"Natura, Arte, Vita" in mostra la pittura di Enzo Colavecchio

“Natura, Arte, Vita” in mostra la pittura di Enzo Colavecchio

Redazione

“Natura, Arte, Vita” in mostra la pittura di Enzo Colavecchio

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sabato 21 Settembre 2019 - 07:52

Da venerdì 27 settembre, per una settimana, il Salone degli Specchi si colorerà con le opere di Enzo Colavecchio riunite per la mostra “Storia di un amore. Natura, Arte, Vita”.

Enzo Colavecchio è un artista pieno di passione. Si tratta di una caratteristica specifica di questo ingegnere messinese che ha fatto delle battaglie per l’ambiente una missione esistenziale.

La formazione

Nato nel 1951 a Messina, ha frequentato il liceo scientifico Sequenza, dove ha iniziato lo studio della storia dell’arte. Si è impegnato nel disegno geometrico e soprattutto in quello che era detto “ornato”, riproducendo brani di architettura a matita e carboncino. Ha conseguito la laurea in Ingegneria presso l’Università di Palermo e da allora esercita la libera professione con studio in Messina. Negli anni della formazione si è avvicinato alla pittura ad olio da autodidatta facendo, da un lato, studi sulla teoria del colore, applicandosi dall’altro nella osservazione delle opere dei Maestri di tutti i tempi.

Negli anni ’80 è diventato ambientalista e da allora ha sempre privilegiato l’azione e l’iniziativa organizzativa nel campo della tutela della natura, del territorio e dei beni culturali. Si e’ anche dedicato agli studi teologici, per cui si è iscritto all’ISSUR di Messina, collegato alla facoltà teologica della pontificia Università Gregoriana, conseguendo nel 2008 il Magistero in Scienze Umane e Religiose.

Per un lungo periodo ha coltivato la pittura ad olio come hobby. Ha sperimentato diverse tecniche, dall’acquerello alla tempera, dalle matite all’acrilico. Fino a determinarsi nella scelta della pittura ad olio su tela come strumento espressivo di un progetto pittorico. Ha poi avuto una pausa prolungata, in cui ha messo da parte la pittura. Questo fino all’aprile del 2018, quando ha ritrovato i pennelli, conservati sopra un armadio.

La mostra

Enzo Colavecchio ora si presenta al pubblico con un gruppo di 46 opere su tela. Opere che sono esito di un lavoro progettualmente impostato e solidamente ancorato alla rappresentazione realistica del dato naturale. Come spiega il critico Mosè Previti, l’artista conosce botanicamente le piante e gli alberi che dipinge, conosce personalmente il territorio che rappresenta. I Monti Peloritani fanno spesso capolino come soggetti dei suoi lavori, ma la rappresentazione realistica non è mai in un mero scorcio.

Colavecchio riesce a tradurre sulla tela un intenso amore, osserva e riproduce la natura interpretandola con lo spirito di chi vuole esaltare la bellezza della sua passione. Lo stridore della società contemporanea, gli oggetti artificiali che inquinano l’esistenza degli uomini del XXI secolo non trovano spazio. La sua è una ricerca edenica, panica e totalmente religiosa, dove nella bellezza egli trova il dialogo con l’esistente, con il tutto, con Dio.

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