La saga di Casa Serena continua: riunioni e confronti per non decidere nulla

La saga di Casa Serena continua: riunioni e confronti per non decidere nulla

La saga di Casa Serena continua: riunioni e confronti per non decidere nulla

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martedì 01 Luglio 2014 - 23:12

Dopo l'ultimo incontro tra amminsitrazione e sindacati, si registrano gli interventi di Fp Cgil e Uil Fpl che contestano le modalità di gestione da parte del Comune ma anche l'inutilità di questi continui incontri durante i quali si parla senza neanche chiarire i punti salienti.

“Più che Casa Serena, la struttura di ospitalità per anziani di via Sciva dovrebbe essere soprannominata la Casa del Grande Fratello, con i grandi occhi che tutto vedono, controllano e manovrano, sulla base di accordi pre stabiliti e “consumati” in periodo pasquale, a discapito di ogni forma di trasparenza. I lavoratori che ottengono la “benedizione” possono restare a Casa serena, gli altri non si sa che fine faranno. Così come non è dato sapere come mai i lavoratori che rimarranno in organico sono 40 e non più 38. E come mai lievitano figure come centralinisti, portieri e manutentori a scapito dell’assistenza agli anziani”. Non le manda a dire la Fp Cgil che, al termine dell’ennesimo incontro “convocato per poi non decidere nulla e per non rispondere a nessuna delle osservazioni da noi mosse”, si chiede dove si finirà continuando di questo passo, e soprattutto dove finirà l’efficienza di un servizio che viene gestito solo sulla base degli interessi di qualcuno.

“Da diversi giorni – commenta la segretaria Clara Crocé – abbiamo chiesto la documentazione tecnica che dovrebbe spiegare come e perché la struttura, improvvisamente, possa restar aperta. Purtroppo però ancora adesso non abbiamo ricevuto nulla e questo non fa che alimentare in nostri sospetti in merito ad una gestione assolutamente dubbia dell’intera vicenda.

E ancora, la Crocé lamenta che nel corso dell’ultimo incontro non sia stato fatto alcune accenno alle conseguenze che potrebbero derivare nel caso in cui gli altri servizi vengano affidati a cooperative che non sono in grado di pagare gli stipendi arretrati. “Una cosa è certa: nel caso in cui le cooperative, nei nuovi appalti, non dovessero liquidare regolarmente gli stipendi ai lavoratori chiederemo la rescissione dei contratti e non permetteremo che strani personaggi mascherati possano ancora gestire i servizi sociali a Messina. Non vanificheremo cinque anni di lotte”.

Dure le critiche che la Fp Cgil rivolge anche in merito alla “gestione dei tavoli”: “Da tempo invochiamo un tavolo di confronto serio tra Amministrazione, sindacati e centrali delle cooperative per sottoscrivere un protocollo di legalità. Molti dipendenti devono ancora percepire gli stipendi dal 2013, il Tfr e ci sono società che nei Cud hanno dichiarato di aver liquidato ai lavoratori somme che gli operatori non hanno mai ricevuto. Questo giochetto sta costando più di tremila euro ai lavoratori.

Tutto ciò, però, non si può dire – continua la sindacalista – perché negli incontri si deve parlare solo di cose positive, di quanto sia bella, brava e buona questa Amministrazione, altrimenti tutti gli altri sono cattivi e malpensanti”.

Fortissime perplessità sull’andamento della riunione anche da parte della Uil Fpl che ha parlato di troppe riunioni interlocutorie sulla pelle dei lavoratori. “Nonostante l’Amministrazione abbia tenuto riunioni separate con i Sindacati, ad oggi una sintesi delle proposte non c’è, e l’Assessore annuncia che darà “comunicazioni”. Continuiamo a chiedere interventi di verifica e di massima trasparenza, ed il controllo da parte del Dipartimento sul rispetto delle norme del capitolato a cominciare da quelle che prevedono il pagamento delle due mensilità, dati i gravi disagi economici determinati dai ritardi nei pagamenti ai lavoratori i quali, nonostante tutto, hanno sempre continuato a garantire il servizio, con estremo sacrificio. Siamo ancora in attesa di tavoli tecnici per garantire la salvaguardia occupazionale in altri appalti di tutti i lavoratori e non solo per alcuni , scelti non si sa bene come, e di cui si ha notizia solo dai bandi di gara. Nessuna chiarezza e informazione ad oggi sui tempi di completamento dei lavori nella struttura ,ma soprattutto di quale sarà il futuro di Casa Serena a lavori completati. Non si comprende e non è chiaro se successivamente si ritornerà a servire una maggiore utenza anche considerate le liste d’attesa” hanno commentato il segretario Pippo Calapai e la responsabile del Terzo Settore Laura Strano. La Uil Fpl ha chiesto all’amministrazione di farsi carico del problema anziani, fermo restando che una nuova gestione dovrà garantire massima efficienza ed economicità del servizio, senza ripercorrere gli errori del passato.

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