La portaerei italiana Cavour attraversa lo Stretto

La portaerei italiana Cavour attraversa lo Stretto

Daniele Ingemi

La portaerei italiana Cavour attraversa lo Stretto

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mercoledì 09 Maggio 2018 - 06:29

La portaerei, fiore all’occhiello della Marina Militare, ha attraversato lo Stretto da nord verso sud, facendo rotta verso il Mediterraneo orientale

Ancora una volta, con l’acuirsi delle tensioni internazionali sullo scacchiere mediorientale, lo Stretto di Messina continua a divenire il crocevia delle principali unità navali dei paesi dell’alleanza atlantica. Dopo i recenti passaggi di mezzi navali inglesi, francesi e americani, nella mattinata di oggi è stato il turno della flotta della Marina Militare italiana che ha superato lo Stretto con la portaerei Cavour, appoggiata da altre navi appoggio, entrate sullo Stretto dall’imboccatura nord, essendo dirette verso il bacino orientale del Mediterraneo. Il Cavour, fiore all’occhiello della Marina Militare, dispone di un ponte di volo lungo 234 metri, dotato di 6 punti di decollo ed appontaggio per aerei ed elicotteri, 2 aree di parcheggio aeromobili e due elevatori da 30 tonnellate che collegano il ponte di volo con l’hangar. Può imbarcare un gruppo di volo misto, aerei ed elicotteri, composto da circa 20 aeromobili. Gli aerei impiegati sul Cavour sono gli AV8B, a decollo corto ed atterraggio verticale, con compiti di protezione aerea della flotta e supporto ravvicinato alle operazioni anfibie e terrestri nelle aree di crisi. Gli elicotteri sono tutti quelli in linea attualmente in Marina ed in particolare i nuovi EH101 ed NH90. L’hangar, necessario per il ricovero e la manutenzione in navigazione degli elicotteri e degli aerei, è lungo 134 mt e largo 21, con la capacità di ospitare fino ad 11 aeromobili. Inoltre il Cavour è dotato dei più moderni sistemi per l’autodifesa, quali: il sistema missilistico superficie-aria SAAM-IT, costruito in collaborazione con la Marina francese e dotato dei moderni missili ASTER 15; i cannoni calibro 76mm, a doppio caricamento ed in configurazione DAVIDE, dotati di munizionamento radio-guidato di tipo DART (Driven Ammunition Reduced Time of flight) al fine di assicurare un’opportuna capacità di protezione da attacchi di natura missilistica.

Daniele Ingemi

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