Tartaruga Caretta Caretta depone uova sulla spiaggia di Ponte Naso

Tartaruga Caretta Caretta depone uova sulla spiaggia di Ponte Naso

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domenica 17 Luglio 2016 - 22:04

Eccezionale scoperta nel tratto balneare di Ponte Naso nell'affaccio marittimo dell'omonimo comune montano nebroideo, compreso tra Capo d'Orlando e Brolo, in cui è stata avvistata una tartaruga della specie "caretta caretta" che sulla battigia ha deposto una quarantina di uova prima di riprendere il mare sotto lo sguardo di molti curiosi. La Guardia Costiera e le autorità locali hanno circoscritto l'area per proteggere la nidificazione, e monitorarne l'evoluzione che prevede circa due mesi prima dello schiudersi dei gusci.

Nel suo piccolo è un miracolo della natura quello che ha segnato la mattinata di sabato 16 luglio in un tratto di spiaggia ricadente nella frazione marittima di Ponte Naso dell'omonimo centro montano nebroideo.

Infatti, nella mattinata, un uomo ha notato sulla spiaggia la presenza di una grande tartaruga, inizialmente temendo che questa potesse essersi spiaggiata per effetto dei marosi. Invece, avvicinandosi ha notato che l'esemplare di "caretta caretta" fosse viva e stesse deponendo in una fossa scavata nella battigia delle uova, circa una quarantina ed allertato le autorità.

Numerosi i curiosi nel mentre sopraggiunti, e pronto intervento anche del personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata Militello che ha provveduto immediatamente a circoscrivere l'area, allontanando ad una distanza di sicurezza le persone accorse per l’eccezionale evento al fine di non disturbare la tartaruga nella sua attività: infatti questa finito di deporre le uova, ha ricoperto con cura la buca e ciò per proteggere la nidificazione da fattori ambientali (temperature e umidificazione) ed esterni che in genere prevede un periodo di circa due mesi di incubazione, e poi ha ripreso il mare.

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata Militello e l'amministrazione comunale di Naso come detto hanno recintato l'area ed hanno anche attivato delle procedure di controllo dell'area con altre associazioni che tutelano la fauna selvatica, affinchè il processo di incubazione e successiva schiusa dell'uova possa svolgersi con normalità e sicurezza sulla battigia per un evento che a memoria non ha precedenti in zona ed assume il carattere di eccezionalità perché in genere le zone in cui si registra il fenomeno della riproduzione è quello del versante Sud della Sicilia, specie nell'area di Noto, nelle isole di Lampedusa e Linosa, ed in alcuni centri della costa jonica calabrese.

(Giuseppe D'Amico)

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