Nella giornata delle vittime di mafia danneggiata la targa ricordo a Torregrotta. Art 1: "Atto da non sottovalutare"

Nella giornata delle vittime di mafia danneggiata la targa ricordo a Torregrotta. Art 1: “Atto da non sottovalutare”

Alessandra Serio

Nella giornata delle vittime di mafia danneggiata la targa ricordo a Torregrotta. Art 1: “Atto da non sottovalutare”

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lunedì 21 Marzo 2022 - 18:30

Nella giornata della memoria delle vittime di mafia vandalizzata la targa ricordo a Torregrotta. La condanna di associazioni e movimenti

Un gesto vandalico o un atto “intimidatorio”, vista la forte simbologia che la targa richiama? Sono ancora da chiarire i contorni dell’episodio avvenuto qualche giorno fa a Torregrotta, dove è stata danneggiata la targa di piazza Unità d’Italia che ricorda appunto le vittime di mafia. E dove a comunità si è raccolta per le iniziative di memoria.

Non è la prima volta che accade. Certamente è un atto da condannare, come hanno sottolineato le associazioni del territorio e Articolo Uno.

La condanna delle associazioni di Torregrotta

“Condanniamo fermamente gli atti intimidatori occorsi tra la notte del venerdì 18 marzo e la successiva domenica pomeriggio con i quali, autori attualmente ignoti, hanno reiteratamente offeso la memoria delle vittime innocenti delle mafie, distruggendo la targa commemorativa della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, dichiarano insieme Arci Centapassi, Vivi Torregrotta e Torregrotta Futura.

L’appello di Articolo Uno: i simboli sono importanti

“I simboli sono importanti perché danno il senso della memoria collettiva e attaccare i simboli significa lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile. Non si sottovaluti quanto accaduto e, con il coinvolgimento delle associazioni e delle organizzazioni da sempre impegnate nel movimento antimafia, si continui sulla strada intrapresa attivando percorsi educativi e strategie sociali che, coinvolgendo giovani e giovanissimi, possano costruire una consapevolezza diffusa – commentano Maria Flavia Timbro, Domenico Siracusano e Nino Arrigo per Articolo Uno – Investire sulla dimensione educativa e sul rafforzamento della coesione sociale della comunità rappresenta un elemento strategico per la crescita e lo sviluppo del territorio.”

La targa divelta

La targa è stata trovata divelta e gettata a terra sottosopra nell’aiuola, con l’incisione coperta quindi. Così è rimasta, coperta da un drappo rosso per simboleggiare la gravità del gesto, quando è stato collocato un grande lenzuolo con la scritta Stop Mafie contornata dai nomi delle tantissime vittime di mafia, nell’ambito delle iniziative pensate per la giornata del 21 marzo.

Il precedente

La targa è stata collocata nel 2015 nell’ambito di una analoga iniziativa, divelta e rubata pochissimo tempo dopo. Fu però poi recuperata e tornò al suo posto.

Un commento

  1. Che vergogna di gente che c’è al mondo!

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