sotto molti profili, disagiata per notissimi problemi che ne pregiudicano il futuro sereno che invece meritano tutti i calabresi, soprattutto i giovani. – scrive il cantautore – In questo senso ho auspicato che “qualcuno deve fare qualcosa”.
La mia denuncia – continua – nata, lo ripeto, dall’amore per la terra calabrese e per le persone oneste che la abitano ha mutato il proprio significato attraverso il gioco di omissioni e tagli giornalistici alle dichiarazioni rese, nonché di commenti certamente non continenti che mi hanno descritto come un male al pari della ‘ndrangheta (si veda il servizio pubblicato su www.cn24.tv, dal titolo “La polemica: dopo la ‘ndrangheta ci mancava Venditti”). Ma se, come è evidente, si preferisce il silenzio di chi denuncia ciò vuol dire che le parole possono ancora muovere le coscienze. Ciò di cui invece bisogna aver terrore è proprio il silenzio.-
I calabresi interpreteranno questi chiarimenti ufficiali dell’artista come pubbliche scuse..?
