CC scoprono ennesima piantagione di mairjuana sui Nebrodi

CC scoprono ennesima piantagione di mairjuana sui Nebrodi

Salvatore Famularo

CC scoprono ennesima piantagione di mairjuana sui Nebrodi

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venerdì 29 Luglio 2016 - 15:43

Nel terreno di contrada Curtò qualcuno curava oltre 200 piantine di canapa, sequestrata dai militari. Ancora non individuati i colpevoli. E' la terza piantagione scoperta in zona di recente.

Nella serata di ieri, a Cesarò, in Contrada Cutò, i Carabinieri ed il Corpo Forestale Regionale, hanno rinvenuto una piantagione di oltre 200 piante di canapa indiana, alte circa 2 metri, per un peso ciascuna oscillante tra 1,5 e 2 kg., già mature e pronte per l’essicazione e triturazione.

La massiccia azione di perlustrazione dei Nebrodi, posta in essere dopo il fallito attentato al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci e agli uomini della scorta, sta permettendo ai militari dell’Arma di sottrarre, alle cosche criminali dei luoghi, una importante risorsa per i loro affari malavitosi.

Dopo l’attentato, infatti, sono aumentati i servizi nella zona compresa fra San Fratello e Cesarò, integrando, con uomini e risorse esterne, i dispositivi attuati della locale Stazione Carabinieri e del Corpo Forestale di Stato, oltre al prezioso contributo del Nucleo Elicotteri di Catania che ha permesso di acquisire l’obiettivo.

La fitta piantagione, ricavata in un terreno di proprietà comunale ed affittato ad un allevatore del posto – secondo quanto rinvenuto dai Carabinieri – veniva irrigata attraverso un sistema che permetteva di recuperare l’acqua con un allaccio abusivo alla condotta comunale che, grazie ad una condotta interrata di circa 2 km, alimentava un impianto cosiddetto “a goccia a goccia” identico a quello delle serre.

I colpevoli – su cui i militari stanno chiudendo il cerchio – dovranno rispondere, oltre dell’illecita piantagione, anche del furto d’acqua. Le piante scoperte dai Carabinieri sono state estirpate. Sul posto, inoltre, i militari hanno repertato una serie di elementi chea, insieme agli arbusti estirpati, saranno analizzati per risalire agli autori dell’illecita coltivazione . Le attività, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Alessandra Tasciotti, hanno visti impegnati 10 Carabinieri e 4 forestali.

Le prolungate operazioni di rastrellamento, estirpazione e distruzione dello stupefacente, condotte subito dopo l’attività di pattugliamento iniziata ieri, grazie allo spiegamento di un efficace servizio, hanno impedito che la locale criminalità beneficiasse della coltivazione illegale di canapa indiana. La brillante azione di ieri fa salire a tre le piantagioni scoperte e distrutte nelle ultime settimane nell’agro boschivo nebroideo del comune di Cesarò, che ha portato già a diversi arresti. La costante pressione operata dai Carabinieri di fatto costringe i criminali ad utilizzare superfici coltivate sempre più nascoste dedicando ad esse zone sperdute per lo più inaccessibili e quindi facilmente occultabili nella vegetazione naturale,in modo da eludere anche la sorveglianza dei mezzi aerei.

L’intensificazione della pressione di controllo in questo ultimo mese ha costretto i malviventi ad abbandonare le coltivazioni perdendo guadagni che si aggirerebbero intorno ai 200.000 euro.

(Salvatore Famularo)

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